giovedì 3 febbraio 2011

Mohamed Barakeh avverte: "Attenti alle avventure militari israeliane, Tel Aviv potrebbe colpire Gaza, il Libano o Teheran"


Il deputato palestinese alla Knesset sionista Mohamed Barakeh ha lanciato un monito agli apparati militari e politici dello Stato ebraico affinché non si illudano di poter profittare del caos e della violenza in Egitto, dove il movimento di protesta popolare é ormai arrivato al decimo giorno di immense manifestazioni, per poter aggredire a tradimento i suoi avversari reali o percepiti.

In un comunicato stampa rilasciato nella giornata di Giovedì 3 febbraio Barakeh ha espresso il legittimo timore che, concentrata com'é l'attenzione internazionale sulla situazione fluida e precaria nel vicino Egitto, Israele potrebbe "approfittare" dell'occasione per lanciare una nuova operazione "Piombo Fuso" contro Gaza, attaccare il Libano come fece nel 2006, o addirittura tentare di bombardare l'Iran.

Il deputato arabo ha dichiarato: "Primo Ministro Netanyahu, lei ha chiesto ad Abu Mazen, il suo servitore cisgiordano, di 'trarre le conclusioni' dai recenti eventi egiziani, ma siete lei e il suo Governo razzista e militarista che dovete trarle, capendo fino in fondo la natura di questa regione, dei suoi popoli, che molto sono disposti a soffrire ma mai vorranno piegarsi e rassegnarsi".

Il politico, Segretario generale del partito Hadash ("Fronte democratico per la Pace e l'Uguaglianza") ha criticato le continue dichiarazioni dei politici sionisti che, nei giorni scorsi, hanno offerto mille "ricette" per manipolare, indirizzare, deviare oppure addirittura reprimere e schiacciare le recenti manifestazioni egiziane per le dimissioni di Mubarak e il cambio di regime. "Anziché progettare un futuro da costruire insieme a un Governo egiziano finalmente e realmente democratico i politici israeliani sono ossessionati da prospettive e logiche di scontro, sembra che non siano letteralmente capaci di immaginare la pace".

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