sabato 15 dicembre 2012

Dopo giornate di scontri, feriti e appelli incrociati dovrebbe iniziare oggi il Referendum sulla nuova Costituzione egiziana!

Mohammed Mursi ha rinunciato al Decreto che gli avrebbe attribuito poteri amplissimi, ma ha tenuto duro sul referendum costituzionale previsto per oggi, concedendo solo un supplemento di votazione (inizialmente non previsto) che prolungherà le operazioni anche al prossimo sabato.

Ma la situazione all'ombra delle Piramidi non é affatto tranquilla e, con l'opposizione (ricordiamo composta da frange mubarakiste, nasseriti, progressisti, laicisti e "liberali" vari) che con El Baradei e Amr Moussa chiede ai suoi (molti?) sostenitori di boicottare ogni operazione di voto e con le moschee che ieri si sono trasformate in centri di propaganda pro-Mursi e pro-Referendum, si sono registrati scontri anche violenti al Cairo e ad Alessandria per tutto il pomeriggio e la serata di ieri. Il tasso di affluenza segnerà la popolarità della linea presidenziale e, per estensione, dell'appeal dei partiti religiosi su un'opinione pubblica che é ormai profondamente diversa da quella che esisteva nel paese solo sei mesi fa.

Allora i sostenitori della Rivoluzione scelsero Mursi contro l'Ex-dignitario di Mubarak Ahmed Shafiq, ora invece un rift incolmabile sembra separi l'Ikhwan e il suo partito dai cosiddetti "moderati" che non hanno battuto ciglio all'accozzarsi coi sopravvissuti del regime.
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