giovedì 15 dicembre 2011

Il Parlamentare di Hezbollah Moussawi sferza Sami Gemayel: "Chi ha collaborato con gli invasori sionisti non può accusare chi li ha cacciati!"


Incandescente scambio di battute al Parlamento libanese, che ha visto protagonisti il deputato di Hezbollah Nawaf Moussawi e il 'falangista' Sami Gemayel (sopra), erede della disgraziata dinastia che, dopo aver fondato in terra libanese un partito dichiaratamente ispirato alle dittature fascista e nazista ha a più riprese cercato di consegnare il paese a Israele, come nel periodo della guerra civile del 1975-1990 e, soprattutto dell'intervento militare sionista in Libano durato dal 1982 al 2000. Cercando evidentemente di guadagnare "punti pasticcino" presso il suo capobastone, il mezzo saudita Saad Hariri, leader (per mancanza di meglio) della coalizione reazionaria "Alleanza 14 marzo" Gemayel ha pensato bene di accusare il partito sciita di "condurre scavi e lavori illegali" nel Sud del Libano per potenziare la propria rete di sicurezza.

Moussawi (foto sopra), prontamente presa la parola, ha replicato che: "Le attività di Hezbollah, come dichiarato, promesso e verificato, sono a unico ed esclusivo favore della libertà, dell'autonomia e della sicurezza dello Stato; sono attività intraprese nel nome di tutto il Libano, hanno una pura e certificata identità libanese che viene riconosciuta anche dai membri meno settari della coalizione di minoranza; quando si parla di Difesa del Libano, della sua sicurezza, della sua indipendenza, é duro accettare non dico critiche, ma persino affermazioni da parte di un membro di quella famiglia che hanno spalancato le porte agli invasori israeliani, coordinando le attività delle loro gang e milizie con quanti ci stavano attacando".
Miliziani falangisti durante l'occupazione militare sionista: indistinguibili dagli invasori...dagli elmetti ai lacci delle scarpe!
Moussawi ha aggiunto che "La Resistenza continuerà a operare e a prodursi in sacrifici latori di vittoria sulla base di quanto fatto finora, non uno solo dei Governi andati al potere dal 1990 in poi ha obiettato sulla legittimità degli scopi e delle azioni della Resistenza, il cui approccio, la cui visione, sono anzi stati assorbiti nello stesso programma di Difesa della nazione, che si articola sulla triade: Popolo-Esercito-Resistenza!". Lanciando la stoccata finale il deputato sciita ha notato come, quando il Mossad sionista ha cercato di infiltrare e indebolire il network di comunicazioni di Hezbollah, allora nessuna voce falangista si era levata a mettere in guardia da quanto le azioni israeliane avrebbero potuto nuovere alla 'sicurezza' del Libano.
Il traditore Bachir Gemayel, che apri agli invasori le porte di Beirut, anche lui in uniforme simil-sionista!
Sami Gemayel si é rimesso a sedere al banco, senza più proferire repliche, come uno scolaretto castigato.
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