Ahmed al-Mismari, portavoce del Libyan National Army la formazione del Generale Khalifa Haftar, ha chiarito attraverso il suo account Facebook le dichiarazioni sulla richiesta di un “intervento russo in Libia”, rilasciate durante un’intervista con “Sputnik News”.
Al-Mismari ha confermato che l’esercito auspica un sostegno da parte del Cremlino che vada in tre direzioni:
- presso le Nazioni Unite per richiedere la rimozione dell’embargo delle armi nei confronti dell’esercito libico;
- appoggiando l’iniziativa francese che ha stabilito per il 10 dicembre il momento elettorale, nonchè facilitando il processo politico;
- in contrapposizione all’intervento italiano, definito “sospetto” negli affari interni libici.
L’8 agosto la Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti, con sede a Tobruk, aveva rilasciato un comunicato in cui si definiva l’ambasciatore italiano Perrone “persona non gradita” e ne chiedeva la sostituzione, dopo che il 4 agosto in un’intervista a “Libya’s Channel”, Perrone affermava che le elezioni dovevano tenersi solo dopo che fossero stabilite le giuste basi costituzionali e di sicurezza, nonché dopo che venisse raggiunta una reale riconciliazione nazionale. Nella stessa intervista Perrone afferma di riferire quello che è il sentimento dei Libici.
Perrone era già riuscito a fare infuriare i libici il 13 luglio con una gaffe devastante, postando su Twitter foto del Gran Premio del 1937 e augurandosi che "presto le Ferrari potessero correre a Tripoli", nello stesso giorno in cui in Libia si commemorava la morte del figlio di Omar el-Mukhtar il "Leone del Deserto" giustiziato dagli Italiani.
Come avevamo già denunciato, l'azione del Governo corrente in politica estera lascia molto a desiderare.
Dunque è meglio buttarsi fra le braccia dei francesi, nonostante fra noi e la Libia ci sia un filo comune che ci lega da un secolo circa? Perchè non rinverdire gli accordi che ci furono fra Gheddafi e Berlusconi? A me non sembravano malaccio per entrambi, questo è il mio pensiero.
RispondiEliminaSono per il gran premio in libia, magari sotto le insegne di allora!!
RispondiEliminaQuesta, come diverse altre volte i tuoi commenti sono scollegati dalla realtà dei fatti.
EliminaIo non te lo dico con acrimonia (anche perché di riffa o di raffa sei sempre qui a leggere le mie news, quindi mi conviene non alienarti), ma la politica è il regno dell'osservazione dei fatti e dell'articolazione di strategie basate su di essi alla ricerca di obiettivi realizzabili, non dei desideri.
Questo Governo deve buttare via tutti i rimasugli piddini che non fanno altro che sabotare e portare acqua al mulino di quel ricchione di micron.
RispondiEliminaPiddisti o berlusconiani sono un branco di maiali cerca soldi. La differenza sta che Berlusca le puttane o le mette in azienda o nel partito mentre il Pd le mette o nel partito o nelle coop nelle banche nelle mafie di accoglienza ecc ...
RispondiEliminaI libici hanno visto una cosa e cioè che non si tratta solo di buoni affari ma di buoni partner. Haftar sa che tra lui e Gheddafi non vi è gran che di differenza per l'occidente che è solo interessato al petrolio. Lo sa Sadam, la famiglia Bin Laden, la famiglia Gnu, Noriega (Panama) ,Batista (Cuba) e lo stesso Erdo è tanti altri ... È molto meglio avere partner affidabile al posto di contratti miliardari come ad esempio la Libia o la stessa Arabia Saudita che prima o poi sarà schiacciata dalla ipocrisia storica dei suoi alleati.