Quello che vediamo sorridere come un ebete nella foto é lo sciacallo wahabita Hussein Ali Dergham, terrorista di Al-nusra di origine libanese che, sconfitto sul campo come tutti i suoi compari dall'Esercito arabo siriano, é stato trasportato in fretta e furia oltre il confine libanese fino a una clinica di Baalbek, dove la sua poco preziosa vita é stata per ora salvata dalle ferite ricevute.
Questo fatto dimostra come il confine tra Libano e Siria (male demarcato dai colonialisti francesi su basi puramente settarie, senza alcuna reale base geografica) sia ancora poroso per gruppi di fiancheggiatori e sostenitori del terrorismo in Siria e come sia assolutamente necessario dare seguito alle recenti parole del Generale Qahwaji e chiuderlo una volta per tutte.
Altrimenti, il pericolo di una "operazione di pulizia" oltreconfine da parte delle truppe siriane diventerebbe sempre più palpabile e probabile, del resto, se il Paese dei Cedri non dimostrasse sufficiente polso e volontà politica per fare pulizia della feccia e della canaglia wahabita per conto proprio non ci si può aspettare che il Presidente Assad e i suoi generali siano disposti a lasciare che i terroristi nemici della Siria trovino asilo e quartiere a pochi passi oltre la frontiera.
Lei dice bene kahani, tuttavia penso che non sia conveniente se non assolutamente assurdo un intervento siriano in libano. Lei saprà senza dubbio che la siria ha occupato ( o x meglio dire amministrato militarmente) diverse zone del libano x alcuni anni. Un attacco di assad contro i terroristi, seppur giustificato, farebbe tornare in mente ai libanesi, soprattutto i libanesi sunniti, i tempi in cui la siria occupava il libano con il rischio, a parere mio, di incrementare le divisioni settarie. Visto che, da che mondo è mondo, gli "occupanti" non sono mai visti di buon occhio (in afghanistan un sacco di gente comune simpatizza per i talebani, pur non condividendone pienamente le idee).
RispondiEliminaInfatti anche io spero che per prevenire tale evenienza sia l'Armee Libanaise a prendere in mano la cosa per ristabilire l'autorità dello Stato di Beirut sulla frontiera.
RispondiEliminaGli amici Siriani hanno il sacrosanto diritto di inseguire "a caldo" ed eliminare i terroristi non importa dove, le valutazioni politiche ovviamente vanno fatte in modo intelligente.
RispondiEliminaLa Siria è stata sbocconcellata dallo scellerato patto Sykes-Picot ed in un mutato contesto geopolitico andrebbe ricostituita compresa la provincia di Alessandretta regalata dai francesi ai turchi.
Da queste parti abbiamo la memoria lunga.
Ivan
Io penso che ci sara una collaborazione tra gli eserciti e le polizie di frontiera di Siria e Libano. Magari con il contributo di Iran, che potrebbe fornire qualche drone da dispiegare sui confini Siriano-Libanesi, per la sorveglianza.
RispondiEliminaVeramente un'ottima idea...droni iraniani sono stati già ceduti all'Esercito siriano e il personale necessario a operarli é stato addestrato da tecnici di Teheran; anche così si spiega la puntualità e la precisione degli attacchi aerei dei MiG e dei Sukhoi di Assad contro le cellule wahabite in movimento o in ritirata...speriamo che la cooperazione tra Damasco e Teheran per la Reconaissance Tattica e il Controllo del Territorio prosegua ulteriormente e si intensifichi vieppiù!
EliminaSi sicuramente, anche perchè e nell'interesse dell'Iran mantenere il Libano sotto il controllo del governo di Beirut, che fa parte dell'Asse. E l'Iran non è certo un paese che molla gli alleati. Aiutando il Libano [un piccolo paese, gia gravato da compiti di sorveglianza e controllo sui confini con l'entità sionista, per non parlare dei conflitti settari] a controllare i porosi confini con la Siria, si darebbe la possibilità all'esercito Siriano di Assad di troncare le teste di ponte tra Libano e Siria, e di liquidare i terroristi. Bisogna poi aggiungere, che una parte consistente di aiuti ai terroristi, arriva dalla Giordania dello stupido Reuccio Hussein, che tramite i suoi servizi segreti, smercia in Siria le armi e le attrezzature di comunicazione, fornite dal Mossad su ordine di Benji. Comunque direi che qualche drone Iraniano, [eventualmente anche armato] e magari pure un paio di batterie antiaeree S-300 russe [risolverebbero anche la questione degli sconfinamenti aerei sionisti], combinate con una maggiore presenza sui confini di checkpoint militari, potrebbe risolvere la questione.
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