A tre anni dall'aggressione militare saudita gli Yemeniti che indefessamente e strenuamente difendono il proprio paese dall'arroganza dei wahabiti di Casa Saoud hanno iniziato sempre più spesso a colpire obiettivi non solamente militari, ma anche economici e simbolici.
E' questo il razionale dei recenti (e meno recenti) bombardamenti missilistici contro strutture dell'ARAMCO, la compagnia petrolifera di Riyadh.
Adesso l'escalation yemenita si é estesa anche al fronte marittimo, con un attacco che sarebbe stato portato nella giornata di oggi contro una petroliera saudita al largo di Hudaydah, nel Mar Rosso.
Ovviamente, secondo le leggi di guerra, tale attacco é perfettamente legittimo e giustificato, visto che dal 2015 i jet di Riyadh martoriano e distruggono le infrastrutture economiche yemenite, mietendo migliaia di vittime civili e gettando nella miseria milioni di civili.
E' buffo fin quasi al patetico il 'tweet' del panzanificio saudita via satellite conosciuto come "Al Arabiya", che incongruamente menziona "Houthi" (ovviamente l'attacco é stato portato da forze della Marina Yemenita) e addirittura l'IRAN.
Ma si sa, per i Sauditi l'Iran é la "cagion di tutti i mali", tanto che sognano persino di sconfiggerlo nei loro videogames antiquati.
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