mercoledì 5 ottobre 2016

Due corvette lanciamissili russe lasciano il Mar Nero per dirigersi verso la Siria!

Dopo il definitivo crollo dell'opzione diplomatica, abbandonata dagli Usa di fronte alla consapevolezza di non poterla più usare per assicurare indebiti vantaggi a loro alleati terroristi, Mosca persegue l'opzione militare in Siria con sempre più forza e convinzione per imporre un fait accompli sul terreno che non lasci spazio a velleità revansciste a stelle e strisce una volta che la pantomima elettorale sia conclusa e un nuovo inquilino insediato alla Casa Bianca in luogo dell'indegno corvo nero Obama.


E' di queste ore la notizia che due corvette classe "Buyan-M" equipaggiate con missili da crociera 'Kalibr' (già usati a più riprese con successo dalle forze russe in questo conflitto), la "Serpukhov" e la "Zeleny Dol" hanno lasciato il porto di Sebastopoli in Crimea per fare rotta verso le coste siriane.

Questa mossa dovrebbe costituire il prodromo all'arrivo nelle acque del Mediterraneo Orientale della portaerei "Ammiraglio Kusnetzov", con la sua squadra aerea di elicotteri Ka-52, MiG-29K e Sukhoi-33, che insieme ai recenti rinforzi di bombardieri medi arrivati a Hymemim potenzieranno ulteriormente le capacità operative russe nel paese mediorientale.


19 commenti:

  1. Un altra guerra per colpa dei sionisti, oramai lo scontro tra russia ed america sara' inevitabile, con il coinvolgimento dei cani sionisti ed dei lecchini europei. Io di certo questa guerra la subiro' e non la combattero, se non come partigiano contro i governi lecchini dei sionisti. Sicuramente russia ed Iran saranno coinvolte, bisogna vedere cosa fara' la Cina.

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    1. Nicola, anch'io vorrei combattere con i partigiani. Degno successore dei miei antenati Italiani. Dimmi dove posso arruolarmi.
      Perchè combattono solo i "cani" dei sionisti? Chi sono i " lecchini europei"? La Cina? Tu, per essere così bene informato, avrai sicuramente un FIL ROUGE con il Cremlino e la Cina. Chiama il tuo collega a Pechino! Osserva il mappamondo. La Siria è un puntino, non l'ombelico della terra. Pensi che Russia/USA/Cina vogliano autodistruggersi per questo fazzoletto di terra????? Sottovaluti i Capi di stato.

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    2. grat grat....spero con tutte le mie forze che NIcola pensi esagerando!
      In Europa,lecchini o no forse solo gli inglesi si muoverebbero!Gli altri si nasconderebbero sotto la sabbia!
      Quanto ad Israele sono convinto che la sua politica abbia i mesi contati!Tutto il gioc delle alleanze nel MO è cambiato ecambierà ancora a loro danno!
      I Russi dopo essersi messi al passo con gli USA si sentiranno più importanti e si calmeranno.
      I Cinesi possono fare ciò che vogliono! Ricordo che hanno una quantità enorme di dollari nelle loro banche e moltissime industrie USA sul loro territorio!Possono nazionalizzarle e mettere a sedere gli USA senza guerre!

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    3. Oggi la Siria e' proprio l'ombelico della terra, Nicola sara' anche eccessivo nelle sue conclusioni ma l'importanza che riveste oggi questo fazzoletto di terra e' enorme.

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    4. Anonimo 1918. Concordo con le sue conclusioni. Il MA resta. Il dubbio me lo porto con me come il sacco da montagna. Ce lo insegnava già il grande Joseph Ratzinger nel 1966 a Tübingen, quando gli chiedevamo se Dio veramente esiste. Dipende dalla
      "Intelligenza" dei principali "attori". La ringrazio del suo contributo.
      Così dovrebbe funzionare un blog!!!!!!

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    5. Anonimo delle 17.21, aspirante partigiano, i tuoi antenati hanno combattuto al servizio degli yankee (o della Urss di Stalin, se preferisci)con i risultati che ora vediamo. Non è forse il tempo di una riflessione a 360°?

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    6. Anonimo 2328. Per permettermi di capire il senso delle tue righe, qualche domanda:
      . la Storia d'Italia e' per te un'opinione?
      . Elencami i risultati che intendi e la loro ESCLUSIVA dipendenza dalle attivita' partigiane
      . spiegami come funziona e cosa contiene la riflessione a 360 gradi. Le tue righe mi fanno pensare a una riflessione a 10 gradi, a causa dei paraocchi troppo chiusi!

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  2. Piu'viene rinforzato dai Russi il dispositivo in e attorno alla Siria,piu' cio' rende difficile agli esponenti yankee del war party l'opzione militare per l'imposizione di una "no fly zone"senza rischiare di innescare l'escalation militare con la Russia....speriamo che non siano TOTALMENTE pazzi
    dalle parti di DC...

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  3. In realtà pare che due corvette arrivino mentre due tornino nel Mar Nero, cioè trattasi di normale avvicendamento.
    In america c'è chi spinge per una attacco alla Syria con missili cruise contro aereoporti e altre infrastrutture basilari in Syria, mac caino è il primo a sbraitare, il generale joseph dunford usa nicchia dicendo che non sarà lui a iniziare una guerra con Russia e Syria con lo stabilire una no-fly zone in Siria, a domanda della commissione difesa, il generale ha risposto: “allo stato attuale, senatore, per noi prendere il controllo dell’intero spazio aereo della Siria richiederebbe che facessimo la guerra contro Siria e Russia. Questa è una decisione fondamentale che non sarò io a prendere”.
    Alcuni analisti affermano che oltre che folle sarebbe anche impraticabile, da:
    http://www.strategic-culture.org/news/2016/10/02/why-american-military-doctrine-doomed-failure.html

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    1. mi sembra una risposta corretta.E' una decisione che deve prendere il Presidente uscente o entrante,lui non c'entra!
      E poi confermo,a parte i bla bla,gli USA non hanno alcun interesse territoriale,hanno solo la necessità di salvare la faccia,ma continuano a fare fesserie e Putin ne approfitta,a ben ragione!
      Però anche i russi che un anno fà parlavano di guerra di pochi mesi,non l'hanno indovinata!

