lunedì 26 febbraio 2018

L'Irak reclama il diritto di dotarsi delle armi che ritiene necessarie di fronte alle minacce e ai ricatti di Trump!

Puntuale, chiara, misurata é arrivata la risposta di Bagdad alle minacce consegnate dalla "valletta" Heather Neuert per conto dell'Amministazione Trump, che ha ventilato 'sanzioni e ritorsioni' se il Governo irakeno finalizzerà l'acquisto di sistemi antiaerei (e antibalistici) S-400.

La nota irakena riferisce che Bagdad si riserva il diritto di dotarsi di ogni strumento di difesa e protezione che ritenga opportuno e necessario, senza rendere conto ad alcuno, essendo una nazione sovrana e indipendente e non una colonia o un protettorato.



"Non avendo gli Stati Uniti mai offerto all'Irak nessun sistema difensivo anche solo paragonabile all'S-400 russo, l'Irak continuerà nel processo di valutazione per l'acquisto di tale sistema, eventualmente finalizzandolo e sottoscrivendo un regolare contratto".




3 commenti:

  1. è il minimo che l'Irak può pretendere. E gli americani non hanno nessuna autorevolezza, visto tra l'altro quello che hanno fatto, su questo paese.

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  2. Hanno paura gli yankee. Sanno bene che lo spazio aereo iraqeno, protetto dagli S-400, diventerebbe ipso facto 'off limits'. Baghdad deve accellerare in ogni modo possibile la sottoscrizione e l'acquisto degli S-400, perchè allo stato attuale la difesa aerea del Paese è (a dir poco) carente, e sappiamo bene come un efficace difesa dello spazio aereo sovrano, sia importantissima per mantenere indipendenza e sovranità dello Stato, contro le minacce americane (che attacca solo Paesi che non hanno difese antiaeree inesistenti o del tutto obsolete o insufficienti). L'S-400 è una GARANZIA di protezione dello spazio aereo iraqeno.

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  3. Per non parlare del drone ritrovato ad Anbar usato dalla Cia/ISIS !! Quello è un penguin A con costo di 150000. € ... più chiaro di questo non si può!

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