Probabilmente i miei genitori non li ritenevano generi narrativi "seri".
Ovviamente la cosa scatenò per me un'attrazione verso quelle narrative 'proibite' simile a quella del figlio di artisti astratti che brama di dedicarsi all'amata ragioneria.
L'unico testo del genere che mi ricordo fosse presente era un romanzo di Silverberg col titolo che contraddiceva il celebre disco di Gianni Bella, sostenendo che in effetti fosse possibile "Morire Dentro"...ricordo che dopo averne letto cinque righe mi scoglionai talmente che fui tentato da gesti estremi, tipo mettermi a tifare per la Sampdoria.
Quindi quando in casa di mia nonna trovai un'antologia curata dai grandissimi Fruttero e Lucentini, ci misi sopra le mie manine paffutelle da scolaro delle elementari e non lo lasciai andare prima di averlo letto tutto.
Essa conteneva varie novelette e romanzi brevi di Heinlein (che giudicai subito uno scrittore patetico), Wyndham (entusiasmante), Lovecraft (un genio), Frederic Brown (un altro genio) Machen (avvincente), Hogdson (inquietante) e, infine, di Theodore Sturgeon.
La novelette di Sturgeon, ambientata su un atollo del Pacifico nel corso della Seconda Guerra Mondiale vedeva protagonisti gli operatori di un battaglione di costruzione che dovevano approntare un aerodromo per le forze statunitensi impegnate nella guerra contro il Giappone...che si dovevano confrontare con una bizzarra minaccia quando il loro Caterpillar D-7 veniva "posseduto" da una presenza aliena o soprannaturale che essi liberavano livellando alcune incomprensibili rovine.
Questa digressione proustiana é giustificata dal fatto che il seguente filmato ha scatenato in me un vero e proprio 'total recall' per quel piccolo pregevole pezzo di narrativa fantastica.
— Ivan Sidorenko (@IvanSidorenko1) September 11, 2017Le immagini arrivano dalla Siria; purtroppo non vogliono dire che Assad si sia garantito l'alleanza coi Grandi Antichi, anche se tutti la troveremmo un'ottima mossa (diciamo la verità, diciamola!) ma testimoniano semplicemente che i tecnici e gli ingegneri siriani sono riusciti ad applicare efficaci controlli remoti ai bulldozer del Corpo del Genio dell'Esercito Arabo Siriano, per rendere più sicure le operazioni di sminamento e bonifica delle aree riconquistate all'ISIS e ad altre sigle terroristiche.
La Siria, nonostante la guerra e le sue distruzioni, continua a cercare di modernizzare e innovare il proprio arsenale, tanto per i compiti di combattimento, quanto per quelli di supporto.
Non ci aspetteremmo niente di meno da parte degli eredi di quasi cinquanta secoli di civiltà, ma vedere "dal vivo" le prove dei loro continui sforzi é qualcosa che ci riempie di ammirazione.
«Ph'nglui mglw'nafh Asshadh Rd'lamascyeh wgah'nagl fhtagn» semicit.
RispondiEliminaDaisy Etta ! Grandissimo racconto Killdozer di Theodore Sturgeon
RispondiEliminaCthulhu vive e lotta insieme a noi
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