A eccezion fatta di qualche scontro minore nei pressi del confine con la Giordania nessuno dei 'fronti' che lo vedono contrapposto ad Al Nusra e all'FSA é attualmente 'attivo'.
Né la zona a Nord di Hama, né il Ghouta Est, nè Daraa, né le alture tra le Province di Latakia e Idlib e nemmeno la zona ad Ovest di Aleppo.
Questo ci fa capire in quale estrema situazione di debolezza versino attualmente Al Nusra e l'FSA.
Le ultime grandi operazioni di queste organizzazioni risalgono alla fallita offensiva a Nord di Hama e ai falliti attacchi verso le posizioni governative a Daraa.
Parliamo di battaglie di molti mesi fa.
Evidentemente le perdite subite dai takfiri in queste occasioni devono essersi rivelate particolarmente gravi e, soprattutto, non rimpiazzabili.
E se ci fosse un accordo? Penso alla Turchia, per esempio.
RispondiEliminaCi dice anche che, olte al fatto che Trump ha tagliato loro le fonti finanziarie, lo stiano iniziando a fare anche le pedocrazie del golfo che stanno incominciando ad abbandonare il mantra "Assad must go" e che quindi stiano riconoscendo la sconfitta, anche se con quei cammellieri ciabattanti non è mai detta l'ultima parola, che lasciano sempre all'entità sionista che occupa abusivamente la Palestina.
RispondiEliminahttp://www.vietatoparlare.it/le-formazioni-paramilitari-siriane/
RispondiEliminaSenza piu' sostegno internazionale,se ricominciassero a combattere decreterebbero la loro distruzione....Tenendo conto che stanno discutendo ad Astana,forse i gruppi Jihadisti preferiscono(almeno i componenti autoctoni)cercare di rientrare dentro i programmi di riconciliazione,o comunque restare in grado,non venedo annientati,di avere un qualche peso nei negoziati....
RispondiEliminaTesta chinata non viene tagliata. Ma si illudono.I polli che scappano dalla mannaia del cuoco appaiono saggi, ma la loro testa sul ceppo prima o poi ci finirà!
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