venerdì 14 dicembre 2018

Il partito socialista della nazione siriana (SSNP) dice la sua su 'genderismo' e dintorni!

Non ci sembra necessario aggiungere altro.

Salvo il fatto che siamo e saremo sempre a favore dell'SSNP e della sua crescente (e ampiamente benefica) influenza in Siria, Libano, Palestina e in tutto il Levante.



Speriamo presto di vedere l'SSNP estendere la sua attività anche all'Iraq e magari anche all'Egitto!!

UNA GRANDE SIRIA DAL SINAI ALLO SHATT AL ARAB!!!

17 commenti:

  1. Che ne pensi di Marco Rizzo, te che sei a favore del sistema sovietico?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un cretino che parla di 'russia e cina imperialiste'

      Elimina
    2. Chiedevo al proprietario del blog comunque...

      Elimina
    3. Non mi piace usare insulti ma il commentatore anonimo ha risposto abbastanza bene...io sono socialista e provo molta ammirazione per l'URSS perché è stato il primo stato a cercare di costruire il Socialismo nella realtà e sotto di essa i popoli sovietici sono balzati in avanti di secoli in pochi decenni, costruendo una potenza industriale laddove prima sussiteva ancora agricoltura primitiva, difendendosi con successo dall'aggressione tedesca e stabilendo primati che hanno lasciato di stucco americani ed occidentali in genere...questo però non vuole dire che segua chiunque inalberi una falce e un martello...marco rizzo coi suoi giudizi semplicisti in campo geopolitico si dimostra il 'solito' capo partito italiano...

      Elimina
  2. mica come gli idioti e criminali partiti e governi occidentali

    RispondiElimina
  3. Comunque scusi Dott. Kahani, magari sono ignorante io, nel senso che ne ignoro l'origine,ma il simbolo del SSNP non riconda la svastica hitleriota? Fermo restando che non bisogna fare gli schizzinosi con chi combatte l'americofollia e il sionismo chiagneffotti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' una cosa detta dai sionisti, ma non é vera, la "Zawbaa" ('Vortice') dell'SSNP é una crasi tra la mezzaluna e la croce greca e simboleggia la sintesi delle 'anime' religiose maggioritarie nella nazione siriana...é rossa come il sangue dei martiri e, vorticando, respinge indietro il 'nero' delle tenebre e dell'oscurantismo (si dice che Saadeh indicasse in questo modo l'occupazione ottomana, ancora recente nella sua memoria quando scriveva e operava).
      Quindi tranquilli, l'SSNP non ha NIENTE di nazista o hitlerita...

      Elimina
    2. Durante la seconda guerra mondiale, comunque sia, Iraq, Siria e Palestina erano popolate da gente che stimava tantissimo il terzo Reich e Adolf Hitler.

      Elimina
    3. Grazie della risposta, la cosa a dire il vero non l'avevo sentita da ambienti anti-siriani, era proprio il simbolo, la Zawbaa, che mi ricordava la svastica ma come ipotizzavo ero io che ignoravo: leggendo Palaestina si impara anche questo. Per il 20:44: non sono informato per Iraq e Siria, per quel che riguarda la Palestina però lo credo bene che vi era gente ( quanta non so poi ) che era disposta ad acconciarsi coi tedeschi, sebbene non a stimarli "tantissimo"; il povero paese infatti era già sotto occupazione da parte del sionismo che con il placet dei potenti fiduciari inglesi già angariava la popolazione araba palestinese.

      Elimina
    4. E comunque, la svastica è un simbolo religioso proprio delle culture euro asiatiche, tant'è che i sionisti e gli indù sono addivenuti ad una dichiarazione comune riconoscendo che la svastica non ha nulla a che fare con il nazismo anche se, da quelli, adottata.

      Elimina
  4. L'immagine mi piace, è intelligente, comunica bene il concetto e fa riflettere.
    Peccato non averne una in formato poster, per appenderla in casa come un quadro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne fai uno screenshot, lo porti in un negozio di grafica pubblicitaria e te lo fai stampare della misura che più ti aggrada

