Quella che vedete in foto é una scena dai funerali di Mohamed Halawa, 32 anni, assassinato da un cecchino sionazista mentre stava lavorando la sua terra nei dintorni di Jabalya, nel Nord della Striscia di Gaza. Ovviamente l'ipocrita e mendace regime ebraico sostiene che fosse un 'pericoloso terrorista' che tutto da solo cercava di 'attraversare il confine' ma la menzogna é dimostrata dal fatto che Halawa sia stato ucciso vigliaccamente con un colpo alla schiena.
Evidentemente l'assenza di risposta immediata dopo le aggressioni sioniste ai pescatori della Striscia di Gaza ha fatto credere a Tel Aviv di poter ricominciare con gli assassinii via cecchinaggio della popolazione di Gaza; a questo punto le fazioni della Resistenza sono giustificate e autorizzate a riprendere il lancio di razzi su obiettivi ebraici.
Sami abu Zuhri di Hamas ha definito l'avvenimento "Una gravissima violazione dei termini stipultati in Egitto lo scorso 26 agosto". Dopo l'assassinio di Halawa, sempre nel corso della giornata di ieri anche un ragazzo di Gaza é stato seriamente ferito da un altro colpo di cecchino sionazista partito dal confine.
Visualizzazione post con etichetta Sionazisti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sionazisti. Mostra tutti i post
lunedì 24 novembre 2014
Cecchini sionazisti rompono la tregua con Gaza assassinando un Palestinese e ferendone un altro!
Etichette:
Ashraf al-Qudra,
Cecchini,
Fadel Mohamed Halawa,
Gaza,
Hamas,
Jabalya,
Rappresaglia,
Sami Abu Zuhri,
Sionazisti,
Tregua
martedì 11 novembre 2014
Verso la Terza Intifada: si moltiplicano in Cisgiordania gli atti di Resistenza spontanea all'occupazione!
Sembra proprio che la marcia di avvincinamento alla molto invocata e attesa Terza Intifada si presenti punteggiata e scandita da atti spontanei di Resistenza, condotti da persone non legate a fazioni o organizzazioni della lotta organizzata.
Per quanto episodico anche questo metodo di lotta ha dei lati positivi: contro di esso risultano infatti impossibili da utilizzarsi le normali armi della repressione poliziesca in cui i nazisti a sei punte di Tel Aviv sono espertissimi avendo praticato la persecuzione razzista per decenni e decenni nella più totale tranquillità.
Ogni automobile, ogni furgone, ogni spranga di ferro, ogni coltello da cucina può diventare un arma in mano a un Palestinese esasperato, a patto però che Egli sia disposto a correre il rischio di venire quasi certamente martirizzato una volta compiuto il suo atto.
Noureddine Abu Hashiyeh, diciassettenne, abitante legittimo della Palestina nato e cresciuto in un campo profughi della West Bank (Askar) a causa dell'invasione sionista, ha preso in mano un coltello e lo ha rivolto contro un soldato delle forze di occupazione. Gli apologeti dell'Apartheid grideranno al 'terrorismo', ma noi salutiamo nel suo gesto una legittima iniziativa di lotta armata.
Per fortuna il suo bersaglio é morto sul colpo.
Noureddine é stato catturato e sicuramente ora sta venendo torturato dai sadici sbirri sionazisti.
Il suo gesto però ha ispirato un altro palestinese che sempre armato di coltello ha colpito tre invasori residenti nella colonia illegale di Alon Shvut, uccidendone uno (pare una donna). Ricordiamo che colpire gli abitanti delle colonie illegali non può essere considerato atto contro civili, visto che essi partecipano all'occupazione di territorio invaso militarmente e sono perciò da considerarsi miliziani.
Per quanto episodico anche questo metodo di lotta ha dei lati positivi: contro di esso risultano infatti impossibili da utilizzarsi le normali armi della repressione poliziesca in cui i nazisti a sei punte di Tel Aviv sono espertissimi avendo praticato la persecuzione razzista per decenni e decenni nella più totale tranquillità.
Ogni automobile, ogni furgone, ogni spranga di ferro, ogni coltello da cucina può diventare un arma in mano a un Palestinese esasperato, a patto però che Egli sia disposto a correre il rischio di venire quasi certamente martirizzato una volta compiuto il suo atto.
Noureddine Abu Hashiyeh, diciassettenne, abitante legittimo della Palestina nato e cresciuto in un campo profughi della West Bank (Askar) a causa dell'invasione sionista, ha preso in mano un coltello e lo ha rivolto contro un soldato delle forze di occupazione. Gli apologeti dell'Apartheid grideranno al 'terrorismo', ma noi salutiamo nel suo gesto una legittima iniziativa di lotta armata.
Per fortuna il suo bersaglio é morto sul colpo.
Noureddine é stato catturato e sicuramente ora sta venendo torturato dai sadici sbirri sionazisti.
Il suo gesto però ha ispirato un altro palestinese che sempre armato di coltello ha colpito tre invasori residenti nella colonia illegale di Alon Shvut, uccidendone uno (pare una donna). Ricordiamo che colpire gli abitanti delle colonie illegali non può essere considerato atto contro civili, visto che essi partecipano all'occupazione di territorio invaso militarmente e sono perciò da considerarsi miliziani.
Etichette:
Attacchi,
Atti Spontanei,
Cisgiordania,
Colonie Illegali,
Miliziani,
Morti,
Resistenza,
Settler,
Sionazisti,
Terza Intifada
venerdì 31 ottobre 2014
Hezbollah e la Jihad Islamica Palestinese commentano l'azione contro yeshua glick e piangono il martire Hejazi!
Grande soddisfazione da parte dell'organizzazione sciita di Resistenza Hezbollah nel commentare l'abbattimento in Cisgiordania del rabbino invasore yeshua glick che poteva tranquillamente rimanersene negli Usa e invece ha scelto e voluto di occupare terra non sua.
"Eroica operazione contro uno dei simboli dell'estremismo razzista giudeo", ha dichiarato il portavoce di Hezbollah commentando l'avvenuto e lodandolo come "esempio di dedizione, coraggio, precisione e zelo nel difendere i Diritti dei Palestinesi e la sublime santità di Al-Aqsa".
