giovedì 21 febbraio 2019

Il capo della fallimentare "unità d'elite" sionista 'uccellata' dai difensori di Gaza si dimette tra le polemiche!


Con una mossa altamente inusuale, il comandante della più notoria unità delle forze speciali dell'esercito sionista di occupazione ha deciso di "ritirarsi" verso la fine del suo mandato, diversi mesi dopo che un'operazione da parte dei 'rambo' a sei punte contro il ghetto di Gaza è completamente fallita.

Le notizie e gli organi di informazione di Tel Aviv hanno identificato il comandante come "Colonnello H" (come la nota 'preparazione' anti-emorroidale)., che dirige il "Sayeret Matkal" o l'unità di ricognizione dello Stato Maggiore dell'esercito di Sion.

La forza dell'élite dovrebbe essere capace scivolare dietro le linee nemiche per raccogliere informazioni o colpire importanti bersagli

"Verso la fine del suo servizio, ha preso la decisione di ritirarsi al fine di perseguire obiettivi personali estranei al campo della sicurezza", ha detto un portavoce dell'idf in una dichiarazione.



"Negli ultimi tre anni in cui ha comandato il Sayeret Matkal, l'unità ha svolto molte operazioni e ha ricevuto la medaglia dal Capo di SM in carica", ha aggiunto la nota.

Con l'eccezione del Colonnello H., che avrebbe dovuto terminare il suo mandato durato ben 26 anni tra due mesi, tutti quelli che sono stati nominati nella posizione fino ad ora sono rimasti nell'Esercito alla fine della loro 'tenure'.

Il quotidiano The Jerusalem Post ha definito la mossa "rara e inusuale" e il network Arutz Sheva la ha definita "altamente insolita e irrituale".

Le relazioni non hanno fornito alcuna motivazione per la decisione, ma hanno detto che è arrivata a seguito della una pessima missione da parte delle forze speciali, che ha lasciato un importante ufficiale militare, identificato come il Colonnello M, caduto sul campo.

Il raid del commando che ha avuto luogo l'11 novembre ha visto le forze infiltrarsi nella città di Gaza di Khan Yunis in auto civili per un'operazione segreta.

Gli intrusi, tuttavia, furono scoperti poco dopo da un semplice posto di sicurezza palestinese.

In segutio a un intenso scontro a fuoco tra i sionisti infiltrati e le forze palestinesi gli incursori riportarono perdite e feriti; anche sette palestinesi persero la vita nello scambio di fuoco.

I 'rambo' di Tel Aviv furono costretti a ritirarsi sotto la copertura di raid aerei di fronte alla controperazione palestinese, in seguito soprannominata "Operazione Edge of the Sword".

Sono stati evacuati nei territori occupati in elicottero.

La pessima riuscita della missione sionista ha poi scatenato la peggiore esplosione di violenza dalla guerra del regime del 2014 a Gaza.

Quelle tensioni si sono concluse quando il primo ministro Benjamin Netanyahu ha acconsentito a una tregua con il Movimento di Resistenza di Hamas sfidando il suo allora Ministro della Guerra, Avigdor Lieberman, che si dimise e adesso sta facendo truculenta propaganda politica proprio invocando un nuovo "pogrom" militare contro Gaza.

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