martedì 25 ottobre 2011

"Abbas si incontrava di nascosto con Peres, all'insaputa di Arafat", dal passato spunta un nuovo "Fatahgate"?


Media sionisti hanno rivelato domenica scorsa l'esistenza di un 'documento segreto', costituito da varie minute di appunti apparentemente gettate durante una serie di incontri segreti avvenuti anni fa tra il criminale di guerra Shimon Peres (all'epoca Ministro degli Esteri del Governo Sharon) e Mahmoud Abbas, attualmente capo di Fatah, ma allora vice di Yasser Arafat e Primo Ministro dell'Anp.

Il tabloid della sera Yedioth Ahronot, pubblicandole, asserisce che, provando che l'attuale presidente de facto dell'Anp e capo di Fatah (per successione proprio dalla morte di Arafat) si incontrasse segeretamente con esponenti di spicco dell'esecutivo di Ariel Sharon, si evince che la svolta collaborazionista di Abbas era già in gestazione ben prima della scomparsa del leader storico dell'OLP.
Una delle minute "incriminate".
I documenti affermerebbero anche le paure di Abbas riguardo la possibilità che i suoi contatti con il Governo sionista fossero scoperti, che lo portavano addirittura a temere per la sua vita: "Se queste riunioni venissero rivelate al pubblico, posso anche considerarmi morto". Non solo, ma persino le 'eccessive' lodi tributategli da Israele lo preoccupavano: "Dovreste smetterla di farmi tanti complimenti in pubblico, la mia popolarità interna ne sta risentendo".

Abbas avrebbe anche bussato a denari presso gli Usa, promettendo un trattamento di favore nei confronti di Israele, una volta che fosse succeduto ad Arafat.
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