Il Direttore del Centro Irakeno per la Strategia e la Sicurezza, Muataz Mahi Abdelhamid, ha dichiarato che: "I leader irakeni riconoscono la necessità per il paese di tornare a rivolgersi a forniture e assistenza militare russa anziché occidentale, visto che quest'ultima ha dato disastrosi risultati nella sua implementazione, come dimostrano gli eventi dell'estate 2014".
E' molto divertente ascoltare tale puntuale e precisa affermazione, specie quando si sappia (come noi) che l'assistenza militare USA era programmata fin dall'inizio per 'fallire' contro l'ISIS, lasciando la porta idealmente aperta al ritorno di forze militari americane in Mesopotamia.
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martedì 27 febbraio 2018
Esperto di Difesa irakeno dichiara: "Armamenti e dottrine occidentali non sono adeguati alle necessità del nostro paese!"
E di nuovo! Gli USA minacciano sanzioni e ritorsioni anche contro Ankara per l'acquisto degli S-400!
Apparentemente, da quanto rivelato da una fonte riservata (statunitense) al quotidiano anatolico 'Haberturk' Washington starebbe meditando di colpire anche Ankara con 'ritorsioni e sanzioni' per il suo annunciato acquisto di sistemi antiaerei russi S-400.
Non diversamente da quanto minacciato recentemente a Heather Neuert verso Bagdad (interessata a sua volta alle batterie missilistiche di Putin).
Non diversamente da quanto minacciato recentemente a Heather Neuert verso Bagdad (interessata a sua volta alle batterie missilistiche di Putin).
lunedì 26 febbraio 2018
L'Irak reclama il diritto di dotarsi delle armi che ritiene necessarie di fronte alle minacce e ai ricatti di Trump!
Puntuale, chiara, misurata é arrivata la risposta di Bagdad alle minacce consegnate dalla "valletta" Heather Neuert per conto dell'Amministazione Trump, che ha ventilato 'sanzioni e ritorsioni' se il Governo irakeno finalizzerà l'acquisto di sistemi antiaerei (e antibalistici) S-400.
La nota irakena riferisce che Bagdad si riserva il diritto di dotarsi di ogni strumento di difesa e protezione che ritenga opportuno e necessario, senza rendere conto ad alcuno, essendo una nazione sovrana e indipendente e non una colonia o un protettorato.
La nota irakena riferisce che Bagdad si riserva il diritto di dotarsi di ogni strumento di difesa e protezione che ritenga opportuno e necessario, senza rendere conto ad alcuno, essendo una nazione sovrana e indipendente e non una colonia o un protettorato.
venerdì 23 febbraio 2018
Donald Trump tramite una delle sue "vallette" manda minacce a Bagdad per impedire l'acquisto irakeno dei missili S-400!
Heather Neuert, un'altra delle 'vallette' piazzate dall'Amministrazione Trump al Dipartimento di Stato (poteva fare prima e spostare direttamente il Ministero degli Esteri nella Playboy Mansion, ora che Hugh Hefner é morto...) ha contattato il Governo irakeno per 'avvisarlo' che, nel caso che esso finalizzasse l'acquisto di sistemi antiaerei russi S-400, potrebbe venire colpito da sanzioni da parte degli Usa.
martedì 20 febbraio 2018
Dopo T-90 e BMP-3 le forze armate irakene rivolgono la loro attenzione ai sistemi aerei e antiaerei; la 'lista della spesa' comprende MiG-35 ed S-400!
Altre notizie dai palazzi del Governo irakeno, sempre per la questione delle forniture militari alle forze armate di Bagdad.
Le truppe di terra, dopo la scelta di "confinare"gli assurdi, pesantissimi e spreconi M1 americani in una sola divisione corazzata e di equipaggiare le altre unità con T-90 e BMP-3, sono "abbastanza" a posto, ma la difesa aerea, fondamentale per la sovranità di uno Stato é tutta da riformare profondamente.
Infatti, viste le necessità della lotta all'ISIS negli ultimi quattro anni gli unici aerei di cui gli Irakeni si sono preoccupati sono stati quelli per attacchi al suolo.
Le truppe di terra, dopo la scelta di "confinare"gli assurdi, pesantissimi e spreconi M1 americani in una sola divisione corazzata e di equipaggiare le altre unità con T-90 e BMP-3, sono "abbastanza" a posto, ma la difesa aerea, fondamentale per la sovranità di uno Stato é tutta da riformare profondamente.
