venerdì 27 gennaio 2012

Ancora un morto ad Awamiyah! Altro che Siria, la Lega Araba dovrebbe mandare osservatori nel Regno dei Saoud



Nella giornata di giovedì 26 gennaio Montazar Saeed al-Abdel é stato ucciso a colpi di arma da fuoco e due suoi compagni sono stati feriti da sgherri del regime mentre prendevano parte a una manifestazione ad Awamiyah, la città delle province orientali abitate da sciiti che come Qatif é diventata epicentro della rivolta ormai aperta contro l'oppressione violenta e autoritaria della corte di Riyadh, che sfrutta senza ritegno le risorse naturali dell'Est e poi tratta gli sciiti come cittadini di serie B.


Dopo l'uccisone di Essam Mohamed abu Abdellah il 12 gennaio e la strage di novembre questo é l'ennesimo esempio che, se esistono repressioni sanguinose in Medio Oriente esse sono quelle portate avanti dai regimi conservatori amici di Washington e Tel Aviv e anziché preoccuparsi della Siria la Lega Araba farebbe bene a inviare osservatori e truppe di interposizione nell'ultimo reame assoluto della Terra, per proteggere la minoranza sciita (due milioni e mezzo di persone) dalle violente persecuzioni del tiranno Saoud.


Comunque gli arresti arbitrari, le percosse, le uccisioni, non sembrano in grado di intimidire la popolazione che coraggiosamente, anche grazie all'incitamento e al sostegno del clero sciita (ricordiamo che l'Islam sciita ha una struttura sacerdotale molto più definita e stratificata di quello sunnita), come ad esempio la recente predica dello Sceicco Nimr al-Nimr, si sta sempre più radicando e precisando negli obiettivi e nei mezzi per raggiungerli.
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