giovedì 9 febbraio 2012

Enorme manifestazione sadrista a Bagdad per celebrare la liberazione dell'Irak dagli occupanti americani e dai loro lacchè!



Alcune centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Bagdad, capitale dell'Irak, per celebrare, secondo l'invito dell'influente leader politico e religioso sciita, Moqtada al-Sadr, la liberazione del loro paese dall'occupazione imperialista americana. Alcune fonti sadriste hanno parlato di "oltre un milione" di dimostranti scesi in strada, ma cifre più prudenti del Ministero dell'Interno parlano di cinque-seicentomila.

Quel che é certo é che, dal suo debutto sulla scena politica mesopotamica, giudicato troppo giovane per farsi largo in un mondo dove l'età anagrafica fa da sostegno e corroborante alla perizia nella giuresprudenza islamica, quasi schiacciato dall'ingombrantissima figura del padre (a cui é intitolato l'enorme sobborgo sciita della capitale, -'Sadr City' appunto-, ayatollah fatto assassinare da Saddam Hussein che ne temeva il carisma e il seguito), Moqtada al-Sadr, complice anche il periodo di studi e perfezionamento nella città sacra iraniana di Qom, sia divenuto una figura di certa rilevanza nazionale e di un certo quale spessore anche a livello regionale.

Le sue aspirazioni di diventare il 'Nasrallah Irakeno' sono ancora lontane dal realizzarsi ma forse non più così velleitarie come potevano sembrare nel 2007.

Anche il movimento sadrista é cresciuto, strutturandosi e organizzandosi, riuscendo a mettere in piedi e a condurre a buona riuscita un happening pubblico che per certi versi ha fatto sfigurare certi eventi ufficiali sponsorizzati dal Governo, mettendo all'opera una macchina spettacolare che ha di gran lunga superato quella vista in azione lo scorso 19 gennaio a Najaf.

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