domenica 6 marzo 2011

"Mani Pulite" in Egitto, l'establishment affaristico di Mubarak investito dalla 'tempesta perfetta' di indagini e denunce per corruzione!

L'Ufficio della suprema Procura statale egiziana sta finalizzando le proprie indagini contro l'operato dell'ex-Ministro per il Petrolio e l'Energia Sameh Fahmi dopo che le voci contro la sua presunta malversazione delle risorse di idrocarburi del paese hanno trovato drammatica conferma nella rivelazione che, oltre al già noto e scandaloso "accordo" con Israele per la fornitura di gas metano a prezzo di favore altre sei nazioni europee avrebbero goduto di rifornimenti totalmente 'fuori mercato', causando all'Erario statale perdite GIORNALIERE di svariate decine di milioni di Euro, con 'bustarelle' di due milioni e mezzo di Euro distribuite tra membri corrotti dell'amministrazione ministeriale.

Il capo degli inquirenti, Hisham Badawi, ha convocato l'ex-Ministro Sameh Fahmi lo scorso giovedì, ma ha potuto interrogarlo solo sabato 5 marzo per motivi tecnici. Secondo i documenti presentati in assise solo l'accordo con Israele costa all'Egitto una perdita secca di oltre dieci milioni di Euro l'anno, un vero e proprio 'trattato ineguale' che pure Fahmi ha difeso lo scorso 2009 contro un giudizio negativo del Supremo Tribunale amministrativo, preoccupato di perdere le sue laute tangenti.

L'incriminazione di Fahmi sarà solo il primo procedimento di una vera e propria 'valanga giudiziaria' che si appresta a investire e spazzar via la corruttela dei boiardi di Mubarak, che hanno ammassato enormi fortune letteralmente speculando contro gli interessi del Popolo e della Nazione egiziana.


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