giovedì 16 dicembre 2010

Benvenuti in Israele, paese dell'apartheid: "gli Ebrei sono minacciati dai matrimoni misti e dall'assimilazione!"


Una bella casetta di due piani a Katzir, villaggio poco a nord della Cisgiordania, con le mura linde di pittura nuova e un tetto di tegole rosse, é la nuova residenza della famiglia Kaadan; la famiglia Kaadan, dopo averla costruita, ha dovuto aspettare dodici anni e una contestatissima sentenza giuridica prima di potervisi trasferire; questo perché la famiglia Kaadan fa parte del venti per cento di popolazione israeliana di etnia araba e il resto degli abitanti di Katzir non voleva che i suoi componenti diventassero loro vicini.

Adesso, grazie all'attivismo dei partiti ultranazionalisti di destra che dominano l'attuale Governo israeliano la Knesset sta approvando a tappe forzate una legge che sottoponga qualunque caso simile a un "referendum preventivo" della comunità, in modo che il sacrosanto diritto degli Ebrei razzisti di escludere, segregare e ghettizzare i Palestinesi sia difeso dalla forza del Sopruso, elevato a Legge.

Il Sopruso che diventa Legge, Norimberga, Pretoria, il Terzo Reich e il razzismo istituzionale afrikaner, ecco a cosa é arrivato Israele, nel secondo decennio del Ventunesimo secolo. Quando (non se) la legge verrà apprivata per effetto di essa il 70 per cento dei villaggi e delle cittadine di Israele diventeranno "verboten" per i cittadini arabi; intendiamoci, non che prima essi avessero facoltà di muoversi, prender casa e traslocare dove paresse loro sul territorio israeliano, non sia mai, pure, esistevano delle falle, delle scappatoie, attraverso cui una famiglia arabo molto persistente, ostinata e piena di risorse, come i Kaadan, potevano riuscire, a costo di attese ultradecennali e una vera e propria odissea legale fatta di perizie, testimonianze, udienze ed appelli, a beffare l'Apartheid "di fatto" a cui si affidava il mantenimento della segregazione razziale nello Stato sionista.

Ora ciò non sarà più possibile, la nuova legge, grazie allo strumento del 'referendum preventivo' lo proibirà esplicitamente. Ovviamente, come Lot a Sodoma, esistono alcuni Ebrei decenti in Israele che riconoscono l'ingiustizia mostruosa che il provvedimento si appresta a suggellare, il giurista Mordechai Kremnitzer (foto sopra), dell'Università ebraica gerosolimitana ad esempio ha dichiarato che esso: "Emana il miasma inconfodibile del più pestilenziale razzismo" ma la stragrande maggioranza dei cittadini conviente con l'estensore del bill, il "centrista" di Kadima Israel Hasson il quale sostiene che esso rifletta "la dedizione dello Stato alla realizzazione della visione sionista".

Se la 'visione sionista' per realizzarsi deve passare sopra al diritto di una famiglia di poter vivere la propria vita dove desidera e dove possa trovare le condizioni migliori per crescere, accudire ed educare i propri figli, ci sarebbe da domandarsi se é poi veramente il caso di vederla inverare.

Suhad Bishara, avvocato del Centro Adalah per i diritti della Minoranza araba dichiara che la pratica di usare votazioni dei cosiddetti "comitati di ammissione" é sempre stata usata come "diga" contro l'arrivo di 'vicini scomodi' (cioé non-Ebrei) nei villaggi e nelle cittadine del nord di Israele, spuntate come funghi subito dopo la Nakba come strumento di annessione e colonizzazione di una regione che aveva sempre avuto una fortissima connotazione araba nella popolazione, nella cultura, persino nel paesaggio.

Il fatto che proprio nel nord di Israele si siano concentrati per decenni gli sforzi del Fondo nazionale ebraico di Yossef Weitz per sradicare la flora arboricola locale e sostituirla con pini nordici (quelli andati in fumo col recente incendio scoppiato presso Haifa) testimonia come la visione sionista sia una visione totalitaria dove il colonialismo ebraico deve fare 'tabula rasa' tanto degli alberi quanto delle persone indesiderati, senza indietreggiare di fronte a nessun ostacolo, anzi, rimuovendoli, oggi con le leggi, domani, chi può dire come?

I cittadini arabi di Israele, oltre il venti per cento del totale, sono costretti oggi a vivere in 124 cittadine e villaggi, popolati esclusivamente da loro, spesso circondati da barriere ed ostacoli eretti appositamente per impedirne l'allargamento e la crescita, privi dei più elementari servizi (acquiferi, fognari, elettrici, con strutture sanitarie e scolastiche alla rovina); coloro che cercano di spostarsi altrove, anche senza emulare il coraggio e l'ostinazione dei Kadaan, per esempio costruendosi una casetta fuori mani, lontano da ogni nucleo abitato ebraico, lo fanno a loro rischio e pericolo perché, essendo oltre il 70 per cento del territorio di Israele proprietà dello Stato possono sempre essere svegliati da una teoria di bulldozer corazzati che, pale spianate e mitragliatrici puntate, procederanno a demolire la loro abitazione rendendoli senzatetto.

