martedì 10 luglio 2012

La Jihad Islamica silura l'iniziativa di Abbas: "Nessun 'negoziato' con Israele porterà mai vantaggi ai Palestinesi!"

Il Movimento per la Jihad Islamica in Palestina, in un comunicato rilasciato nella giornata di ieri ha seccamente e nettamente condannato l'Ex-presidente dell'Anp Mahmud Abbas (che continua a occupare il posto pur avendo il mandato scaduto da tre anni e mezzo) che recentemente ha "difeso" l'opzione negoziale con le autorità sioniste di occupazione e il cosiddetto 'Processo di Pace', carcassa putrescente di un'impostura iniziata Oslo 19 anni e fa e sepolta sotto una montagna di violazioni da parte sionista.
Il rappresentante del Movimento Sceicco Khader Habib ha dichiarato in conferenza stampa di fronte ai microfoni e alle telecamere di numerosi canali, testate e agenzie d'informazione mediorientali e arabe che Abbas, per quanto si ostini a proporre i 'negoziati' con Israele come mezzo per mantenere la sua declinante importanza e rilevanza politica non potrà mai apportare alcun beneficio al popolo di Palestina tramite essi.
"Ogni occasione di incontro con i suoi rappresentanti costituisce una legittimazione del regime ebraico di occupazione e permette a esso di persistere nelle sue offese, nei suoi attacchi e nella sua persecuzione dei Palestinesi di Cisgiordania e di Al-Quds. Il Generale Mofaz con cui Abbas é tanto lieto di incontrarsi é un assassino dalle mani sporche di sangue, forse anche di quello dell'Ex-capo di Abbas, Yasser Arafat". Saleh Zeidan, a sua volta presente alla conferenza, la ha conclusa indicando che la maggioranza del popolo palestinese é contro la ripresa di ogni forma di contatto e negoziato con Tel Aviv.
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