Anche la Jihad Islamica Palestinese ha congratulato il responsabile dell'azione e ha commemorato il sacrificio del martire Moataz Hejazi, ucciso in una barbara cieca rappresaglia dagli sgherri dell'occupazione militare sionista.
"Eroica operazione contro uno dei simboli dell'estremismo razzista giudeo", ha dichiarato il portavoce di Hezbollah commentando l'avvenuto e lodandolo come "esempio di dedizione, coraggio, precisione e zelo nel difendere i Diritti dei Palestinesi e la sublime santità di Al-Aqsa".
Anche la Jihad Islamica Palestinese ha congratulato il responsabile dell'azione e ha commemorato il sacrificio del martire Moataz Hejazi, ucciso in una barbara cieca rappresaglia dagli sgherri dell'occupazione militare sionista.
Etichette:
Abu Tor,
Al-Aqsa,
Al-Quds,
Apartheid,
Hezbollah,
Jihad Islamica,
Operazione Cisgiordania,
Rabbino,
Resistenza,
Sionazisti,
West Ban,
Yehuda Glick
Inizia la lotta armata in Cisgiordania? Rabbino estremista colpito quattro volte da abile e coraggioso tiratore!
Quattro colpi d'arma da fuoco, allo stomaco, al torace, al collo e al braccio, hanno abbattuto nella giornata di ieri l'invasore e occupante illegale di terra palestinese yeuda glick, attivista razzista che negli anni si era reso noto per gli appelli estremistici alla distruzione della sacra Moschea di Al-Aqsa.
Attualmente il rabbino invasore si trova in coma.
Il tiratore scelto che ha preso di mira con freddezza e precisione il nemico della Palestina é riuscito ad allontanarsi con successo a bordo di una moto e a mettersi in salvo; questa operazione di Resistenza potrebbe essere l'avvisaglia della lungamente attesa insurrezione armata della Cisgiordania, una possibilità per cui Palaestina Felix ha sempre dichiarato il suo appoggio morale.
Chi vive sotto costante occupazione militare in un regime di Apartheid ha tutto il diritto di sollevarsi con le armi, le ragioni dei legittimi abitanti della Palestina sono totali e indiscutibili, come lo erano quelle dei cattolici dell'Ulster e dei neri del Sudafrica.
Ore dopo, in una bestiale, ingiustificata operazione militare, gli invasori sionazisti della Cisgiordania hanno massacrato l'ex-prigioniero politico Moataz Hejazi invadendo la sua casa nel quartiere di Abu Tor di Al-Quds occupata.
Hejazi non aveva niente a che fare con la coraggiosa operazione di Resistenza che ha colpito il rabbino razzista.
Attualmente il rabbino invasore si trova in coma.
Il tiratore scelto che ha preso di mira con freddezza e precisione il nemico della Palestina é riuscito ad allontanarsi con successo a bordo di una moto e a mettersi in salvo; questa operazione di Resistenza potrebbe essere l'avvisaglia della lungamente attesa insurrezione armata della Cisgiordania, una possibilità per cui Palaestina Felix ha sempre dichiarato il suo appoggio morale.
Chi vive sotto costante occupazione militare in un regime di Apartheid ha tutto il diritto di sollevarsi con le armi, le ragioni dei legittimi abitanti della Palestina sono totali e indiscutibili, come lo erano quelle dei cattolici dell'Ulster e dei neri del Sudafrica.
Ore dopo, in una bestiale, ingiustificata operazione militare, gli invasori sionazisti della Cisgiordania hanno massacrato l'ex-prigioniero politico Moataz Hejazi invadendo la sua casa nel quartiere di Abu Tor di Al-Quds occupata.
Hejazi non aveva niente a che fare con la coraggiosa operazione di Resistenza che ha colpito il rabbino razzista.
Etichette:
Abu Tor,
Al-Aqsa,
Al-Quds,
Apartheid,
Operazione Cisgiordania,
Rabbino,
Resistenza,
Sionazisti,
West Ban,
Yehuda Glick
sabato 18 ottobre 2014
Si tengono in Cisgiordania i funerali del piccolo Baha Moussa Samir Badr, tredicenne massacrato dai boia di Tel Aviv!!
I nostri lettori sanno benissimo come PALAESTINA FELIX non sia una collezione di piagnistei e geremiadi fleventi a favore dei "poveri palestinesi", perché troviamo che tale metodo espositivo svilisca e umilii in primo luogo i Palestinesi stessi subumanizzandoli e facendoli apparire come una "specie in pericolo" quasi che fossero panda, balene, baobab o delfini e non invece UOMINI E DONNE dotati di Storia, Cultura e Dignità.
Per questo a un elenco di abusi, lutti, sofferenze, che pure esistono e che DEVONO venire tenuti presenti, noi preferiamo contribuire alla Causa palestinese elencando episodi di LOTTA e di RESISTENZA (per questo siamo così attenti nel trattare notizie riguardanti l'Hezbollah, libanese, la Siria di Assad, l'Iran della Repubblica Islamica, giacché essi sono perni e snodi fondamentali per la costruzione di una Resistenza ORGANICA e non episodica).
Tuttavia esistono notizie che proprio non si possono ignorare e l'uccisione del piccolo Bahaa Badr, tredicenne di Beit Liqya, avvenuta giovedì, é una di queste. Il ragazzino palestinese é stato letteralmente crivellato di pallottole sionaziste quando le forze militari di occupazione della Cisgiordania sono penetrate nel suo villaggio sparando indiscriminatamente.
Bahaa non stava prendendo parte ad alcuna attività contro i soldati sionisti, é morto senza capire cosa stava succedendo, solo perché un regime colonialista e razzista riceve tramite la costante ignavia occidentale ed europea il "lasciapassare" ad occupare ed aggredire il popolo legittimo abitante della West Bank e della Palestina tutta.
