Ancora una volta una imbarazzante debacle per le forze assemblate dall'Arabia Saudita per partire "alla conquista dello Yemen"; e poco importa che questa volta l'imbarazzo non sia venuto dall'ormai temibile comparto missilistico delle forze armate di Sanaa, anzi, il fatto che i vettori balistici yemeniti non siano stati coinvolti rende questo smacco ancora più cocente.
Infatti sono bastati alcuni stoici e dignitosi combattenti dei Comitati Popolari di Ansarullah per tendere un riuscitissimo agguato a un convoglio di mezzi blindati sui quali viaggiavano principalmente mercenari africani al servizio di Riyadh.
Tre "OshKosh MATV" di fabbricazione americana sono andati in fiamme sotto le granate-razzo e le raffiche di mitragliatrice degli Houthi, confermando che l'erede dell' "Hummer" non é per niente migliore dell'ingombrante 'gippone' che ha sostituito.
In seguito all'imboscata, avvenuta nella zona di Sirwah, nella provincia di Maarib tre ufficiali mercenari sono stati catturati e condotti in una località segreta.
Chissà se i loro padroni sauditi si dimostreranno interessati al loro rilascio? Certo, sarebbe una pessima pubblicità se si disinteressassero della loro sorte; man mano che la campagna in Yemen si prolunga diventa sempre più difficile per Riyadh reclutare mercenari, persino tra serbatoi di disperati come la Somalia.
Mi sono sempre chiesto perchè,una volta catturati,questi mercenari non
RispondiEliminali si fa confessare in mondovisione.So che i media di regime sono controllati,ma ci sara' qualche emittente libera,chesso'russa o cinese.
“Lo Yemen è il cimitero degli invasori. Evitatelo“, raccomandava re Abdalaziz al-Saud, fondatore della dinastia wahabita, ai suoi eredi.
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