Infatti, viste le necessità della lotta all'ISIS negli ultimi quattro anni gli unici aerei di cui gli Irakeni si sono preoccupati sono stati quelli per attacchi al suolo.
venerdì 16 febbraio 2018
Completati i 'test di fabbrica' del nuovo jet intercettore MiG-35!
Poco più di un anno fa le pagine di questo outlet davano puntuale e precisa notizia al suo numerosissimo e fedele pubblico della presentazione del nuovo intercettore dell' OkB MiG, il MiG-35.
Sviluppato sulla scorta dell'esperienza accumulata con il MiG-29K imbarcato e con i MiG-29SMT, -M ed -M2 il MiG-35 tuttavia, nonostante la somiglianza estetica é a tutti gli effetti un aereo completamente nuovo, non dissimilmente da quanto un F-18E ('Super Hornet') é completamente diverso da un precedente F-18C/D.
Sviluppato sulla scorta dell'esperienza accumulata con il MiG-29K imbarcato e con i MiG-29SMT, -M ed -M2 il MiG-35 tuttavia, nonostante la somiglianza estetica é a tutti gli effetti un aereo completamente nuovo, non dissimilmente da quanto un F-18E ('Super Hornet') é completamente diverso da un precedente F-18C/D.
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mercoledì 27 settembre 2017
Jet ed elicotteri russi entrano nell'ordine di battaglia delle forze armate egiziane!
La foto che presentiamo in apertura mostra due MiG-29M2 con la livrea dell'Aeronautica Egiziana in volo presso la base aerea di Lukhovitsy, in Russia; é probabile che al comando degli apparecchi ci siano già ufficiali piloti del Cairo, in corso di conversione sulla nuova piattaforma.
E' uno degli indizi dell'avanzamento nello stato dell'adozione dei nuovi jet da parte dell'aviazione di Al-Sisi, parte del più vasto accordo per la vendita di armi russe all'Egitto che segna il riavvicinamento politico-strategico dei due paesi dopo una quarantina d'anni.
E' uno degli indizi dell'avanzamento nello stato dell'adozione dei nuovi jet da parte dell'aviazione di Al-Sisi, parte del più vasto accordo per la vendita di armi russe all'Egitto che segna il riavvicinamento politico-strategico dei due paesi dopo una quarantina d'anni.
martedì 12 settembre 2017
Le consegne dei MiG-29 (e -35) all'Egitto sono in corso e termineranno entro due anni da adesso!!
L'agenzia stampa russa TASS ha confermato oggi che le consegne di intercettori multiruolo MiG-29M all'Aviazione Egiziana sono in pieno svolgimento e che dovrebbero venire completate con gli ultimi dei 50 esemplari trasferiti in Nordafrica entro l'inizio del 2020.
Questo vuol dire che nei tre anni intervenuti tra la firma dell'accordo Al-Sisi / Putin i piloti del Cairo si sono già recati in Russia a compiere i necessari corsi di "conversione" sulle nuove macchine, la cui vendita segna il riavvicinarsi di Russia ed Egitto dopo quasi quarant'anni di separazione geopolitica dovuta alla svolta filoamericana e filo-occidentale di Anwar Sadat, che distrusse l'eredità del Nasserismo e del socialismo nazionalista panarabo.
Questo vuol dire che nei tre anni intervenuti tra la firma dell'accordo Al-Sisi / Putin i piloti del Cairo si sono già recati in Russia a compiere i necessari corsi di "conversione" sulle nuove macchine, la cui vendita segna il riavvicinarsi di Russia ed Egitto dopo quasi quarant'anni di separazione geopolitica dovuta alla svolta filoamericana e filo-occidentale di Anwar Sadat, che distrusse l'eredità del Nasserismo e del socialismo nazionalista panarabo.
venerdì 27 gennaio 2017
Signore e Signori...ecco a voi il MiG-35!!! Il Nuovo intercettore multiruolo Mikoyan-Gurevitch per il XXI Secolo!
Purtroppo l'OkB MiG, che all'Epoca Sovietica era letteralmente SINONIMO di "aereo da caccia" subì più fortemente della Sukhoi il contraccolpo per lo smembramento dell'URSS, responsabilità unica del traditore Gorbachev, visto che prima del suo insediamento l'Unione Sovietica, al netto di qualche problema secondario, continuava a crescere, svilupparsi e superare l'Occidente in ricerca e tecnologia.