Per questo a un elenco di abusi, lutti, sofferenze, che pure esistono e che DEVONO venire tenuti presenti, noi preferiamo contribuire alla Causa palestinese elencando episodi di LOTTA e di RESISTENZA (per questo siamo così attenti nel trattare notizie riguardanti l'Hezbollah, libanese, la Siria di Assad, l'Iran della Repubblica Islamica, giacché essi sono perni e snodi fondamentali per la costruzione di una Resistenza ORGANICA e non episodica).
Tuttavia esistono notizie che proprio non si possono ignorare e l'uccisione del piccolo Bahaa Badr, tredicenne di Beit Liqya, avvenuta giovedì, é una di queste. Il ragazzino palestinese é stato letteralmente crivellato di pallottole sionaziste quando le forze militari di occupazione della Cisgiordania sono penetrate nel suo villaggio sparando indiscriminatamente.
Bahaa non stava prendendo parte ad alcuna attività contro i soldati sionisti, é morto senza capire cosa stava succedendo, solo perché un regime colonialista e razzista riceve tramite la costante ignavia occidentale ed europea il "lasciapassare" ad occupare ed aggredire il popolo legittimo abitante della West Bank e della Palestina tutta.
Etichette:
Apartheid,
Assalto,
Baha Badr,
Beit Laqiya,
Cisgiordania,
Occupazione,
Sionazisti,
Tel Aviv,
Uccisione,
West Bank
domenica 7 settembre 2014
Mahmoud Zahar dichiara: "Con un quarto delle armi di Gaza la Cisgiordania potrebbe cacciare i Sionisti occupanti!!"
Confermandosi come uno dei dirigenti di Hamas più lucidi, realisti e fedeli all'ideale della Resistenza Armata Mahmoud Zahar, parlando ai fedeli riuniti per la preghiera di venerdì alla moschea di Al-Shahid Abdullah Azzam ha detto: "La Resistenza Palestinese in Cisgiordania, se avesse a disposizione anche solo un quarto delle armi che sono oggi in possesso di Gaza, saprebbe mettere in crisi e quindi in fuga gli occupanti sionisti".
Zahar ha quindi aggiunto che, qualora i resistenti palestinesi della West Bank possedessero una potenza di fuoco uguale a quella di Gaza l'occupazione sionista non durerebbe nemmeno un altro giorno; il dirigente di Hamas ha quindi denunciato la cooperazione tra l'Autorità Palestinese egemonizzata e occupata da Fatah e gli invasori del regime ebraico.
Zahar ha indicato la scelta folle di Netanyahu di precipitare il recente confronto mlitare con Gaza come un vero e proprio suicidio politico che presto potrebbe costare al Premier del regime sionista la sua poltrona; tornando all'argomento di armare la Cisgiordania ha fatto capire come sforzi in tal senso sono già in atto, soprattutto grazie alla capacità acquisita dalla Resistenza di Gaza di costruire e perfezionare autonomamente i propri armamenti.
Zahar ha quindi aggiunto che, qualora i resistenti palestinesi della West Bank possedessero una potenza di fuoco uguale a quella di Gaza l'occupazione sionista non durerebbe nemmeno un altro giorno; il dirigente di Hamas ha quindi denunciato la cooperazione tra l'Autorità Palestinese egemonizzata e occupata da Fatah e gli invasori del regime ebraico.
Zahar ha indicato la scelta folle di Netanyahu di precipitare il recente confronto mlitare con Gaza come un vero e proprio suicidio politico che presto potrebbe costare al Premier del regime sionista la sua poltrona; tornando all'argomento di armare la Cisgiordania ha fatto capire come sforzi in tal senso sono già in atto, soprattutto grazie alla capacità acquisita dalla Resistenza di Gaza di costruire e perfezionare autonomamente i propri armamenti.
Etichette:
Armi,
Arsenale,
Cisgiordania,
Gaza,
Hamas,
Mahmoud Zahar,
Occupanti,
Resistenza,
Sionazisti,
West Bank
sabato 16 agosto 2014
Continua in Cisgiordania il terrorismo sionista: dozzine di Palestinesi sequestrati con la complicità di Fatah e Anp!!
L'ufficio gerosolimitano della Società per il Sostegno ai Prigionieri Palestinesi ha riportato che nelle ultime quarantotto ore militari e paramilitari sionisti si sono letteralmente scatenati in un'orgia di violazioni, invasioni di case, pestaggi, saccheggi, violenze e soprattutto rapimenti, che hanno colpito 64 cittadini della Cisgiordania, molti di loro ex-prigionieri politici liberati grazie alla Resistenza.
Quasi tutti i Palestinesi rapiti sarebbero stati portati nel "lager" di Ramleh, struttura tristemente nota per le torture e gli abusi che vi compiono: una vera Via Tasso sionazista. Tra i rapiti menzioniamo Mohammed al-Hathaleen, Farid Zghayyar, Tarek Qawasmi, Luay al-Uweiwy, di Al-Khalil,
Mohammed Ekhlayyel, già liberato nel 2011, é stato rapito dai sionisti e portato in una base militare vicino Etzion; a Betlemme quattro ragazzi meno che diciotteni sono stati rapiti nelle loro stesse case: Haidar Hamamra, Mohammed Hamamra, Firas Hamamra e Bakr Shousha. A Jenin sono stati rapiti Usama Kamil e Ahmad Kamil.
Nessuna forza palestinese si é mobilitata per difendere questi legittimi abitanti della West Bank: ecco i risultati del "dialogo" e del 'riconoscimento di israele' che si vorrebbero imporre ad Hamas. Ma il vigliacco regime razzista di Tel Aviv capisce solo la forza armata.
Quasi tutti i Palestinesi rapiti sarebbero stati portati nel "lager" di Ramleh, struttura tristemente nota per le torture e gli abusi che vi compiono: una vera Via Tasso sionazista. Tra i rapiti menzioniamo Mohammed al-Hathaleen, Farid Zghayyar, Tarek Qawasmi, Luay al-Uweiwy, di Al-Khalil,
Mohammed Ekhlayyel, già liberato nel 2011, é stato rapito dai sionisti e portato in una base militare vicino Etzion; a Betlemme quattro ragazzi meno che diciotteni sono stati rapiti nelle loro stesse case: Haidar Hamamra, Mohammed Hamamra, Firas Hamamra e Bakr Shousha. A Jenin sono stati rapiti Usama Kamil e Ahmad Kamil.
