Ansiosi di vendicare le dozzine di vittime del recente massacro compiuto a Hodeidah dai jet della coalizione saudi-emiratina i combattenti dell'Esercito di Sanaa e della milizia dei Comitati Popolari hanno scatenato un contrattacco nella regione di Al-Durahyimi proprio nel momento in cui centinaia se non migliaia di Yemeniti del Sud, fino a ieri burattini degli UAE, abbandonavano le loro posizioni obbedendo all' "ukase" lanciato dal loro leader separatista, Hassan Baoum.
Secondo il comunicato ufficiale emesso dall'Esercito Yemenita (letto dallo stesso portavoce che vedete effigiato in foto) almeno 10 veicoli degli invasori sarebbero stati distrutti e 150 loro militari e mercenari uccisi, feriti o catturati.
Inoltre 57 yemeniti che combattevano per gli invasori sarebbero stati prigionieri mentre diverse centinaia, tutti appartenenti al movimento separatista di Baoum, avrebbero gettato le armi consegnandosi ai loro (ex?) compatrioti.
Secondo voci non confermate il grande successo dell'attacco sarebbe dovuto a precise informazioni sui punti deboli dello schieramento avversario, rivelate agli Yemeniti da agenti infiltrati o da loro contatti tra i collaborazionisti degli invasori, decisi ormai a cessare la loro cooperazione con la coalizione occupante.
Nessun commento:
Posta un commento