domenica 26 ottobre 2014

Mahmoud Zahar a Beirut per riparare la reputazione danneggiata di Hamas presso la dirigenza iraniana!!

Le ripercussioni dell'ultima aggressione militare sionista contro Gaza sembrano aver distrutto qualunque residua speranza dei dirigenti di Hamas rimasti 'ipnotizzati' dalle sirene neo-ottomane e qatariote sulla effettiva possibilità di sostituire il sostegno dell'Iran con quello di Turchia e Qatar: se Teheran ha fornito dal 1991 al 2010 somme di denaro sempre crescenti al Movimento musulmano di Resistenza fino ad arrivare ai 250 milioni di $ annui, Ankara e Doha, che nei momenti 'facili' avevano largheggiato in promesse, appena hanno sentito l'odore del napalm e della polvere da sparo si sono letteramente volatilizzate.

Ancora una volta é toccato a Mahmoud Zahar, fondatore e leader storico del Movimento, volare a Beirut per cercare di rattoppare la sbrindellata credibilità di Hamas presso i dirigenti della Repubblica Islamica, che negli ultimi anni avevano iniziato a favorire maggiormente la Jihad Islamica Palestinese e i Comitati Popolari di Resistenza nei loro emolumenti e nel loro trasferimento di armi, tecnologie e know-how tecnico-tattico.

Persino quella che era diventata l'ala filo-qatariota ha benedetto la missione di Zahar, Moussa Abu Marzouk (che noi da queste pagine abbiamo chiamato -e ne siamo fieri- 'traditore' e 'voltagabbana') ha dichiarato che "Senza l'Iran non sarebbe stato possibie portare avanti l'Operazione Al-Asf Al-Maakoul'. Le mosse conciliatorie verso l'Iran seguono quelle già fatte verso l'Egitto del Presidente Al-Sisi, delle quali abbiamo già dato notizia.

Ahmed Youssef, dell'Ufficio Politico di Hamas, ha smentito che l'assenza dell'Iran dalla cosiddetta 'Conferenza per la Ricostruzione di Gaza' abbia molta importanza. "Che Teheran partecipasse non era necessario, visto che, come in passato, ci ha garantito il suo sostegno e il suo contributo per le operazioni di ricostruzione e della parola dell'Iran ci si può sempre fidare".

Esatto, caro Youssef! Vedi che importanza ha, specialmente nell'ambiente Mediorientale, una reputazione specchiata e una parola su cui nessuno possa sollevare dubbi?

1 commento:

  1. sono degli idioti l'ottomano Erdogan vuole sostituirsi ai sionisti nel controllo del medio oriente, La Turchia è al pari degli imperialisti occidentali. E la storia lo insegna.

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