Incandescente scambio di battute al Parlamento libanese, che ha visto protagonisti il deputato di Hezbollah Nawaf Moussawi e il 'falangista' Sami Gemayel (sopra), erede della disgraziata dinastia che, dopo aver fondato in terra libanese un partito dichiaratamente ispirato alle dittature fascista e nazista ha a più riprese cercato di consegnare il paese a Israele, come nel periodo della guerra civile del 1975-1990 e, soprattutto dell'intervento militare sionista in Libano durato dal 1982 al 2000. Cercando evidentemente di guadagnare "punti pasticcino" presso il suo capobastone, il mezzo saudita Saad Hariri, leader (per mancanza di meglio) della coalizione reazionaria "Alleanza 14 marzo" Gemayel ha pensato bene di accusare il partito sciita di "condurre scavi e lavori illegali" nel Sud del Libano per potenziare la propria rete di sicurezza.
Moussawi (foto sopra), prontamente presa la parola, ha replicato che: "Le attività di Hezbollah, come dichiarato, promesso e verificato, sono a unico ed esclusivo favore della libertà, dell'autonomia e della sicurezza dello Stato; sono attività intraprese nel nome di tutto il Libano, hanno una pura e certificata identità libanese che viene riconosciuta anche dai membri meno settari della coalizione di minoranza; quando si parla di Difesa del Libano, della sua sicurezza, della sua indipendenza, é duro accettare non dico critiche, ma persino affermazioni da parte di un membro di quella famiglia che hanno spalancato le porte agli invasori israeliani, coordinando le attività delle loro gang e milizie con quanti ci stavano attacando".
Miliziani falangisti durante l'occupazione militare sionista: indistinguibili dagli invasori...dagli elmetti ai lacci delle scarpe! |
Il traditore Bachir Gemayel, che apri agli invasori le porte di Beirut, anche lui in uniforme simil-sionista! |
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