sabato 14 novembre 2015

NDF, SSNP e Assiri Cristiani conquistano l'ultima collina davanti a Maheen!

Dopo il checkpoint Maheen-Sadad e la maggior parte delle alture che circondano il villaggio nell'Est della Provincia di Homs le forze combinate della milizia NDF, dei volontari del Partito Socialista della Nazione Siriana (SSNP), spalleggiate da centinaia di combattenti cristiani assiri della Gozarto Protection Force sono riusciti a conquistare anche l'ultima altura che domina il centro abitato, quella di Tal Hazim Al-Thalatha.

Le truppe siriane e i volontari dell'SSNP e della Resistenza conquistano alture strategiche vicino Sirmaniyah!

Nel corso della giornata di ieri la 103esima Brigata della Guardia Repubblicana, insieme ai miliziani NDF di Qurdaha, ai volontari del partito SSNP e alla Resistenza Siriana hanno condotto un'intensa e prolungata battaglia per il controllo di tre alture del Jabal al-Akrad, tra la Provincia di Latakia e quella di Idlib.
Dopo duri scontri le forze governative sono finalmente riuscite a mettere in fuga i terroristi del fronte Al-Nusra e ad avanzare fino ai Monti di Al-Katf, che costeggiano il Pianoro di Al-Ghaab "calderone" teatro di numerose battaglie negli ultimi mesi.

Altri tre Palestinesi morti nella giornata di ieri; gli invasori sionisti proseguono nella loro mattanza!

Mentre l'Occidente piange inconsapevolmente (o ipocritamente) sulle vittime degli attentati terroristici di Parigi scoppiati ieri sera, in Palestina continua indisturbata la "caccia" decretata dal regime ebraico di occupazione contro i legittimi abitanti di quella terra, le cui morti (ma lo sappiamo da lunga pezza, da oltre 70 anni di stragi continue e impunite) "non fanno lo stesso effetto" sulla coscienza collettiva della comunità internazionale, rispetto a quelle di cittadini occidentali possibilmente bianchi.

Si aggrava il bilancio dell'attentato a Beirut, mentre Putin e Asse della Resistenza esprimono le loro condoglianze

Mentre l'Occidente é travagliato dalle notizie che arrivano da Parigi in Libano si rimuovono le macerie della duplice esplosione di giovedì sera e si onorano i caduti dell'attentato di Burj al-Bajraneh, nella consapevolezza che la mano omicida dell'ISIS non smetterà di tramare contro il Paese dei Cedri e la sua coraggiosa popolazione sciita e che combattere il takfirismo in Siria e ovunque si nasconda é l'unico modo per poter dare un senso al sacrificio dei martiri.

Le profezie di Assad confermate: il terrore aizzato contro la Siria ha morso i suoi istigatori

Da 20 anni il terrorismo è stato esportato dalla nostra regione, in particolare dai paesi del Golfo come l’Arabia Saudita. Ora viene dall’Europa, specialmente dalla Francia. Il più grande contingente di terroristi occidentali in Siria è quello francese. Si commettono attentati in Francia. […] Il terrorismo in Europa non sta dormendo, è sveglio.

Siamo spiacenti di non vedere l’Occidente, che credevamo in grado di aiutare con l’apertura e lo sviluppo, prendere la direzione opposta. Peggio, i suoi alleati sono i paesi medievali del Golfo come l’Arabia Saudita e il Qatar.


(Presidente Bashar al-Assad, Intervista a “Paris Match”, dicembre 2014)

Nessuno sa che cosa voglia dire ‘combattere il terrorismo’ meglio di Bashar Assad, Presidente della Repubblica Araba di Siria che dal 2011 ad oggi ha condotto una intensa, durissima lotta contro le orde di fanatici takfiri finanziati e armati dalla Turchia, dall’Arabia Saudita e dal Qatar per distruggere il suo paese, annientarne la millenaria storia di tolleranza e convivenza pacifica tra le varie anime etniche e confessionali e piegarne l’indipendenza ai voleri di quanti (specialmente a Washington e a Tel Aviv) sognano un Medio Oriente balcanizzato e sbriciolato, incapace di esprimere entità statali forti e allineate in maniera difforme dall’egemonia atlantica e occidentale.

Il Presidente Assad, non soltanto nel corso dell’intervista rilasciata poco meno d’un anno fa a “Paris Match”, ma anche in occasione di quella al periodico céco “Literarny Noviny” (gennaio 2015) ebbe modo di pronunciare parole che, alla luce di quanto avvenuto ieri sera in Francia appaiono più che prescienti; rileggiamole:

venerdì 13 novembre 2015

Tulaylat, Tal Hadaya, Birnah, Al-Barqoum e centro ricerche ICARDA cadono in mano siriana! L'autostrada M-5 é vicina!!

In questo raffronto di mappe potete apprezzare i progressi delle forze governative siriane in 36 ore di combattimenti a Sudovest di Aleppo.

Altre posizioni cadono a Sudovest di Aleppo: 370 Kilometri quadrati conquistati in sei settimane!

Rasm Al-Sahreej e Banes, questi gli ultimi tre nomi da sgranare nell'ormai lungo rosario di colli, villaggi, cittadine liberate dalla tumultuosa, trionfale avanzata nell'area Sudoccidentale di Aleppo da parte della Quarta Divisione Meccanizzata dell'Esercito Siriano, dei miliziani NDF di Aleppo, dei volontari delle Brigate Baath e dei combattenti sciiti di Hezbollah, Liwa Abu Fadel al-Abbas, Al-Nujaba, Kataeb Hezbollah e Firqa Fataymoun.

2a Divisione Siriana e volontari irakeni e iraniani già impegnati contro la Fabbrica Chimica Sisako a Est di Aleppo!

Appena completato l'avvicendamento tra le forze irakene e iraniane e i commando del Battaglione Ghepardo, i nuovi arrivati, insieme alle truppe della 2a Divisione Siriana si sono lanciati verso Ovest partendo da Kuweires, per portare sotto il controllo delle forze governative il vasto pianoro che si stende tra l'Est di Aleppo e la base recentemente liberata.