Nessuna forza palestinese si é mobilitata per difendere questi legittimi abitanti della West Bank: ecco i risultati del "dialogo" e del 'riconoscimento di israele' che si vorrebbero imporre ad Hamas. Ma il vigliacco regime razzista di Tel Aviv capisce solo la forza armata.
Etichette:
Al-Khalil,
Betlemme,
Cisgiordania,
Etzion,
Jenin,
Ramleh,
Rapimenti,
Sequestri,
Sionazisti,
Terrorismo,
West Bank
sabato 12 luglio 2014
Aggiornamento su vittime e distruzioni nel ghetto assediato di Gaza! Guardate le opere del "popolo eletto"!!!
Corrediamo questo articolo con tre immagini che sono altrettanti PUGNI NELLO STOMACO perché siamo convinti che i nostri lettori debbano avere a disposizione questo materiale da far vedere a loro eventuali conoscenti che si permettano di criticare la Resistenza Palestinese o di schierarsi a favore del regime ebraico di occupazione e dei suoi 'pogrom' militari contro il ghetto di Gaza. Ogni volta che sentite qualcuno esprimere simili opinioni prendete il vostro smartphone, il vostro tablet o il vostro portatile e mostrate ai vostri interlocutori queste immagine, poi ditegli che é moralmente corresponsabile dello strazio di questi bambini.
Facciamo il punto delle perdite e delle distruzioni: per ora le forze armate sionaziste hanno massacrato 112 abitanti di Gaza, tra cui quattro intere famiglie, ventotto bambini e ragazzi sotto i diciotto anni, diciassette donne e tredici ultrasessantenni. Il numero dei feriti é arrivato a ottocento (vi preghiamo di ricordare che anche alcune delle foto più scioccanti finora pubblicate riguardano 'feriti').
Sono state distrutte undici moschee, una banca, una scuola, un intero ospedale, otto ambulanze e un veicolo della stampa. Colpire ospedali e ambulanze costituisce un CRIMINE DI GUERRA.
Etichette:
aggiornamento,
Bambini,
Bilancio,
Feriti,
Gaza,
Ghetto,
Immagini,
Massacro,
mutilati,
Reportage,
shock,
Sionazisti,
Vittime civili
sabato 22 marzo 2014
Strage a Jenin! Forze sionaziste massacrano tre palestinesi e ne feriscono altri venti!!
In un ennesimo atto di brutalità militare di Tel Aviv contro gli abitanti legittimi della Cisgiordania, diverse vittime si sono registrate nella giornata di ieri.
Hamza Abul Haija (foto: al centro), militante delle Brigate Qassam di 22 anni, é stato ucciso a Jenin da truppe del regime ebraico di occupazione che volevano arrestarlo; insieme a lui sono stati trucidati altri due cittadini cisgiordani di nome Mahmoud Jabarin (a destra, 22enne) e Mahmoud Abu Zeina (appena diciassettenne, a sx nella foto).
Contrastanti i rapporti su possibili perdite da parte sionista: fonti palestinesi parlano di almeno due militari dell'occupazione abbattuti nella sparatoria che ha visto cadere i tre abitanti del campo profughi, ma la radio militare sionista parla solo di 'feriti'.
Molti più feriti, tutti palestinesi, si sono avuti come conseguenza della repressione manu militari delle proteste seguite alla morte dei tre cisgiordani, durante le quali almeno due decine di dimostranti sarebbero finiti sotto il tiro della soldataglia di Tel Aviv.
Parlando ai media locali il portavoce della Jihad Islamica ha dichiarato che il movimento di Ramadan Shallah non lascerà invendicato il sangue versato a Jenin dall'occupante per il quale il regime sionista si troverà "A pagare un alto e salato prezzo".
Hamza Abul Haija (foto: al centro), militante delle Brigate Qassam di 22 anni, é stato ucciso a Jenin da truppe del regime ebraico di occupazione che volevano arrestarlo; insieme a lui sono stati trucidati altri due cittadini cisgiordani di nome Mahmoud Jabarin (a destra, 22enne) e Mahmoud Abu Zeina (appena diciassettenne, a sx nella foto).
Contrastanti i rapporti su possibili perdite da parte sionista: fonti palestinesi parlano di almeno due militari dell'occupazione abbattuti nella sparatoria che ha visto cadere i tre abitanti del campo profughi, ma la radio militare sionista parla solo di 'feriti'.
Molti più feriti, tutti palestinesi, si sono avuti come conseguenza della repressione manu militari delle proteste seguite alla morte dei tre cisgiordani, durante le quali almeno due decine di dimostranti sarebbero finiti sotto il tiro della soldataglia di Tel Aviv.

venerdì 31 gennaio 2014
Attacco aereo del regime ebraico contro Gaza fa sette feriti, tra di loro molti in gravi condizioni!
Ben sette civili palestinesi sono rimasti feriti più o meno gravemente stamane poco prima dell'alba in una serie di insensati raid aerei "a freddo" condotti dall'aviazione sionazista.
Particolarmente grave la condizione di una bambina piccola rimasta sotto le macerie della sua casa di Al-Safina nel Nordovest del ghetto palestinese assediato.
Altre due persone sono rimaste ferite a Beit Lahiya nel Nord della Striscia mentre altri aerei hanno colpito una casa abbandonata e una serra vicino alla Moschea di Al-Ferdowsi a Rafah, nella parte meridionale della Striscia.
In quest'ultimo attacco un padre, una madre e le loro due figliolette sono rimasti feriti e intossicati a causa del massiccio incendio sprigionatosi dopo le esplosioni.
Particolarmente grave la condizione di una bambina piccola rimasta sotto le macerie della sua casa di Al-Safina nel Nordovest del ghetto palestinese assediato.
