Con lo stesso Erdogan al suo fianco Putin ha ribadito che é essenziale che tutti i gruppi siriani partecipino alle trattative e ai negoziati riguardo al futuro del paese.
Tali affermazioni tacitano, per non dire 'asfaltano' i timori o le previsioni fosche dei parrocchiani di Giulietto, degli avvoltoi del malaugurio dello 'Zoo di 105', dei pasticcieri-pasticcioni di torte Saker-Masok, che già si immaginavano una Siria cantonizzata tra Turchi, Curdacci filo-Usa e chissà chi altro.
GUARDA CASO (ma questo é un puro caso eh!) le dichiarazioni di Putin riflettono PERFETTAMENTE quello che Palaestina Felix afferma e ribadisce da tempo: non esiste nello scenario siriano una forza capace di imporre a Damasco, con Mosca sua alleata, opzioni diverse dal ristabilimento della sua piena sovranità su tutto il territorio nazionale.
C'é ancora molto da vedere e molte sorprese devono ancora venire svelate.
Restate con noi, non ve ne pentirete.
Putin si e' battuto contro il riconoscimento della indipendenza del kosovo. Per l'enorme coerenza del personaggio non può certo pensare di riconoscere una cantonalizzazione siriana dando spazio all'impero americano ed alla loro follia del divide et impera.
RispondiEliminaFederico
Piuttosto, il trilaterale di Ankara, dopo quello di Soki, dimostra che gli USA hanno in Medio Oriente lo spazio di una ciabatta vecchia
RispondiEliminaFederico
L'informazione di regime sembra un pollaio pieno all'inverosimile di galline che starnazzano, blaterando di guerre termonucleari e chissà quali disgrazie che toccherebbero in sorte al popolo syriano, naturalmente tutti costoro posseggono la sfera di cristallo.
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