sabato 3 dicembre 2011

Migliaia di partecipanti a sit-in invitano Fatah: "Ci dia una prova della volontà di riconciliazione liberando i detenuti politici!"


Un grande numero di cittadini cisgiordani ha partecipato all'usuale sit-in settimanale per chiedere la liberazione di tutti i detenuti politici rinchiusi nelle galere di Fatah, per la maggior parte militanti o simpatizzanti di Hamas, della Jihad Islamica e di altre organizzazioni palestinesi contrarie alla politica di sottomissione al regime sionista portata avanti finora dai cacicchi di Abbas.

Questa volta i dimostranti si sono fatti forza degli impegni per la riconciliazione nuovamente sottoscritti dall'ex-Presidente dell'Anp al Cairo, invitandolo a dare loro forza con dimostrazioni concrete come lo 'stop' alle persecuzioni politiche nella West Bank che, nonostante tutte le pretese di accordo, sono continuate senza variazioni apprezzabili da aprile fino ad ora. "Sì alla riconciliazione, no a ogni procrastinazione", é stato lo slogan maggiormente ripetuto durante il picchettaggio.

I partecipanti innalzavano foto e poster di dozzine e dozzine di prigionieri politici in mano a Fatah, insieme a cartelli che stigmatizzavano la politica di persecuzione e criticavano la condotta delle 'autorità' dell'Autorità nazionale palestinese in merito. La richiesta di rilascio incondizionato di tutti i prigionieri, rispetto dei diritti democratici e delle libertà personali veniva echeggiata anche nel volantino distribuito a cronisti e giornalisti, dove gli organizzatori del rally chiamavano Fatah e le sue 'forze di sicurezza' a praticare finalmente quel che finora hanno solamente predicato in occasione di vertici e meeting.
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