lunedì 24 ottobre 2011

Due cargo di armi pesanti per schiacciare la protesta yemenita! Chi rifornisce gli arsenali del dittatore Saleh?


Due grandi navi mercantili avrebbero attraccato nella notte tra ieri e oggi nel porto yemenita di Hudaydah, scaricando una grande quantità di armi pesanti ed equipaggiamenti militari, che sarebbero quindi stati immediatamente trasportati verso la capitale Sanaa, dove da venerdì sono in corso scontri tra la popolazione in rivolta contro il regime di Ali Abdullah Saleh, sostenuta da militari passati con l'opposizione, e truppe leali al tiranno.

Secondo abitanti della capitale, colonne di mezzi blindati e corazzati si sarebbero messe in moto verso il quartiere di Hassaba, dove sabato si sono registrati venti morti tra cui diversi militari delle opposte fazioni. L'arrivo di armi ed equipaggiamenti per le forze di Saleh, probabilmente inviate dall'Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi o, addirittura, direttamente dagli Usa e da Israele, sembra significare che il dittatore dell'Arabia Felix abbia deciso di tentare una "Tienanmen Araba", nella speranza di schiacciare la protesta popolare con un diretto attacco militare in forza.

Centinaia di migliaia di persone sono regolarmente scese in strada a manifestare dopo le preghiere del venerdì, seguendo un copione che in Yemen ha iniziato a ripetersi fin dallo scorso gennaio, quando, di fronte alla cacciata del tunisino Ben Ali e alle sempre più imponenti dimostrazioni in Egitto contro Mubarak anche il movimento per la democratizzazione dello Yemen (che aveva preso il via, invero, già dal 2007), iniziò ad acquistare sempre più forza e convinzione.
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