venerdì 18 novembre 2011

In Casa Saoud i soliti 'parenti serpenti' affilano i coltelli, la scelta del nuovo successore designato al trono non é piaciuta a molti!


Mentre le province sciite dell'Est, le più ricche di petrolio, continuano a venire agitate dal malcontento della popolazione, sempre più insofferente verso l'assolutismo e la rapacità del monarca di Riyadh e della sua corte di manutengoli, filtrano minacciosi rapporti riguardo l'approfondirsi e l'aggravarsi delle frizioni interne alla stessa famiglia reale, dove molti, forse troppi, non hanno 'mandato giù' di buon grado la scelta presa qualche settimana fa dal Consiglio della Lealtà di nominare il Principe Nayef ben Abdulaziz (foto sotto) nuovo erede designato al trono dei Saoud in luogo dell'ottantaduenne Principe Sultan ben Abdulaziz (foto qui sopra), trapassato in un ospedale newyorchese dopo essere entrato in coma lo scorso luglio.

Il Principe Talal ben Abdulaziz avrebbe rassegnato le dimissioni dal Consiglio, apparentemente "sbattendo la porta", secondo quanto riportato dal britannico Telegraph e in effetti, sul sito-web personale del Prence, si può vedere un anodino e compito annuncio su come "Dopo aver segnalato al Re Abdullah le proprie intenzioni il Princpe Talal (foto sotto) ha scelto di abbandonare il suo seggio nel Consiglio della Lealtà". I soliti bene informati assicurano che la 'segnalazione' é stata molto meno pacata e formale del comunicato a essa relativo.

Il Consiglio della Lealtà, creato nel 2006, é un organismo di 37 membri nel quale i cugini e i fratelli di Nayef ben Abdulaziz hanno una solida maggioranza, ovvio che le chance di 'nomina' dei suoi concorrenti fossero da subito molto molto esigue. Fin dal 1953 i figli di Re Abdulaziz al-Saoud, fondatore dell'attuale Arabia Saudita si 'rimpallano' tra fratelli il trono a ogni successivo decesso, per evitare che una parte della numerosa prole del vecchio re (che ebbe 37 eredi) insorga sentendosi 'esclusa' dal gran gioco del governo. Ma ormai la senilità incombe: l'attuale monarca Abdullah ha 87 anni e il suo successore designato 79. I petrodollari possono comprare le migliori cure mediche del mondo ma non possono donare l'immortalità e, in uno scenario mediorientale in rapidissima evoluzione affidarsi a regnanti ottuagenari potrebbe non essere la migliore ricetta per affrontare il futuro.
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