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    2. Putin parlava di pochi mesi, ma era chiaro che sapeva la la guerra siriana come tutte le guerre civili è lunga e finisce con l'esaurimento di una delle due parti.

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    3. Dire che non hanno interessi territoriali e' in parte corretto, ma il Medioriente e' il serbatoio della terra e gli usa non possono permettersi di perderne il controllo, non e' questione di faccia ma dei soliti soldi e dominio delle riserve energetiche e delle vie di transito tra oriente e occidente. Putin non approfitta di niente, gioca in difesa ma con dei punti fermi intoccabili e non ha mai parlato di guerra lampo ma ha sempre dichiarato che il conflitto si debba risolvere per via diplomatica. Gli usa fanno i furbetti e provano in tutti i modi ad approfittarsi del buon senso dimostrato dai russi. Dal commento di Gianus per fortuna si capisce che gente professionale e intelligente esiste anche negli usa e non solo gentaglia come macaino e amichetti.

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    4. Gianus 5 ott. 2016 17:50 e Anonimo 5 ott. 2016 19:34

      Anche io dico, Una analisi lucida e reale, ma bisogna considerare le elezioni a breve in amerika; forse è per questo che vengono mandate le due
      corvette, mentre si rafforza Deir Ezzour per far capire che Damasco non si disnteressa alla Siria Orientale. Mentre, prendendo
      Aleppo in breve tempo, la presidenza amerikana si troverà davanti a un fatto compiuto, anche se dovesse vincere la signora che
      tossisce. Questo perchè, pultroppo, il conflitto in Siria, ha implicazioni internazionali a vasto spretto.
      In ultimo, dopo Deir Ezzou e Aleppo, bisogna vedere cosa succede a Al Bab, dove i turki, cercheranno di avanzare (con la scusa
      condivisa dagli USA), di non far unificare le due zone curde al nord (infatti sembra che sia stato bombardato un villaggio curdo a
      nord di Al Bab). Presa la città, essi (o meglio i guerriglieri loro alleati), potranno avanzare fino ad Al Raqqah, con tutto ciò che
      ne consegue.
      N.B. - il generale joseph dunford "allo stato attuale, senatore, per noi prendere il controllo dell’intero spazio aereo della Siria
      richiederebbe che facessimo la guerra .....", ma se Al Bab cade e scendono lungo l'Eufrate fino ad Al Raqqah, quella zona (non tutta la Siria, diranno gli amerikani), sarà probabilmente dichiarata
      no-fly zone, dato che essa è LIBERATA, e bisogna proteggerla.

      Marcus Claudius Marcellus

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    5. Mi fa piacere che lei sia rientrato nei ranghi. Le sue analisi oggettive le ho sempre trovate interessanti. Il sig. Kahani non è permaloso. Con tutti gli attacchi che subisce è fin troppo tollerante.Io esploderei. Questo ve lo dice non un amico e non un lecca...del caporedattore. L'equità vuole gli stessi metri nel giudicare amico e nemico Altrimenti si è parziali....e col tempo non credibili.

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    6. se mai qualcuno è stato mandato a quel paese, quello è marcus claudius marcellus

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    7. Anonimo 5 oot. 2016 21:17 e Anonimo 5 ott.2016 21:31

      Non riesco a capire, in base a quali considerazioni "tollerante quanto un iman, se mai qualcuno è stato mandato a quel paese, quello è marcus claudius marcellus", io ho solamente illustrato la situazione reale che per mè vi è in Siria. Auguro come ho detto altre volte, che Damasco riconquisti tutto il territorio siriano, ma vi sono difficoltà (turki a nord, amerikani a Deir Ezzour, probabile fornitura di nuove armi anticarro,ecc). Bisogna ammettere, non è e non sarà una passeggiata, inoltre vi sono altri che fanno le loro mosse. Inoltre, come ho già sottolineato, bisogna fare attenzione alle elezioni amerikane. Se poi qualcuno (ad es. con gli amerikani a Deir Ezzour), propone di usare ordigni di enorme potenza, pensando di risolvere tutto, si sbaglia, perchè quel bottone non sarà premuto.

      Marcus Claudius Marcellus

      Marcus Claudius Marcellus

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    8. Dagli interventi, mi sembra di capire che i più continuino ad ignorare chi è il vero attore nella tragedia siriana, Israele e la lobby che comanda in Usa ed Europa. Tutto il resto sono chiacchiere da bar sport.

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    9. anonimo 2335. Per la precisione, non Israele ma la " lobby israeliana o sionista". La stragrande maggioranza degli israeliani vuole vivere in PACE?
      E' tempo di smetterla di CALUNNIARE INTERI POPOLI, solo perche' i loro governi prendono delle decisioni che non riusciamo a digerire!

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  4. una analisi lucida e che condivido in più punti di Ruslan Ostashko su "The Saker",spiega il conflitto interno tra cia e pentagono riguardo un intervento più deciso in Siria da parte egli usa. Il rafforzamento delle difese su basi russe, penso sia una abile contromossa di Putin, considerato anche l'andamento dei sondaggi della iena clinton

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