Con poco più della metà dei voti espressi da circa il 60 per cento degli aventi diritto Beji Caid Essebsi, figura del passato più e meno recente della politica tunisina, ha sconfitto il Presidente uscente Marzouki nelle prime elezioni dirette del Capo dello Stato (Marzouki infatti era stato nominato alla sua carica dal Parlamento).
La popolazione tunisina ha punito Marzouki che, pur provenendo da una formazione 'laica', aveva deciso con alcune dichiarazioni di somma asineria politico-diplomatica, di cercare di superare "a destra" (se ci passate la metafora) il partito religioso Ennahda, dichiarandosi a favore della 'rivoluzione siriana' e attaccando l'Iran ed Hezbollah per il loro ruolo a sostegno del legittimo Governo di Damasco.
C'é invece da notare che la Repubblica Islamica e i movimenti di Resistenza avevano salutato con favore i rivolgimenti politici in Tunisia.
Essebsi ha ben ottantotto anni e la possibilità che possa morire nel corso del suo mandato é una reale prospettiva politica, che tiene non pochi osservatori di cose politiche tunisine in leggera apprensione.
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