venerdì 11 febbraio 2011

Hamas: "Le 'elezioni' indette da Fatah non avranno alcun valore o significato"



Il Movimento musulmano di Resistenza Hamas ha rinnovato il proprio netto e totale rifiuto di qualunque ipotesi elettorale non preceduta da una saldatura dell'unità nazionale palestinese, perdutasi a causa del tentativo di Fatah di rovesciare con la forza gli equilibri politici,volti a suo sfavore con l'esito delle regolari elezioni politiche del 2006.

"Una decisione unilaterale in tal senso", ha affermato da Gaza un portavoce della Resistenza, "si risolverebbe unicamente in un vantaggio per Israele e in un vulnus e un danno all'interesse nazionale palestinese, già gravemente messo alla prova dal contegno collaborazionista e servile assunto dalla fazione Fatah in Cisgiordania".

"Il tentativo di organizzare delle presunte elezioni sotto la minaccia degli apparati repressivi di Fatah dimostra come il potere di Mahmud Abbas e del suo 'primo ministro' Fayyad si regga unicamente sulle baionette, un regno di terrore che viene alimentato col denaro straniero che fluisce dalle casse dei 'paesi donatori' ai conti corrente e alle cassette di sicurezza dei boiardi della cosiddetta Anp, senza beneficiare per nulla il popolo sottoposto alle persecuzioni sioniste e alle angherie della gendarmeria indigena di Ramallah".
Da quando Fatah ha preso in mano la Cisgiordania l'unica cosa che é migliorata o incrementata é il ritmo e la frequenza con cui militanti e sostenitori di Hamas vengono rapiti e torturati, come mostra questo sconvolgente video.
"Lo scandalo dei documenti segreti rivelati da Al-Jazeera ha reso pubblico ed evidente a tutti quanto i militanti della Resistenza e i sostenitori sinceri della Causa palestinese sospettavano ormai da molto tempo: Abbas e i suoi complici sono interessati solamente nella saldezza delle loro poltrone e nel continuo afflusso di denaro straniero per loro personale beneficio, a questi obiettivi sarebbero in grado di sacrificare ogni cosa, ivi compresi i diritti di tutti i Palestinesi del 1948, della Nakba, dell'occupazione e della Diaspora; il tentativo di imbastire un'impostura elettorale dovrebbe servire da specchietto per le allodole, ma non é altro che un maldestro tentativo di mascherare la stagnazione di ogni processo 'negoziale' e l'abiezione morale di coloro che si sono abituati ad esercitare il Potere per il Potere, senza alcuna considerazione o preoccupazione per le istanze e le necessità del Popolo".

Hamas ha invitato Abu Mazen e il suo 'premier' a riconsiderare la cosa e ad allentare la morsa dell'oppressione sui cittadini cisgiordani, in caso contrario, si legge nel comunicato, entrambe i leader, insieme a tutti i loro sodali e alleati, saranno prima o poi chiamati a rendere conto delle loro azioni di fronte alla Giustizia umana, divina e della Storia.

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