domenica 13 gennaio 2013

Gli ex-ostaggi iraniani in Siria testimonieranno di fronte a Commissione Parlamentare per identificare formazioni e leader terroristi che li hanno tenuti prigionieri!

La loro ordalia finalmente terminata con un ritorno in patria veramente trionfale, i 48 pellegrini iraniani catturati lo scorso agosto dai terroristi mercenari wahabiti mentre si stavano recando presso Damasco a visitare il santurario sciita di Hazrat Zainab hanno ancora un compito da assolvere, che forse si rivelerà di estrema importanza per aiutare il Governo del Presidente Assad a schiacciare una volte per tutte l'insorgenza criminale aizzata contro il suo popolo dall'imperialismo occidentale e sionista.

Infatti gli ex-ostaggi si presenteranno nelle prossime settimane di fronte a una apposita commissione nominata dai Majlis (Parlamento) della Repubblica Islamica incaricata di indagare sulle circostanze della loro cattura, prigionia e liberazione, cercando di ricostruire al meglio delle loro possibilità, tempi, modi e luoghi della loro prigionia, identificando sulla base di documenti dell'Intelligence unità e comandanti delle formazioni terroriste con cui sono venuti a contatto.

Queste informazioni, collimate e confrontate tra loro, saranno poi subito spedite a Damasco dove si spera che risultino utili per vibrare nuovi decisivi colpi alla guerriglia qaedista finanziata da sauditi, turchi e qatarioti.
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