sabato 4 novembre 2017

Il pupazzo di Riyadh obbedisce ai burattinai: Saad Hariri si dimette da Premier libanese...perché lo ha annunciato dall'Arabia Saudita!

Quando uno é un servo é un servo, non c'é nulla da fare.

Dopo avere trionfato contro lo stupido ostruzionismo della coalizione "14 Marzo" il neo-Presidente libanese, l'Ex-generale Michel Aoun aveva deciso di offrire un gesto di conciliazione ai rivali politici offrendo la poltrona di Premier (che da tradizione spetta a un musulmano sunnita) a Saad Hariri, che noi 'amorevolmente' su Palaestina Felix chiamiamo "Il Renzo Bossi libanese".



Tale longanimità ha messo ancora più in crisi Hariri, che non avrebbe desiderato altro che fare opposizione sterile, aggravare i problemi del paese e poi gridare allo scandalo e accusare Aoun, Hezbollah, Amal e alleati.

Rifiutare l'offerta sarebbe stato disastroso così per alcuni mesi il Libano ha avuto il Primo Ministro più inconcludente della sua millenaria Storia.

Adesso però Hariri, guardacaso dal territorio saudita, ha emanato un comunicato in cui rassegna le sue dimissioni; evidentemente il rischio di combinare qualcosa, specie dopo che Aoun aveva firmato la legge di bilancio dello Stato, era troppo alto, così i suoi "pupari" di Riyadh gli hanno ordinato di dimettersi e lui, da verme senza spina dorsale, ha obbedito.


5 commenti:

  1. Bravo dimettiti!... TANTO MEGLIO!!! Almeno così non potrà lanciare nessuna accusa pretestuosa, visto che è evidente che si è dimesso su pressione saudita; ora, il marchio di burattino di Hariri è ben visibile a tutti. Questo viscido individuo, traditore del suo Paese, andrebbe estromesso completamente dalla vita politica libanese, in un modo o nell'altro, e messo sotto sorveglianza dei servizi sine die, in modo che non possa eventualmente in futuro, magari dietro imput dei suoi burattinai wahabiti, nuocere al Libano e all'Asse di Resistenza.

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  2. E' un chiaro segnale dell'asse Washington-ryad-telaviv, a Beirut visto che la partita takfira della Siria e' giunta al capolinea, ora si cerca di mettere in difficolta' Aoun che si lamenta anche degli sconfinamenti aerei quotidiani nei cieli libanesi. Ora sta alla resistenza soprattutto libanese isolare il partitop di HARIRI come infame e spia straniera

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  3. E' un chiaro segnale dell'asse Washington-ryad-telaviv, a Beirut visto che la partita takfira della Siria e' giunta al capolinea, ora si cerca di mettere in difficolta' Aoun che si lamenta anche degli sconfinamenti aerei quotidiani nei cieli libanesi. Ora sta alla resistenza soprattutto libanese isolare il partitop di HARIRI come infame e spia straniera

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  4. Avrei una lettura dei fatti leggermente diversa

    I sionisti hanno ucciso suo padre per destabilizzare il Libano e vorrebbero ritentare con lui, quello ha fiutato il pericolo e se l'è data a gambe

    I sionisti sono alla disperata ricerca di nuovi scenari destabilizzanti e quello avrebbe servito molto bene da morto

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    Risposte
    1. Concordo sul fatto che i sionisti lavorano sempre per destabilizzare i paesi confinanti ma anche altri paesi.
      Basta vedere la stregia fino ad ora adottata con Isis , Al Nusrna e ora con i curdi per capire che ogni situazione per loro e' buona per creare disordine e guerre.
      Ma fino ad oggi, se si esclude purtroppo la guerra che crea drammi e morti a migliaia ma che a loro non interessa affatto a meno che non siano suoi cittadini sionisti a morire, la loro stategia in medio oriente e' fallita anche grazie alla Russia che ha praticamente stoppato tutti i tentativi di destabilizzazione.
      Ora il Libano diventa il terreno di scontro che potrebbe entrare in un periodo di destabilizzazioni organizzate.
      Molto dipendera' dalla unita' del popolo libanese e dalla sua voglia di non essere piu' un popolo diviso e soprattutto influenzato da paesi come Arabia Saudita e sionisti che vorrebbero il Libano spezzettato come volevano trasformare la Siria.
      Un tentativo che va impedito a tutti i costi.
      Bryan Wallace

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