Riceviamo notizia che la polizia turca avrebbe confiscato pochi giorni fa, ad Adana (50 chilometri dal confine con la Siria) un Tir carico di armi pesanti. Il mezzo avrebbe contenuto 1200 granate razzo anticarro, alcuni missili, pani di esplosivo, mitragliatrici pesanti, mortai e cannoncini antiaerei con relative munizioni, secondo quanto rivelato dall'Agenzia Dogan.
Il Prefetto di Adana, Huseyin Avni Cos, avrebbe poi dichiarato che oltre all'autista, altre otto persone (gli organizzatori del traffico) sono cadute in mano alle forze dell'ordine nella città di Qonya, che costituiva l'imboccatura del 'condotto' in direzione della Siria.
La notizia, che va ad aggiungersi a quelle di altri recenti sequestri di materiali destinati alle formazioni terroriste segue la dichiarazione del Governo di Ankara di voler terminare ogni sostegno al supporto di tali falangi estremiste, anche quello esercitato da paesi fino a poco tempo fa uniti a Erdogan nello sforzo di aiutare i takfiri anti-Assad.
Parlando con l'emittente libanese 'Al-Manar' un leader del PYD curdo, Salih Muslim, avrebbe dichiarato che 'a quanto sembra' vi sia stato un crollo delle attività filo-terroriste del Governo turco; se la cosa fosse confermata potrebbe andare a tutto vantaggio dei recenti sforzi dell'Esercito siriano di pacificare definitivamente i dintorni di Aleppo e l'intera zona Nord del paese.
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