Altre due persone sono rimaste ferite a Beit Lahiya nel Nord della Striscia mentre altri aerei hanno colpito una casa abbandonata e una serra vicino alla Moschea di Al-Ferdowsi a Rafah, nella parte meridionale della Striscia.
In quest'ultimo attacco un padre, una madre e le loro due figliolette sono rimasti feriti e intossicati a causa del massiccio incendio sprigionatosi dopo le esplosioni.
Etichette:
Aeroplani,
Al-Ferdowsi Mosque,
Al-Safina,
Beit Lahiya,
Civili,
Gaza,
Ghetto,
Rafah,
Raid,
Regime ebraico,
Sionazisti,
Vittime
sabato 25 gennaio 2014
Ancora un civile (di appena vent'anni) massacrato nella Striscia di Gaza dal fuoco sionazista!
Un cittadino della Striscia di Gaza é stato assassinato e altri cinque feriti più o meno gravemente nel pomeriggio di ieri quando le forze armate del regime ebraico hanno aperto il fuoco a casaccio contro un'area residenziale a Est di Jabaliya nel ghetto costiero assediato.
Fonti mediche hanno riferito che il morto era il ventenne Bilal Oweida falciato da una raffica di mitragliatrice che lo ha colto mentre cercava di mettersi al sicuro. Gli altri feriti sono tuttora in cura presso le strutture sanitarie della striscia e almeno uno si troverebbe in condizioni critiche.
La settimana scorsa un aeroplano sionista ha assiassinato due militanti della Resistenza che si trovavano all'interno di un'auto parcheggiata scagliando le sue bombe al centro di una strada trafficata e facendo numerosissimi feriti.
Fonti mediche hanno riferito che il morto era il ventenne Bilal Oweida falciato da una raffica di mitragliatrice che lo ha colto mentre cercava di mettersi al sicuro. Gli altri feriti sono tuttora in cura presso le strutture sanitarie della striscia e almeno uno si troverebbe in condizioni critiche.
La settimana scorsa un aeroplano sionista ha assiassinato due militanti della Resistenza che si trovavano all'interno di un'auto parcheggiata scagliando le sue bombe al centro di una strada trafficata e facendo numerosissimi feriti.
Etichette:
Assedio,
Attacco,
Bilal Oweida,
Civili,
Gaza,
Ghetto,
IOF,
Jabaliya,
Sionazisti,
Vittime
martedì 17 dicembre 2013
Ecco il ragazzo palestinese di 17 anni ferito dai sionazisti mentre raccoglieva patate nella Striscia di Gaza!
Mohammed Rafiq El Shanbary, diciassettenne abitante della Striscia di Gaza, é l'ultima vittima del fuoco dei cecchini sionazisti che dalle loro torrette corazzate sparano vigliaccamente su contadini e braccianti palestinesi intenti a ottenere con il sudore della fronte i frutti di quella terra che basterebbe a sfamarli tutti quanti se venissero lasciati liberi di coltivarla senza attacchi e vessazioni.
Ma ovviamente il codardo regime sionista di occupazione non può permettere che un territorio liberatosi grazie alla resistenza armata si mostri al mondo prospero e ricco come la naturale industriosità dei suoi abitanti legittimi lo renderebbe facilmente, come sarebbe tutta la Palestina liberata dall'oppressiva presenza giudaica, per questo é stato ideato lo shylockiano strangolamento economico che tiene milioni di palestinesi vicini alla fame.
Per essere efficace l'assedio deve prevedere attacchi omicidi in primis contro chi procura cibo per Gaza: cioé pescatori e contadini, per questo Mohammed é stato preso di mira mentre riempiva cassette di patate estraendo i tuberi dalla terra con le mani.
Il proiettile sionista, pagato coi milioni di Euro versati dalla grassa salsicciaia Merkel come "Compenso per l'Olocau$to" o con i dollari che il mezzo keniota Obama versa a Tel Aviv come "Aiuti per il Terzo Mondo"
ha fratturato la tibia del giovane che, soccorso dagli altri braccianti e dal proprietario del terreno, é stato portato d'urgenza all'ospedale Al-Kamal Odwan.
Adesso con la tibia rinsaldata da una placca metallica Mohammed aspetta di guarire, ma come farà nel frattempo a tirare avanti la sua famiglia (10 persone) privata delle 20-40 Lire che egli portava a casa ogni giorno col suo lavoro di bracciante?
Ma ovviamente il codardo regime sionista di occupazione non può permettere che un territorio liberatosi grazie alla resistenza armata si mostri al mondo prospero e ricco come la naturale industriosità dei suoi abitanti legittimi lo renderebbe facilmente, come sarebbe tutta la Palestina liberata dall'oppressiva presenza giudaica, per questo é stato ideato lo shylockiano strangolamento economico che tiene milioni di palestinesi vicini alla fame.
Per essere efficace l'assedio deve prevedere attacchi omicidi in primis contro chi procura cibo per Gaza: cioé pescatori e contadini, per questo Mohammed é stato preso di mira mentre riempiva cassette di patate estraendo i tuberi dalla terra con le mani.
Il proiettile sionista, pagato coi milioni di Euro versati dalla grassa salsicciaia Merkel come "Compenso per l'Olocau$to" o con i dollari che il mezzo keniota Obama versa a Tel Aviv come "Aiuti per il Terzo Mondo"
ha fratturato la tibia del giovane che, soccorso dagli altri braccianti e dal proprietario del terreno, é stato portato d'urgenza all'ospedale Al-Kamal Odwan.
Adesso con la tibia rinsaldata da una placca metallica Mohammed aspetta di guarire, ma come farà nel frattempo a tirare avanti la sua famiglia (10 persone) privata delle 20-40 Lire che egli portava a casa ogni giorno col suo lavoro di bracciante?
mercoledì 13 novembre 2013
Giovane palestinese di soli sedici anni colpisce a morte occupante sionazista per vendicare i suoi familiari assassinati!