La stessa introduzione dei MiG-29 e dei Su-27, aerei che letteralmente facevano a pezzi F-15 ed F-18 sul loro stesso terreno, era sintomatica di ciò.International presentation of MiG-35. pic.twitter.com/D0RDr7gKBQ— Military Advisor (@miladvisor) January 27, 2017
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giovedì 2 ottobre 2014
L'Egitto celebra l'anniversario della Guerra del Ramadan e si appresta a ricevere i MiG-29M (e -35) di Mosca!!
Quarantuno anni fa, con un immenso sforzo logistico e organizzativo le truppe egiziane, validamente consigliate e rifornite dall'Unione Sovietica, attraversavano di slancio il Canale di Suez, schiantavano la linea Barlev delle truppe sioniste, entravano nel Sinai occupato e stendevano una mortale "ragnatela" di missili antiaerei e anticarro che distrusse il meglio delle truppe corazzate e dei jet sionisti. Solamente la mobilitazione massiccia degli Usa in favore di Tel Aviv impedì che la Guerra del Ramadan (detta anche Guerra d'Ottobre) si concludesse con la totale distruzione delle forze sioniste, che pure non riuscirono ridurre la testa di ponte egiziana. Purtroppo Sadat aveva già meditato di tradire la Resistenza e di saltare sul carro Usa, per cui quella vittoria fu l'ultimo momento di gloria dell'Egitto prima di tre decenni di stagnazione e declino in seguito all'abbandono degli ideali nasseristi di socialismo e patriottismo.
Per ogni Vero Egiziano, l'anniversario di quello storico momento é sacro e va celebrato con dignità e rispetto, perciò nella giornata di ieri l'Ex-generale Al-Sisi, per la prima volta in blazer blu anziché nell'alta uniforme sfoggiata dai suoi ex-colleghi a fianco a lui, ha presenziato alle cerimonie commemorative tenutesi presso l'Accademia militare della capitale.
Intanto é confermata la notizia che il primo contingente di ventiquattro caccia di 4a generazione avanzata MiG-29M 'Super Fulcrum' arriverà tra poco in Egitto mentre nel corso del mese di ottobre, secondo quanto affermato dal Direttore Generale dell'OkB MiG, Sergej Korotkov, si terranno incontri russo-egiziani per stabilire come, quando e in che quantità avverrà l'esportazione dei modelli più avanzati MiG-35 (evoluzione ulteriore del modello MiG-29M2). A metà febbraio 2014 la Russia e l'Egitto hanno siglato un contratto per la fornitura di armi e di attrezzature militari per un importo complessivo di oltre tre miliardi di dollari.
Per ogni Vero Egiziano, l'anniversario di quello storico momento é sacro e va celebrato con dignità e rispetto, perciò nella giornata di ieri l'Ex-generale Al-Sisi, per la prima volta in blazer blu anziché nell'alta uniforme sfoggiata dai suoi ex-colleghi a fianco a lui, ha presenziato alle cerimonie commemorative tenutesi presso l'Accademia militare della capitale.
Intanto é confermata la notizia che il primo contingente di ventiquattro caccia di 4a generazione avanzata MiG-29M 'Super Fulcrum' arriverà tra poco in Egitto mentre nel corso del mese di ottobre, secondo quanto affermato dal Direttore Generale dell'OkB MiG, Sergej Korotkov, si terranno incontri russo-egiziani per stabilire come, quando e in che quantità avverrà l'esportazione dei modelli più avanzati MiG-35 (evoluzione ulteriore del modello MiG-29M2). A metà febbraio 2014 la Russia e l'Egitto hanno siglato un contratto per la fornitura di armi e di attrezzature militari per un importo complessivo di oltre tre miliardi di dollari.
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mercoledì 23 aprile 2014
20 MiG-35 per l'Aeronautica di Al-Sisi? Obama potrebbe esser 'riuscito' a portare l'Egitto del tutto nel grembo di Putin!!
