Avere solo sedici anni e prendere in mano un coltello per vendicare i propri fratelli, i propri cugini feriti, incarcerati, assassinati, torturati, mutilati dalle forze di occupazione del regime ebraico che illegalmente ha invaso la Palestina e pretende di annetterla praticando il genocidio degli abitanti legittimi; questo ha fatto oggi un ragazzo di Jenin che, col suo coraggio e un solo coltello domestico ha affrontato un 'rambo' sionazista armato ed equipaggiato di tutto punto alla stazione dei bus di Afula ferendolo a morte.
Nonostante tutti gli sforzi dei suoi complici per salvargli la vita, l'invasore, tale Eden Atias, pur ricoverato d'urgenza all'Ospedale Emek, é morto poco dopo il suo arrivo. Il ragazzo palestinese, prontamente sequestrato e sottoposto a brutali torture, ha dichiarato solo che "voleva vendicare i suoi parenti feriti e uccisi dai sionisti".
Talmente intense sono state le sevizie dei suoi torturatori che il ragazzo é stato trasferito in un ospedale; ma il gesto che egli ha compiuto oggi, anche se il giovane dovesse morire, continuerà a vivere a lungo e potrebbe venire ricordato in futuro come uno dei primi incidenti della Terza Intifada.
lo ha colpito nel sonno
RispondiEliminaChi dorme non piglia pesci, ma si piglia qualche lamata
Elimina(Proverbio ebraico)