martedì 24 maggio 2011

Human Rights Watch: "Serve un'inchiesta internazionale sui massacri del 15 maggio!"


L'organizzazione non governativa 'Human Rights Watch' ha raccomandato, in un recente comunicato stampa, l'apertura di una pronta, approfondita e indipendente indagine internazionale sulla strage di manifestanti disarmati compiuta dalle truppe sioniste due settimane fa ai confini libanese, siriano e nella West Bank occupata. Almeno quattordici persone (e probabilmente molte di più) morirono il 15 maggio scorso durante la cosiddetta "Giornata della Nakba".

Secondo un copione purtroppo già visto molte volte le truppe israeliane, perso il controllo della situazione, non trovarono di meglio che utilizzare forza letale contro folle di manifestanti pacifici che reclamavano il rispetto del loro "Diritto al Ritorno", sancito dalla giurisprudenza internazionale. La Direttrice per il Medio Oriente di HRW, Sarah Leah Whitson (sopra), ha dichiarato che le azioni israeliane del 15 maggio "Mostrano un totale disinteresse per le vite dei manifestanti e si configurano come criminalmente sanzionabili".

Human Rights Watch aggiunge che, siccome le 'inchieste' interne israeliane sono totalmente inaffidabili, dovrebbe essere l'ONU a nominare un pannello inquirente, nonché a costringere Israele a collaborare, assicurandosi che gli investigatori internazionali abbiano accesso a tutti i documenti e i testimoni necessari a portare a termine la loro inchiesta.
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