lunedì 4 giugno 2018

A Deir Hafer i Clan e le Tribù siriane (soprattutto sunnite) hanno giurato Resistenza alle presenze curde e straniere!

La riunione dei capi dei clan e delle tribù siriane del Centro e dell'Est del paese, tenutasi recentemente a Deir Hafer, non é stata una semplice 'passerella' o un'occasione di ribadire in maniera superficiale e cosmetica la fedeltà dei gruppi etnici in questione al legittimo Governo di Damasco, come mostrano le immagini che proponiamo di seguito é stata anche un maniera di dimostrare la forza militare di questi gruppi, che si sono detti determinati a intraprendere una sistematica opera di Resistenza contro l'occupazione curda (facilitata e sostenuta da potenze straniere come Usa e Francia) di aree della Siria settentrionale.


Il semplice computo numerico degli uomini abili che queste realtà possono mobilitare, se adeguatamente sostenuti dall'Esercito di Damasco, tratteggia un quadro molto fosco per i lacché curdi di Washington e Parigi, specialmente tenendo conto che i miliziani tribali conoscono benissimo i luoghi in cui dovrebbero operare e che i Curdi sono visti in maniera ostile dalla popolazione civile (etnicamente araba ed assira) delle aree in questione.

Già più volte vi sono state manifestazioni a Raqqa e ad Hasakah contro la presenza dell'SDF curda e dei suoi burattinai stranieri e persino attacchi armati contro le basi e le strutture di queste forze.

2 commenti:

  1. Ecco cosa significa Resistenza, non quel pastrocchio itagliano!!!

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  2. Da vedere: AMN news del 19-05-2018, tradotto "BAGNO TURCO-BAKED RIBELLI BOTTINO FERROVIE NEL NORD DELLA SIRIA", ovvero una ferrovia, che attraversa la regione di Afrin e corre tra Qatamah e Midan Akbes. Vi sono anche delle foto. I compratori, unici possono essere solo turki.

    N.B. Le foto diffuse online mostrano i camion carichi, questo denota una distruzione sistematica del nord siriano, iniziato con lo smantellamento delle fabbriche ad Aleppo. Anche gli amerikani, con la distruzione totale dei ponti sull'Eufrate e la probabile distruzione dei pozzi petroliferi a est del fiume, stanno facendo lo stesso. Si noti che lo smantellamento delle fabbriche di Aleppo, con la ricostruzione in corso, è un danno gravissimo. Russi e Iraniani, dovranno fare sforzi inumani per aiutare la Siria nella sua ricostruzione, mentre anche la Cina, darà il suo aiuto, a caro prezzo (gli affari sono affari per i cinesi). E' una mia posizione, forse cinica, ma penso che i cinesi (che ora non sono presenti), nella ricostruzione, cercheranno di fare la parte dei leoni, dopo che altri hanno combattuto in maniera molto dura per liberate la Siria. Per ultimo, noto con piacere (art. su Deir Hafer del 04-06-2018), che la presenza curda e straniera viene vista sempre peggio.

    Marcus Claudius Marcellus

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