AGGIORNAMENTO!!!!
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All State Department personnel will be evacuated from Syria within 24 hours, complete troop withdrawal expected to take place within 60 to 100 days, US official tells Reuters
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Un articolo preoccupatissimo del 'Wall Street Journal', scritto, ovviamente, da un tizio il cui nome finisce in "-baum" ci avvisa che l'esercito americano si sta preparando a ritirare le sue forze dalla Siria; persone che hanno familiarità con la questione avrebbero confermato, ieri, una mossa che segna un'inversione improvvisa della strategia militare americana in Medio Oriente.
Guarda caso uno dei "prodromi" di tale mossa era stato notato dal vostro sempre affabile caporedattore Kahani, che ha tantissimi difetti, però, guarda guarda, ci 'azzecca' quasi sempre!
Funzionari degli Stati Uniti hanno iniziato a informare i capi delle bande curde dei loro piani per iniziare un ritiro immediato delle forze americane dalla regione in cui hanno cercato di concludere la loro presunta campagna contro lo stato islamico, ha detto la popolazione.
"Il Pentagono ha l'ordine di spostare le truppe fuori dalla Siria il più rapidamente possibile", ha detto un funzionario degli Stati Uniti.
La Casa Bianca non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento sulla mossa. Ma il Presidente Trump ha scritto su Twitter mercoledì mattina: "Abbiamo sconfitto l'ISIS in Siria, la mia unica ragione per esserci stato durante la mia presidenza".
Sperem...
RispondiEliminaI curdi furono aiutati nella prima guerra del golfo da Iran (per ovvi motivi,essendo i primi attori contro l'Iraq),Siria, Libia e basta. Dove stavano gli americani? Obbligavano Saddam a usare (e comprare per un debito di 100 miliardi) armi USA e testare le famosissime armi chimice e proprio contro i curdi (perché armi efficaci se sganciate su villaggi arroccati sulle montagne ). Nel mondo USA vale solo l'interesse, cosa che lì porto a fare invadere il Kuwait dall'Iraq senza battere cilio, anche se erano alleati del medesimo oltre che dell'Iraq, per poi fare la figura dei pacificatori, ma guarda casa alla fine di questa guerra i debiti dell'Iraq contratti con gli USA sparirono e pure il Kuwait si trovò alleggerito del suo oro.
RispondiEliminaGli stessi generali USA ammettono oggi che era tutto pilotato (un evidente gioco al poliziotto buono e cattivo, ove il primo si frega l'oro del secondo che l'aveva sottratto al Kuwait). Quello che ci rimisero di più è stato il Kuwait, mentre Saddam guadagnó unità nazionale (e debiti pagati) e gli americani guadagnarono i provenienti di tutto quello che hanno seminato in due guerre del golfo (dalla distruzione e dalla ricostruzione).
Oggi non vedo perché dovrebbe essere diverso, visto che gli USA erano amici di Turchia, Iraq, Qatar, Kuwait, Arabia Saudita (appena bollata dal senate americano di avere uno "sporco dittatore" che uccide giornalisti) curdi, Israele ecc ... Dividi e impera, alla prima occasione pugnaleranno chiunque abbia la stupidità di non tener conto che hanno fatto sempre, solo e soltanto i loro interessi, in barba ai diritti umani, ai loro contribuenti e a qualsiasi decenza morale. In Oriente essere amico dell'America significa avere un Giuda in casa e cento nemici all'esterno.
... a dire il vero lo conferma anche la Petalopubblica; ... con considerazioni sul fatto che buona parte dei territori curdi (il nord) dovrebbero rimare ostili al Governo centrale, "ospitando" milizie filo-turche.
RispondiEliminaQuesta sarebbe l'intenzione di Trump, il pentagono la pensa diversamente, facile che finirà come per JFK a Dallas se non troveranno un modo per andarsene pur rimanendo.
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