Avere solo sedici anni e prendere in mano un coltello per vendicare i propri fratelli, i propri cugini feriti, incarcerati, assassinati, torturati, mutilati dalle forze di occupazione del regime ebraico che illegalmente ha invaso la Palestina e pretende di annetterla praticando il genocidio degli abitanti legittimi; questo ha fatto oggi un ragazzo di Jenin che, col suo coraggio e un solo coltello domestico ha affrontato un 'rambo' sionazista armato ed equipaggiato di tutto punto alla stazione dei bus di Afula ferendolo a morte.
Nonostante tutti gli sforzi dei suoi complici per salvargli la vita, l'invasore, tale Eden Atias, pur ricoverato d'urgenza all'Ospedale Emek, é morto poco dopo il suo arrivo. Il ragazzo palestinese, prontamente sequestrato e sottoposto a brutali torture, ha dichiarato solo che "voleva vendicare i suoi parenti feriti e uccisi dai sionisti".
Talmente intense sono state le sevizie dei suoi torturatori che il ragazzo é stato trasferito in un ospedale; ma il gesto che egli ha compiuto oggi, anche se il giovane dovesse morire, continuerà a vivere a lungo e potrebbe venire ricordato in futuro come uno dei primi incidenti della Terza Intifada.
Nonostante tutti gli sforzi dei suoi complici per salvargli la vita, l'invasore, tale Eden Atias, pur ricoverato d'urgenza all'Ospedale Emek, é morto poco dopo il suo arrivo. Il ragazzo palestinese, prontamente sequestrato e sottoposto a brutali torture, ha dichiarato solo che "voleva vendicare i suoi parenti feriti e uccisi dai sionisti".
Talmente intense sono state le sevizie dei suoi torturatori che il ragazzo é stato trasferito in un ospedale; ma il gesto che egli ha compiuto oggi, anche se il giovane dovesse morire, continuerà a vivere a lungo e potrebbe venire ricordato in futuro come uno dei primi incidenti della Terza Intifada.
Etichette:
Afula,
Cisgiordania,
Invasore,
Jenin,
Pugnalata,
Ragazzo,
Sionazisti,
Terza Intifada,
Torture,
West Bank
giovedì 7 novembre 2013
Il Sud della Striscia di Gaza preso di mira (da debita distanza) dal fuoco delle truppe sionaziste!
Dopo lo scontro della scorsa settimana presso Khan Younis, nel Sud della Striscia di Gaza assediata, dove un forte contingente di truppe sioniste venne costretto alla ritirata dalle perdite inflittegli dai miliziani della Resistenza, sembra che i generali di Tel Aviv non abbiano perso l'appetito per cercare di colpire il ghetto palestinese, ma si siano risolti a farlo da debita distanza, per evitare di incorrere in figuracce come quella rimediata recentemente.
Questa volta sono stati terreni agricoli e abitazioni presso la parte orientale della cittadina di Qarara, situata a NE di Khan Younis, a venire bersagliati dalle artiglierie e dalle mitragliatrici sionaziste che hanno aperto il fuoco da oltre il confine le prime e dalla protezione delle torrette soprelevate le seconde.
Si sono riscontrati danni materiali ma nessun ferito o morto.
Intanto, a quanto si legge sulla testata sionista 'Yedioth Aharonot' pare che le forze armate sionaziste si stiano preparando, nei dintorni di Ashkelon, a una complessa manovra d'addestramento che dovrebbe simulare un'invasione in forze proprio della Striscia di Gaza. Il 'drill' sarebbe previsto per gli ultimi giorni del corrente mese di novembre.
Questa volta sono stati terreni agricoli e abitazioni presso la parte orientale della cittadina di Qarara, situata a NE di Khan Younis, a venire bersagliati dalle artiglierie e dalle mitragliatrici sionaziste che hanno aperto il fuoco da oltre il confine le prime e dalla protezione delle torrette soprelevate le seconde.
Si sono riscontrati danni materiali ma nessun ferito o morto.
Intanto, a quanto si legge sulla testata sionista 'Yedioth Aharonot' pare che le forze armate sionaziste si stiano preparando, nei dintorni di Ashkelon, a una complessa manovra d'addestramento che dovrebbe simulare un'invasione in forze proprio della Striscia di Gaza. Il 'drill' sarebbe previsto per gli ultimi giorni del corrente mese di novembre.
Etichette:
Ashkelon,
Attacco,
Esercitazione,
Gaza,
Ghetto,
Invasione,
Khan Younis,
Manovra,
Provocazione,
Qarara,
Sionazisti,
Striscia,
Violazione,
Yedioth Ahronot
martedì 29 ottobre 2013
In Europa i sionisti belano e sbraitano a favore degli immigrati, in Palestina li perseguitano con manganellate e spray urticanti!
In tutta Italia i tromboni sionisti del giornalismo filoisraeliano (Mentana, Lerner, Saviano, Marco Pasqua, Fabio Scuto...) strillano e si sgolano sulla "necessità" che un paese in piena crisi economica come il nostro 'accolga' torme di immigrati dall'Africa e dal Medio Oriente destabilizzati dalle politiche aggressive delle potenze neocolonialiste e imperialiste come Francia, UK, Usa e Israhell. Ovviamente nel territorio che occupano illegalmente dopo averlo strappato con le armi e la prevaricazione ai suoi abitanti legittimi i sionisti si comportano in tutt'altro modo e sottopongono a brutali "pogrom" dal sapore nazistoide (tante piccole Kristallnacht) gli immigrati negri arrivati dall'Africa che "minacciano" col loro alto tasso di melanina l'omogeneità cromatica del Popolo Eletto.
Anche in questo caso si vede chi é Umano e chi no, i legittimi abitanti della Palestina invasa, che potrebbero anche avere buonissime ragioni a non vedere di buon occhio ulteriori "immigrati" in casa loro, sono i primi invece a distinguersi per solidarietà sincera e disinteressata (ovviamente quella dei gruppuscoli finto-buonisti 'israeliani' la schifiamo e non la consideriamo nemmeno, semplice balocco per prefiche borghesotte col bisogno di giocare ai 'coccola-diversi'), come dimostra il caso di Nasser Qaws, leader della Società dei Prigionieri Palestinesi e residente del sobborgo gersolimitano dove ieri si é scatenata una 'caccia all'africano' condotta dalla sbirraglia sionazista in assetto di guerra.
