lunedì 14 gennaio 2013

Anche il Nord dell'Irak si mobilita per il Premier Al-Maliki: "La destabilizzazione 'made in usa' non passerà!"

Dopo le vaste manifestazioni di cui abbiamo reso conto nel corso del venerdì di preghiera e del sabato successivo, che hanno visto migliaia e migliaia di persone scendere in piazza nella capitale Bagdad e nei centri urbani del Sud del paese, Najaf e Bassora (dove la popolazione é a schiacciante maggioranza sciita) nella giornata di ieri anche la metropoli settentrionale di Mosul si é animata di cortei e di striscioni a favore del Premier Nouri al-Maliki.

La cosa riveste una particolare importanza nel panorama etnico-settario irakeno perché dimostra che il sostegno al Primo Ministro é trasversale e non coinvolge unicamente i suoi correligionari sciiti, evidente dimostrazione di quanto velleitari siano i tentativi (nemmeno troppo celati o occulti) degli Usa e delle potenze sunnite del Golfo di scatenare frizioni e malcontenti su base etnico-religiosa nel paese, per indebolire l'Asse della Resistenza Teheran-Bagdad-Damasco-Beirut.

La dimostrazione di Mosul é stata organizzata dal partito islamico Dawa'a il cui leader, Sceicco Ali al-Abdullah ha sottolineato l'opportunità di non abolire le misure anti-terrorismo e anti-baath che dalla caduta di Saddam Hussein impediscono a chiunque abbia fatto parte del passato regime di ricoprire cariche pubbliche o amministrative.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento