venerdì 16 dicembre 2011

Esperto aeronautico Usa dichiara: "E' possibilissimo, anzi, altamente probabile, che l'Iran carpisca al drone abbattutto molti segreti, forse tutti!"


Peter Grier, redattore del prestigioso periodico americano "Christian Science Monitor" (edito fin dal 1908 e la cui redazione negli anni si é guadagnata sette Premi Pulitzer), noto per produrre "una qualità particolare di giornalismo scevro di sensazionalismi e isterismi" e premiato dal "Washington Report on Middle East Affairs" per le sue cronache imparizali, chiare e precise sul mondo arabo, islamico e mediorientale, ha firmato nella giornata di ieri un interessante articolo nel quale si evidenzia come, lungi dall'essere una 'sparata propagandistica' (come é stata considerata da molti -troppi- commentatori a stelle e strisce) la dichiarazione iraniana riguardo l'intenzione di studiare il drone stealth abbattuto presso Kashmar é perfettamente possibile e realizzabile, specialmente da parte di una nazione come l'Iran che, individuando e tracciando il velivolo supposto 'invisibile' e soprattutto 'hackerando' il suo cervello elettronico in modo da farlo atterrare quasi senza danni e impedendo che la carica esplosiva 'di sicurezza' entrasse in azione distruggendolo ha dimostrato di essere perfettamente a suo agio nel contrastare e manipolare i più avanzati prodotti dell'ingegneria aeronautica ed elettronica a stelle e strisce.

"La Repubblica Islamica", pondera Grier nel suo pezzo, "non ha alcuna intenzione di restituire l'RQ-170 agli Usa, non importa quanto gentilmente Obama possa chiederlo", tale richiesta, in effetti, é stata inviata a Teheran da parte dello staff del Presidente Usa, ottendendo, per bocca del Ministro della Difesa Brigadier Generale Ahmad Vahidi la risposta che tutti possono comodamente immaginarsi: esso é stato catturato nel corso di una missione ostile che può benissimo venire considerata come un atto di guerra, rimarrà quindi a disposizione degli esperti di Teheran e sfruttato per quanto possa risultare utile ai suoi programmi tecnici e scientifici.

Parallelamente é stata esposta all'Assemblea Generale ONU la richiesta di una formale censura dell'organismo internazionale nei confronti degli Usa, colpevoli di avere violato lo spazio aereo di una nazione sovrana; alla riprovazione ufficiale dell'ONU, nelle speranze esposte dall'ambasciatore iraniano al Palazzo di Vetro dovrebbero seguire misure adatte a prevenire ed evitare il ripetersi di simili atti "illegali e pericolosi".

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