Qaws ha prontamente denunciato l'accaduto registrando come i sionazisti si siano accaniti in particolare contro donne e bambini negri inseguendoli e spruzzando loro composti urticanti in piena faccia. Nel corso di questa sarabanda di violenza le forze di occupazione ebraiche hanno anche rapito Murad Salayme, punto di riferimento della comunità africana.
Anche in questo caso si vede chi é Umano e chi no, i legittimi abitanti della Palestina invasa, che potrebbero anche avere buonissime ragioni a non vedere di buon occhio ulteriori "immigrati" in casa loro, sono i primi invece a distinguersi per solidarietà sincera e disinteressata (ovviamente quella dei gruppuscoli finto-buonisti 'israeliani' la schifiamo e non la consideriamo nemmeno, semplice balocco per prefiche borghesotte col bisogno di giocare ai 'coccola-diversi'), come dimostra il caso di Nasser Qaws, leader della Società dei Prigionieri Palestinesi e residente del sobborgo gersolimitano dove ieri si é scatenata una 'caccia all'africano' condotta dalla sbirraglia sionazista in assetto di guerra.
Qaws ha prontamente denunciato l'accaduto registrando come i sionazisti si siano accaniti in particolare contro donne e bambini negri inseguendoli e spruzzando loro composti urticanti in piena faccia. Nel corso di questa sarabanda di violenza le forze di occupazione ebraiche hanno anche rapito Murad Salayme, punto di riferimento della comunità africana.
giovedì 15 agosto 2013
Sputtanata l'ennesima panzana di propaganda dell'esercito di Tel Aviv: il 'mall di Gaza' in realtà si trova a Calcutta!
L'esercito sionazista (IDF) é quell'organizzazione di iene e vermi umani che si 'divertono' a sparare ai bambini palestinesi dalle loro torrette di guardia, a cannoneggiare le barche Hasaka che cercano di pescare, che lanciano missili e bombe al fosforo e al napalm su quartieri civili da robot telecomandati. Ma per poter compiere il genocidio del Popolo Palestinese "in pace" l'esercito sionazista si impegna anche in operazioni di propaganda per convincere gli stupidi e superficiali 'goyim' dell'Occidente che in realtà tutto va bene e che Gaza in realtà sia un ameno posto in cui si mangia, si beve e si balla.
Per fare ciò recentemente le iene sionaziste avevano pubblicato sul loro blog delle immagini di un centro commerciale sostenendo che si trovasse nel ghetto assediato e bombardato di Gaza, sottoposto da oltre sei anni allo shylockiano strangolamento economico del regime ebraico. Interessante sapere secondo le SS a sei punte di Israhell che cosa si dovrebbe comprare e vendere in questo 'shopping mall' visto che a Gaza manca il latte in polvere per i neonati, il gasolio per i generatori di elettricità e le medicine per gli ospedali.
Comunque la palla sionista é stata subito sbugiardata dalla pronta scoperta che le immagini pubblicate si riferiscono a un centro commerciale indiano, nella città una volta chiamata Calcutta (ora Kolkata). Ancora una volta si dimostra che il diavolo sionista può fare le pentole, ma non riesce mai a coperchiarle adeguatamente!
Per fare ciò recentemente le iene sionaziste avevano pubblicato sul loro blog delle immagini di un centro commerciale sostenendo che si trovasse nel ghetto assediato e bombardato di Gaza, sottoposto da oltre sei anni allo shylockiano strangolamento economico del regime ebraico. Interessante sapere secondo le SS a sei punte di Israhell che cosa si dovrebbe comprare e vendere in questo 'shopping mall' visto che a Gaza manca il latte in polvere per i neonati, il gasolio per i generatori di elettricità e le medicine per gli ospedali.
Comunque la palla sionista é stata subito sbugiardata dalla pronta scoperta che le immagini pubblicate si riferiscono a un centro commerciale indiano, nella città una volta chiamata Calcutta (ora Kolkata). Ancora una volta si dimostra che il diavolo sionista può fare le pentole, ma non riesce mai a coperchiarle adeguatamente!
Etichette:
Assedio,
Calcutta,
Centro Commerciale,
Debunking,
Gaza,
Genocidio,
IDF,
Kolkata,
Propaganda,
Shopping Mall,
Sionazisti,
SS,
Strangolamento
martedì 13 agosto 2013
Ha un nome il giovane palestinese massacrato vicino El-Bureji; intanto gli 'eroi' di Tel Aviv sparano a un altro civile!
Il cittadino palestinese ucciso sabato da un cecchino sionazista a poca distanza dalla località di El-Bureji, nel centro del ghetto assediato di Gaza ha finalmente un nome: il portavoce del Ministero della Salute del Governo palestinese, Ashraf Qedra ha dichiarato che la vittima rispondeva al nome di Hussein Abdul Hadi e aveva trent'anni.
Intanto nella giornata di ieri truppe sionaziste hanno aperto il fuoco con armi automatiche e mitragliatrici contro le abitazioni civili di Shijaia, senza che vi fosse stato alcun atto ostile da parte dei residenti, riuscendo "coraggiosamente" a ferire alla gamba il venticinquenne Mahmoud Samir Jundiya, che é stato trasportato d'urgenza al più vicino ospedale.
Questi episodi sono solamente gli ultimi e i più eclatanti casi di rottura deliberata e volontaria da parte del regime ebraico dei termini di 'armistizio' pure sottoscritti dal Governo di Tel Aviv in fretta e furia nel novembre 2012, quando i razzi della Resistenza palestinese cadevano indisturbati su Dimona, Eilat e Tel Aviv.
Ancora una volta si dimostra che il regime sionazista capisce soltanto il linguaggio delle armi.
Intanto nella giornata di ieri truppe sionaziste hanno aperto il fuoco con armi automatiche e mitragliatrici contro le abitazioni civili di Shijaia, senza che vi fosse stato alcun atto ostile da parte dei residenti, riuscendo "coraggiosamente" a ferire alla gamba il venticinquenne Mahmoud Samir Jundiya, che é stato trasportato d'urgenza al più vicino ospedale.
