Secondo le rivelazioni di fonti anonime pervenute alle orecchie dei redattori dell'agenzia 'Quds Press' nel corso degli ultimi giorni diversi cittadini palestinesi già membri delle strutture di Fatah o che hanno ricoperto incarichi nella cosiddetta "Autorità Nazionale Palestinese" (che dal 2006 amministra illegalmente la Cisgiordania per conto degli occupanti del regime ebraico) sarebbero stati convocati dalle forze di sicurezza egiziane e i loro movimenti e incontri sottoposti a controlli estremamente intensi e accurati.
Sembra, infatti, che il controspionaggio del Cairo abbia motivo di credere che alcuni palestinesi già legati all'ala nazionalista dell'OLP ma che hanno perso la loro preminenza o i loro incarichi a causa dei rivolgimenti del fallito golpe anti-Hamas e della presa di controllo di Gaza da parte di quest'ultimo potrebbero (ora che rappresentanti del Movimento musulmano sono quasi 'di casa' nell'Egitto di Mursi dominato dall'Ikhwan) aver preparato attentati contro di loro.
Si calcola in circa 4000 il numero di ex-funzionari di Fatah e dell'Anp che, in seguito alla loro clamorosa sconfitta nella Striscia di Gaza dovettero fuggire precipitosamente nel regime di Mubarak, che li accolse a braccia aperte, tra essi molti uomini di Mohamed Dahlan, ex-capo della sicurezza preventiva di Gaza che si é già messo al servizio del Mossad fornendo supporto logistico allo "squadrone della morte" che a Dubai assassinò Mahmoud al-Mabouh.
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