giovedì 30 giugno 2011

Yemen sull'orlo del caos: il Presidente Saleh non riesce ad apparire alla televisione, il suo vice sta per seguirlo in esilio?



L'intervista riportata qui sopra é un ottimo indice di quanto caotica e incerta si sia fatta la situazione in Yemen, dove ormai cinque province sono totalmente fuori dal controllo del governo centrale e dove si susseguono voci che vorrebbero il Vicepresidente Abd rabu Mansour Hadi sia sul punto di seguirlo.

Il giornalista della CNN Nic Robertson esordisce chiedendo quanto gravi siano le condizioni di salute del presidente Saleh, ricoverato in Arabia Saudita ormai da molte settimane dopo essere rimasto vittima di un attacco esplosivo; Hadi si dilunga sulle condizioni delle ferite che lui vide negli istanti successivi all'esplosione, ma non risponde direttamente alla domanda e si ingolfa in un goffo augurio che "presto" Saleh si mostri in diretta tv dall'Arabia 'nelle prossime ore' e quindi torni in patria.

Il reporter chiede se vi siano sospetti, o prove, che, piuttosto che un attacco con razzi o mortai non sia stata una bomba collocata ad arte a ferire il Presidente; Hadi si dilunga a parlare degli esperti dell'FBI che devono arrivare dall'America per condurre test e analisi (CSI: Sanaa!) ma non risponde, Robertson lo incalza, chiedendo se investigatori yemeniti abbiano tratto qualche parziale conclusione, ma l'unica risposta di Hadi é: "dobbiamo ancora valutare e ci serve l'aiuto dell'FBI".

Infine, Robertson chiede se Saleh abbia ancora un futuro politico in Yemen visto che ha perso il sostegno di tutti i leader tribali e dei più importanti uomini militari del paese, Hadi giura e spergiura che Saleh non é così odiato come lo dipinge l'opposizione e che come "parte dell'equilibrio politico" la sua presenza é necessaria a garantire un'adeguata preparazione di prossime elezioni 'a cui non si presenterà' (ma come? se é così benvoluto...), richiesto di un pronostico su quanto tempo ci vorrà per il suo ritorno in patria Hadi gira gli occhi e dice: "giorni, settimane, mesi, devono dirlo i medici", "Seriamente, mr. Vicepresidente", fa un'esasperato Robertson "lei avrà DI CERTO una stima di massima", risposta: "devono dirlo i medici".

Un paese allo sbando guidato da un "numero due" tentennante e incerto; pessimo viatico per il Yemen e gli yemeniti, mentre i droni assassini dell'inquilino nero della Casa Bianca solcano indisturbati il cielo dell'ex-Arabia Felix...

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