mercoledì 19 dicembre 2018

I contadini iraniani raccolgono le angurie per la festa di Yalda!

La festa di Yalda é un'antica celebrazione iraniana del Solstizio Invernale che affonda le radici nella cultura Indoeuropea pre-islamica.

La radice della parola "Yalda" é la stessa di "Yule", con cui i popoli del Nord Europa indicavano la festa solstiziale.
E' una ricorrenza tuttora popolarissima in Iran durante la quale le famiglie si riuniscono, si fa tardi ben oltre la mezzanotte per salutare il giorno in cui il sole "risorge" dopo la notte più lunga dell'anno: si beve caffé, si fuma l'hookah, si raccontano storie e memorie, vengono imbandite tavole in cui non mancano i frutti rossi, considerati portatori di prosperità e fortuna nel nuovo anno...come le melagrane ma soprattutto l'anguria.



L'anguria a Yalda per un Iraniano ha lo stesso valore che hanno per noi le lenticchie a Capodanno.
Per questo motivo nella Provincia di Hormozgan gli ultimi giorni sono stati di frenetica attività, con centinaia di contadini e migliaia di braccianti impegnati a raccogliere le angurie, giunte al giusto punto di maturazione, per poi spedirle rapidamente in ogni parte del paese, così che il succoso, dolce frutto non manchi sulle tavole imbandite per la festa!

2 commenti:

  1. Ah quante belle angurie ho mangiato la scorsa estate in Iran. Un frutto onnipresente nel paese.

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  2. Per l'anonimo qui sopra.
    Il nome scientifico dell'anguria è usato da anni come calembour per definire gli abitanti della città di Prato, in cui l'anguria è protagonista della festa di mezzo agosto. Citrullus Lanatus o Citrullus Vulgaris rende ottimamente giustizia alla competenza e alla cultura medie dei cittadini, capacissimi persino di esercitare prove di campanilismo. Prato, come tutti sanno, è dominata da un clima sociale in cui è sufficiente usare correttamente il modo congiuntivo per rischiare di essere aggrediti fisicamente.
    Ora, queste cose le so perché a Prato ho svolto per quindici anni attività lavorativa.
    Stamattina mi sono alzato alle 5.45 e ho preso servizio alle 7 come addetto al recapito, pioggia e freddo nonostante ne avrò almeno fino alle tre.
    E questo ci porta alla domanda essenziale, anonimo: tu che lavoro fai?

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