Il Presidente russo Vladimir Putin nella giornata di giovedì scorso ha colloquiato direttamente con l'alleato siriano Bashir el-Assad, per la prima volta dall'inizio della campagna di provocazione terrorista internazionale scatenata contro la Siria dalle potenze imperialiste.
Putin avrebbe espresso la propria soddisfazione per i successi delle forze armate siriane contro le milizie takfire e per l'encomiabile comportamento del Governo di Assad nella questione dello smaltimento delle armi chimiche, Assad inoltre avrebbe reiterato la prontezza del suo esecutivo a inviare una delegazione il prossimo dicembre a Ginevra per la programmata e più volte rinviata conferenza diplomatica sulla situazione siriana.
Con la situazione militare drammaticamente volta a favore dei difensori del popolo e dello Stato siriano é ovvio che qualunque accordo per la soluzione dei nodi restanti in campo non potrà prescindere dalla permanenza al potere del legittimo Presidente e dalla sua ricandidatura alle prossime elezioni del 2014.
Ma alla fine le trattative x l'acquisto di armi russe da parte dell'egitto come sono andate a finire?
RispondiEliminaTrattative simili raramente vengono concluse in 48 ore. Shoigu e Lavrov sono stati al Cairo, avranno recepito le condizioni egiziane, le riporteranno a Mosca...e poi si vedrà...più che carri armati e jet (di cui ne hanno più che abbastanza) sembra che gli Egiziani vogliano armi antiaeree, antinave, antidrone, ECM sofisticati e radar avanzati...
EliminaCerto, perchè sanno bene gli Egiziani che è quello di cui più necessitano per potersi difendere da più che probabili rappresaglie da parte delle potenze imperialiste, nel caso l'esecutivo di Al-Sisi proceda ulteriormente a portare l'Egitto verso la Russia.
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