Nell'accordo da 4 miliardi di dollari per la fornitura di armi russe che sembra ormai 'cosa fatta' tra Mosca e Il Cairo sarebbero compresi anche 24 caccia MiG-35 che proietterebbero l'aeronautica del Cairo immediatamente ai vertici del potere aereo nell'arena mediorientale. Evoluzione del MiG-29, che a fine anni '80 tolse agli F-15 ed F-18 americani il primato aereo che il Pentagono dava per scontato, il MiG-35 é un jet di 4 generazione e mezzo che per diversi parametri si affaccia verso la Quinta, comparabilmente alle ultime versioni di Sukhoi-35.
L'accordo sembra dimostrare come ormai l'Egitto guidato dal Generale Al-Sisi (dimissionario e candidato alla Presidenza nelle prossime elezioni) dia per interrotti i rapporti 'privilegiati' intrattenuti con gli USA a partire dal 1979 in poi, durante i quali Washington ha finanziato con generose elargizioni gli acquisti egiziani di materiale bellico a stelle e strisce.
Ovviamente Washington impediva al Cairo di comprare armi che potessero mettere l'Egitto su un piano di parità con il regime sionista, ad esempio tutti i radar dei jet venduti all'aviazione egiziana erano automaticamente settati per "riconoscere" gli apparecchi sionisti come 'amici'...
L'accordo sembra dimostrare come ormai l'Egitto guidato dal Generale Al-Sisi (dimissionario e candidato alla Presidenza nelle prossime elezioni) dia per interrotti i rapporti 'privilegiati' intrattenuti con gli USA a partire dal 1979 in poi, durante i quali Washington ha finanziato con generose elargizioni gli acquisti egiziani di materiale bellico a stelle e strisce.
Ovviamente Washington impediva al Cairo di comprare armi che potessero mettere l'Egitto su un piano di parità con il regime sionista, ad esempio tutti i radar dei jet venduti all'aviazione egiziana erano automaticamente settati per "riconoscere" gli apparecchi sionisti come 'amici'...
lunedì 18 novembre 2013
Ecco il primo accordo Mosca-Cairo! Shoigu e Al-Sisi si sono accordati per una vendita di missili antiaerei sofisticati!
Secondo quanto riportato sulle colonne di "Ahram Online" il Capo della Russian Technologies, Sergej Chemezov, ha dichiarato che al termine dei colloqui tra il Ministro della Difesa Sergej Shoigu e il Generale egiziano Al-Sisi sarebbe stato firmato un protocollo d'intesa per la fornitura alle forze armate egiziane di sistemi missilistici antiaerei di tipo moderno.
Non é chiaro se i sistemi in questione siano ottimizzati per l'intercezione a basse altitudini ('Pantsir'), a quote medio-basse ('Tor'), medio-alte ('Buk') o alte (S-300 'Antey'), ma é immaginabile che i generali egiziani vogliano come prima cosa 'coprire' quelle aree che le vecchie forniture militari americane lasciavano meno 'guarnite' (come appunto la difesa antiaerea ad alta quota) per far sì che l'Egitto rimanesse sempre vulnerabile dall'arma aerea sionista.
Reticente sui dettagli dell'accordo missilistico Chemezov ha invece rivelato che l'uomo forte del Cairo si sarebbe interessato a ulteriori forniture di jet da combattimento ed elicotteri, vedendosi immediatamente proporre i nuovi Mig-29M2 (alias Mig-35) e Mi-28. Al-Sisi però avrebbe chiesto condizioni di pagamento dilazionato, argomento di fronte al quale le due parti avrebbero deliberato di risentirsi per organizzare una soluzione.
Non é chiaro se i sistemi in questione siano ottimizzati per l'intercezione a basse altitudini ('Pantsir'), a quote medio-basse ('Tor'), medio-alte ('Buk') o alte (S-300 'Antey'), ma é immaginabile che i generali egiziani vogliano come prima cosa 'coprire' quelle aree che le vecchie forniture militari americane lasciavano meno 'guarnite' (come appunto la difesa antiaerea ad alta quota) per far sì che l'Egitto rimanesse sempre vulnerabile dall'arma aerea sionista.
Reticente sui dettagli dell'accordo missilistico Chemezov ha invece rivelato che l'uomo forte del Cairo si sarebbe interessato a ulteriori forniture di jet da combattimento ed elicotteri, vedendosi immediatamente proporre i nuovi Mig-29M2 (alias Mig-35) e Mi-28. Al-Sisi però avrebbe chiesto condizioni di pagamento dilazionato, argomento di fronte al quale le due parti avrebbero deliberato di risentirsi per organizzare una soluzione.
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