      Elimina
  5. Circa l’URSS, vero che ha industrializzato molto le terre ad essa soggette; ma bisognerebbe anche specificare che “industrializzazione forzata” (qual è stata) non significa appena le forze dell’ordine alle porte di casa o il divieto di sciopero, significa anche un altissimo costo in vite umane. Solo per la metropolitana di Mosca (che è letteralmente splendida!!) si parla di migliaia di morti. Non so quanto siano attendibili certi dati e certi articoli, anche qui ci sarà la relativa propaganda … ma già solo il fatto che certe “voci” non ci siano circa l’Italia di Mussolini (nonostante pur egli abbia ammodernato moltissimo il proprio Paese, e nonostante i suoi nemici non si sarebbero certo fatti sfuggire eventuale misfatto alcuno pur d’infangarlo), la dice lunga su cos’abbia dovuto significare per la popolazione russa l’industrializzazione sovietica. Nel bene e nel male.
    A proposito, visto che ormai s’è toccato il tema: è da un po’ che volevo chiederle, direttore, se conosce Gianantonio Valli. Ha scritto tra l’altro Giudeoboscevismo, opera (che non ho ancora letto) sull’URSS e sulla sua classe dirigente che si pone in un certo senso sulla scia di certi lavori di Solzhenitsyn (lo so, non si scrive così, ma abbiate pietà!) (Lenin a Zurigo; Due secoli insieme), e amico/conoscente del buon Ouday Ramadan (1).

    E venendo ai rapporti tra fascismi e Islam … ognuno è libero di rimanere poi delle proprie opinioni, ma qui si potrebbe aprire una discussione infinita, che porterebbe a riconoscere molte comuni certezze per quello che sono in realtà: fake news e superstizioni da propaganda di guerra alleata.
    Ad esempio potrei citare qualche buon libro come “Il fascio, la svastica e la mezzaluna” di Fabei (2), oppure potremmo discorrere del vero motivo per cui l’Asse ha puntato verso Stalingrado (leggi Azerbaigian e pozzi petroliferi di Baku … quando invece nelle scuole del vostro Paese si insegna ancora, alla vostra gioventù, che fosse “per cancellare il nome di Stalin dalla cartina geografica dell’Europa” (quante volte l’avete sentito?!?), per credere la qual cosa bisogna essere, obiettivamente, dei mentecatti), o ancora potremmo parlare della vicenda della Spada dell’Islam e dei rapporti del fascismo italiano coi musulmani d’Africa (nel male, ad esempio per la questione di al-Mukhtar, e nel bene, perché, nonostante l’appena citato, è indubbio che nel mondo arabo-musulmano i fascismi, più che al movimento di colonizzazione, siano stati associati a quello di liberazione dagli Anglo-Francesi (con buona pace della storiografia alleata)), del Gran Muftì al-Husseini, del movimento nasseriano e di tutti i Tedeschi che son finiti inquadrati nei ranghi dello stato egiziano dopo la fine della guerra (illuminanti in merito alcune paginette di un libricciolo molto carino come “L’Inghilterra. L’avversario del continente europeo?” di von Leers (3)), per tacere di certi appellativi che a quanto pare i musulmani avevan attribuito a Mussolini ed Hitler, quali Moussa-Nili (Mosè del Nilo) e Haydar o Abu Alì (che sono, e lo saprete meglio di me, visto il sito che frequentate, soprannome (“leone”) e nome del cugino del Profeta e ispirazione prima degli sciiti: l’Imam Alì), rispettivamente (4) ….

    1) qui in una manifestazione filo-siriana del 2012: https://www.youtube.com/watch?v=XkfNYVWZ2Gk
    2) http://www.stefanofabei.it/?p=233
    3) nello specifico (ma fatemi la grazia di ascoltarvelo tutto, che male non vi fa!), dal minuto 17:00 : https://www.youtube.com/watch?v=o591cF59syY (e perdonate certo aspetto diciamo “folkloristico” del personaggio, che rimane un brav’uomo:-)) )
    4) nello specifico (ma vedi sopra, ché la cultura non si assorbe a colpi), dal minuto 32:00 : https://www.youtube.com/watch?v=fZXy2KHiE2M (… non penso il professore abbia bisogno di presentazioni)

    P.S.: splendida l’immagine di apertura. In Europa verrebbe considerata cosiddetta “omofobia”, come usa ormai dire il popolino con orrido neologismo.

    Cornelio

    RispondiElimina
  6. Rileggendo mi son reso conto d’una castroneria che non ho più corretto: ho lasciato il riferimento all’Imam Alì anche per il secondo nome, Abu Alì. I lettori di fede musulmana mi perdonino, il discorso valeva solo per “Haydar”, benché pure il secondo nome fosse un termine per designare Hitler.

    Saluti.

    Cornelio

    RispondiElimina
  7. Sono bisessuale e sulla questione "gender" sono molto ostile, nel senso che la cosidero una belinata portata avanti dall'occidente imperialista, e ve lo dice uno che ha i piedi in due scarpe differenti, appoggio quanto pronunciato dall'SSNP.

    RispondiElimina