Questi episodi sono solamente gli ultimi e i più eclatanti casi di rottura deliberata e volontaria da parte del regime ebraico dei termini di 'armistizio' pure sottoscritti dal Governo di Tel Aviv in fretta e furia nel novembre 2012, quando i razzi della Resistenza palestinese cadevano indisturbati su Dimona, Eilat e Tel Aviv.
Ancora una volta si dimostra che il regime sionazista capisce soltanto il linguaggio delle armi.
Etichette:
Ashraf Qedra,
Assedio,
Cecchino,
El-Bureji,
Enclave,
Gaza,
Ghetto,
Hussein Abdul Hadi,
Mahmoud Samir Jundiya,
Sionazisti,
SS,
Strangolamento
domenica 11 agosto 2013
Nuova "prova di coraggio" dei cecchini di Sion: giovane di Gaza ammazzato sabato sera a Est di El-Bureij
Questa foto, che la redazione di Palaestina Felix pubblica in esclusiva assoluta per l'Italia dopo averla ricevuta da un suo contatto palestinese, mostra per la prima volta il viso del giovane abitante di Gaza ammazzato ieri sera nella zona centrale del ghetto assediato, a Est della località di El-Bureij, quando un cecchino sionazista, comodamente appollaiato sulla sua torretta, ha deciso di aprire il fuoco contro di lui nonostante fosse distante dalla 'terra di nessuno' parecchie dozzine di metri e fosse evidentemente disarmato.
Questa é l'ennesima occasione in cui i "moralissimi" militari di Sion si comportano come e peggio delle SS naziste nei confronti della popolazione civile di Gaza, già soggetta al continuo, shylockiano strangolamento economico dell'assedio illegale della loro enclave, che resiste nonostante tutto grazie all'ingegno, all'abnegazione e alla determinazione dei suoi abitanti.
Questa é l'ennesima occasione in cui i "moralissimi" militari di Sion si comportano come e peggio delle SS naziste nei confronti della popolazione civile di Gaza, già soggetta al continuo, shylockiano strangolamento economico dell'assedio illegale della loro enclave, che resiste nonostante tutto grazie all'ingegno, all'abnegazione e alla determinazione dei suoi abitanti.
Etichette:
Assedio,
Cecchino,
El-Bureji,
Enclave,
Gaza,
Ghetto,
Sionazisti,
SS,
Strangolamento
lunedì 11 marzo 2013
Intollerabile violazione sionista del 'cessate il fuoco' contro Gaza: attaccati e devastati terreni e strutture agricole del ghetto palestinese!
Bulldozer e veicoli corazzati dell'esercito di occupazione del regime ebraico questo pomeriggio hanno varcato il confine con la Striscia di Gaza, attaccando e devastando terreni agricoli dell'enclave palestinese assediata, confermando così la natura mirata e pertinace degli attacchi israeliani mirati contro la capacità del popolo palestinese di produrre da sé stesso il cibo di cui ha bisogno, vanificando in parte i tentativi di Tel Aviv di avvilire e affamare il ghetto costiero.
Fonti locali e governative di Gaza hanno dichiarato che l'incursione sionista si é verificata a Est di Juhr al-Deek a Sudest di Gaza City e ha avuto una profondità massima di 200 metri. I bulldozer hanno livellato e distrutto orti e terreni messi a coltura dai loro proprietari, mentre i mezzi corazzati cingolati prendevano a cannonate serre, depositi di materiali e attrezzi, causando danni per migliaia e migliaia di Euro.
Insieme ai pescatori i contadini di Gaza sono la categoria più perseguitata dai militari sionisti che li prendeono di mira con fucili di precisione, cannonate, mitragliatrici e persino razzi e missili portati da elicotteri, jet da guerra e droni a comando remoto!
Fonti locali e governative di Gaza hanno dichiarato che l'incursione sionista si é verificata a Est di Juhr al-Deek a Sudest di Gaza City e ha avuto una profondità massima di 200 metri. I bulldozer hanno livellato e distrutto orti e terreni messi a coltura dai loro proprietari, mentre i mezzi corazzati cingolati prendevano a cannonate serre, depositi di materiali e attrezzi, causando danni per migliaia e migliaia di Euro.
Insieme ai pescatori i contadini di Gaza sono la categoria più perseguitata dai militari sionisti che li prendeono di mira con fucili di precisione, cannonate, mitragliatrici e persino razzi e missili portati da elicotteri, jet da guerra e droni a comando remoto!
Etichette:
Agricoltura,
Apartheid,
Assedio,
Bersaglio,
Contadini,
Gaza,
Ghetto,
Miliziani,
Sionazisti,
Striscia di Gaza
sabato 9 marzo 2013
Ancora una vittima dei vigliacchi cecchini sionazisti! Contadino ventenne di Gaza ferito gravemente mentre accudiva i suoi orti!!

Ancora una volta si nota la shylockiana determinazione del regime ebraico di colpire a morte quei palestinesi del ghetto assediato di Gaza che col loro lavoro creano cibo, cibo per la popolazione affamata della Striscia, cibo sul quale i politici e i generali sionazisti non hanno controllo, visto che lo scopo dello strangolamento economico dell'enclave costiera sarebbe quello di piegare la Volontà di Resistenza di Gaza con la fame.
Il Dr. Ashraf Al-Qudra, portavoce del Ministero della Salute del legittimo Governo palestinese insediato a Gaza ha dichiarato che, il giovane, appena ventenne, é stato soccorso poco dopo essere stato ferito e, trasferito all'ospedale più vicino, si trova attualmente in terapia intensiva, dove i clinici hanno subito definito "molto gravi" e "critiche" le sue condizioni.
Etichette:
Agricoltura,
Apartheid,
Assedio,
Bersaglio,
Contadini,
Gaza,
Ghetto,
Miliziani,
Sionazisti,
Striscia di Gaza
Iscriviti a:
Post (Atom)