sabato 21 luglio 2012

Khaled el-Shami: "Omar Suleiman si porta nella tomba molti oscuri segreti del regime di Mubarak!"

Come precedentemente annunciato su queste pagine la notizia dell'improvvisa e sinceramente inaspettata morte di Omar Suleiman, trapassato durante un soggiorno negli Usa per 'visite mediche di routine' ha lasciato molti analisti, osservatori e commentatori della scena mediorientale piuttosto stupiti e la discussione sulla causa naturale o meno del suo decesso é tuttora vivace e intesa.
Ma su un aspetto praticamente tutti i pareri sono concordi: adesso che Omar Suleiman é morto non sarà probabilmente più possibile conoscere tutta la verità su trame, complotti, malefatte e corruzione degli anni della dittatura di Mubarak, come sostenuto (tra gli altri) anche da Khaled el-Shami, redattore politico dell' "Al-Quds al-Arabi" in una intervista recentemente rilasciata ai microfoni di PressTV.

El-Shami ha ricordato come, se da una parte Suleiman era odiato in quanto uomo-chiave del regime, responsabile di assassinii extra-giudiziali, architetto dell'assedio di Gaza e nemico acerrimo della Fratellanza Musulmana, da un certo punto di vista era ammirato da una parte di opinione pubblica per avere dato un fondamentale contributo a rendere il Mukhabarat un servizio segreto d'eccellenza, arrivando anche a smantellare operazioni di intelligence sionista molto complesse, che si snodavano fino all'Asia Orientale, come successo ancora poche settimane prima della Rivoluzione.
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