Il gruppo di attivisti israeliani per la pace "Gush Shalom" ha già annunciato che, quando il provvedimento verrà trasformato in legge, si appellerà alla Corte suprema per tentare di dimostrare la sua "patente e palese incostituzionalità", un gesto che non potrebbe che raccogliere il plauso e il consenso generalizzato di qualunque persona dedita alla difesa dei più basilari ed elementari diritti umani; ragion per cui la decisione é stata duramente criticata dal quotidiano Jerusalem Post, espressione della destra israeliana più reazionaria, che ha stigmatizzato i pacifisti dichiarando che: "gli Ebrei hanno il diritto di vivere al riparo dalla minaccia (sic) dei matrimoni misti e dell'assimilazione etnica e culturale".

10 commenti:

  1. Fanno bene! avanti cosi! tanto non si può vivere in pace con i musulmani: lo sanno i serbi, gli armeni, i russi, i greci, i ciprioti, gli indiani indù, i filippini, gli africani cristiani, una volta anche il nord africa,ma ormai li 100% islam...gli ebrei hanno capito come trattare gli aggressori che si fingono vittime. Non esiste dialogo con chi ti considera un infedele. Dai tempo 20 anni e anche in europa finiremo assediati come in israele..a giusto, tu sei uno di loro..

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  2. Questo vero e proprio delirio di odio e intolleranza mette bene in mostra quanto superficiali, infantili, stupidi e meschini siano i "fan" di Israele, lo portiamo a esempio a tutti i lettori di Palaestina Felix.

    Israele va combattuto e abbattuto, sostituito con uno Stato Palestinese democratico che vada dalle sponde del Giordano al Mar Mediterraneo, un unico Stato per tutte le etnie e tutte le religioni, dove, in base al principio democratico "un uomo, un voto" tutti gli abitanti possano vivere protetti dalla forza del Diritto e della Democrazia.

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  3. Certo che dare dell'aggressore a un palestinese in Israele è proprio una beffa...è come se io diventassi un aggressore difendendomi contro un ladro venuto di soppiatto in casa a cacciarmi fuori e dire che questa è sempre stata casa sua...a parte che poi (se non erro) buona parte dei paletinesi, un terzo o giù di lì sono CRISTIANI, cosa che sanno in POCHISSIMI (gli stessi ignoranti che pensano che gli iraniani e i turchi siano *arabi*)...già questo fa capire quanta disinformazione di ci sia in quest'argomento. Grazie all'autore di questo eccellente blog, che meriterebbe molta più visibilità e successo. Continua così! (Mi piacerebbe parlassi di più anche degli infiltrati sionisti del Mossad etc. nei cosidetti partiti palestinesi "moderati e democratici")

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  4. Siamo felici che questo nostro progetto ti piaccia, purtroppo per quel che riguarda la qualità dell'informazione sul Medio Oriente in Italia c'é stato negli ultimi 25 anni un vero e proprio TRACOLLO.
    Chi ti scrive si ricorda gli anni 1982-1985 quando, a fronte dei gravissimi crimini israeliani in Libano si levavano cronache impietose e condanne senza appello dalle pagine di testate come "Repubblica" e "Panorama"...prima che venissero comprate da editori filosionisti come De Benedetti (sionista in quanto Ebreo) e Berlusconi (sionista perché é più comodo stare dalla parte dei forti).
    Per fortuna c'é internet, che permette alla verità di venire a galla.
    Segnati "Palaestina Felix" fra i preferiti e tornaci ogni giorno, abbiamo dai 2 ai 4 contenuti nuovi al dì, la maggior parte su fatti recenti e recentissimi, integrati da qualche retrospettiva, come i nostri articoli su Israele e Sudafrica, Israele e Pinochet o la biografia politica di Hosni Mubarak.

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  5. Ciao, seguo già quotidianamente Palestina Felix (scoperto grazie a Twitter, seguo automaticamente tutti i tweet con #palestina o #israele) e altri blog sul Medio Oriente, da oggi mi farò sentire più spesso nei commenti!

    Purtroppo hai ragione, il gruppo LaRepubblica-L'Espresso nelle mani di De Benedetti è diventata una formidabile macchina di manipolazione mediatica. Molto raffinata fra l'altro, come macchina...Menomale che c'è Internet. ;-)

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  6. Grazie dell'apprezzamento e soprattutto del feedback, sai, in redazione c'era chi dubitava che i feed su twitter ci avessero effettivamente portato lettori, adesso so come rispondergli! :-D
    Eh sì, Repubblica e L'Espresso non sono mica rozzi e sbracati come Feltri che titola "Israele fa bene a sparare", no, loro sono melliflui, ti presentano gli israeliani come 'vittime' con la musichetta di Schindler's List in sottofondo e approfittandosi della buonista piagnoneria generalizzata in cui é scaduta la sinistra italiana da quando ha messo al bando falce, martello e l'idea della lotta di classe...

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  7. non ho dubbi da che parte stare,forza paelestina grazie per le informazioni ,lo seguo quotidianamente

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  8. mangiate casher via cremona roma costa poco

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  9. E' incredibile come il Popolo Palestinese non si sia ancora estinto in questi circa sessant'anni di umiliazioni, spoliazioni, oppressioni, privazioni , guerre, assassini, eccidi e sofferenze. Viene da chiedersi: ma come fanno a sopportare tanto dolore? Dove sta ancora un barlume di speranza per loro? Penso che l'unico loro conforto sia una fede commovente nel Misericordioso e Compassionevole ed auspico che Egli possa alleviare le loro terribili pene.

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