Ecco svelata la realtà, ecco spiegata la sporca propaganda occidentale, ecco chiarito anche il motivo per i recenti, sanguinosi attentati in Libano, paese che deve venire distratto e destabilizzato per permettere alla frontiera il passaggio di droghe, sostanze chimiche e attrezzature necessarie ai mercenari takfiri pagati da Usa e Israele per combattere le forze di Assad di procurarsi i gas con cui lanciare fasulle accuse contro Damasco.
Migliaia di pastiglie di Fenetillina (un'anfetamina degli anni '60), maschere antigas ed elementi precursori di gas asfissianti sono stati confiscati in una serie di raid condotti dall'Armee Libanaise nelle campagne di Hasbaya e nella cittadina di Saadnayel, nell'Est del paese. Le droghe e le sostanze chimiche erano contenute in un camion con rimorchio trasportato da tre persone: il 51enne Yehia Mahmoud al-Mkahal, Sabei Adnan Srour, 27 anni, e Abdul Rahman Khaled Srour, 21. Il trio é stato arrestato con le accuse di contrabbando, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e terrorismo.
Le maschere antigas e altre attrezzature per la guerra chimica sono state sequestrate a bordo di un pick-up guidato da un cittadino libanese che ha confessato di essere stato pagato da un grande trafficante per portare quel carico in Siria e consegnarlo agli estremisti wahabiti in lotta con l'Esercito regolare.
sabato 24 agosto 2013
Esercito e Servizi libanesi confiscano droghe ed attrezzature chimiche destinate ai mercenari wahabiti in Siria!!
Altri 15 dirigenti dell'Ikhwan arrestati in Egitto, un morto in scontri di piazza con le forze dell'ordine!
Forze di sicurezza egiziane hanno arrestato altri quindici dirigenti della Fratellanza Musulmana, completando così la 'decapitazione' del movimento iniziata questa settimana a partire dai massimi gradi (sono stati arrestati tra gli altri il leader Mohamed Badieh e il suo vice, Khairat al-Shater).
Anche a questo motivo si può imputare, in parte, il 'flop' registrato dalle manifestazioni annunciate per la giornata di ieri dalla Fratellanza: quello che doveva essere, nelle intenzioni, "Il Venerdì dei Martiti" si é concluso senza eventi clamorosi, con appena una vittima in scontri di piazza a Tanta, cittadina nei dintorni del Cairo.
Sembra che finora siano oltre 2000 gli appartenenti all'Ikhwan finiti nelle carceri egiziane; la maggior parte di essi, appunto, erano leader e dirigenti di alto e medio grado. Intanto, dopo la sua scarcerazione l'Ex-presidente Hosni Mubarak é stato messo agli arresti domiciliari in attesa che venga richiamato di fronte ai tribunali che devono ripetere il processo per concorso in omicidio per le vittime di gennaio e febbraio 2011.
Anche a questo motivo si può imputare, in parte, il 'flop' registrato dalle manifestazioni annunciate per la giornata di ieri dalla Fratellanza: quello che doveva essere, nelle intenzioni, "Il Venerdì dei Martiti" si é concluso senza eventi clamorosi, con appena una vittima in scontri di piazza a Tanta, cittadina nei dintorni del Cairo.
Sembra che finora siano oltre 2000 gli appartenenti all'Ikhwan finiti nelle carceri egiziane; la maggior parte di essi, appunto, erano leader e dirigenti di alto e medio grado. Intanto, dopo la sua scarcerazione l'Ex-presidente Hosni Mubarak é stato messo agli arresti domiciliari in attesa che venga richiamato di fronte ai tribunali che devono ripetere il processo per concorso in omicidio per le vittime di gennaio e febbraio 2011.
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Foto in esclusiva dell'attentato esplosivo a Tripoli siriaca, Hezbollah condanna fermamente la vigliacca strage!!
"Il Movimento Hezbollah esprime le sue più sincere condoglianze a tutti i fratelli libanesi che hanno subito lutti, ferite e doloro a causa dei tragici eventi di Tripoli". Pochi giorni dopo essere stati colpiti da un attentato codardo i dirigenti del partito sciita riescono comunque a esprimere solidarietà e compassione verso coloro che, a Tripoli Siriaca, hanno sperimentato ieri lo stesso panico, la stessa angoscia degli abitanti di Ruwaiss, nel quartiere sciita di Beirut Sud.
Queste foto, esclusiva per l'Italia di "Palaestina Felix", mostrano come un'esplosione abbia sventrato la Moschea di Al-Taqwa, luogo di culto sciita nel centro della metropoli settentrionale libanese, mentre il secondo scoppio sia avvenuto in un prato piuttosto distante dalla stessa.
Il Gran Mufti libanese Mohammed Rashid Qabbani, faro spirituale sunnita contrario a ogni complotto settario, ha denunciato pubblicamente che l'attentato vuole colpire i sunniti moderati aperti al dialogo e alla convivenza pacifica per soffiare sulle braci dell'odio settario e farle divampare in un incendio che potrebbe riportare il Libano alla guerra civile.
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venerdì 23 agosto 2013
40 morti e 352 feriti a Tripoli Siriaca in doppio attentato a moschee sunnite! In Libano qualcuno (Israele?) gioca al massacro!
Tremendo il bilancio del duplice attentato esplosivo che ha scosso l'aria e il terreno a Tripoli Siriaca, nel Nord del Libano, dove proprio oggi annunciavamo un fatto di sangue probabilmente collegato al 'gioco al massacro' settario che le potenze imperialiste vorrebbero ingoiasse il Libano in maniera da interrompere la preziosa collaborazione che dal Paese dei Cedri, soprattutto grazie ad Hezbollah sta aiutando Assad a debellare l'insorgenza terrorista in Siria.
E' stato il centro cittadino a venire scosso dalla duplice esplosione che ha falciato i fedeli sunniti che si trovavano intorno alla Moschea di Al-Taqwa, notate, luogo di culto sunnita, ma non una Moschea del misero sobborgo di Bab al-Tabaneh, terreno di caccia degli estremisti wahabiti, ma un tempio di normali, moderati fedeli sunniti. Evidentemente secondo i takfiri finanziati dagli Emiri del petrolio tutti i Musulmani (anche sunniti) che non sottoscrivano l'integralismo qaedista sono 'apostati' e quindi é lecito massacrarli!
Fonti del Ministero della Salute parlano di almeno quaranta morti e più di trecentocinquanta feriti. Il Primo Ministro uscente Najib Mikati, di setta sunnita, ha la sua abitazione privata a poche dozzine di metri dal luogo delle esplosioni, anche se ovviamente al momento degli scoppi si trovava a Beirut.
E' stato il centro cittadino a venire scosso dalla duplice esplosione che ha falciato i fedeli sunniti che si trovavano intorno alla Moschea di Al-Taqwa, notate, luogo di culto sunnita, ma non una Moschea del misero sobborgo di Bab al-Tabaneh, terreno di caccia degli estremisti wahabiti, ma un tempio di normali, moderati fedeli sunniti. Evidentemente secondo i takfiri finanziati dagli Emiri del petrolio tutti i Musulmani (anche sunniti) che non sottoscrivano l'integralismo qaedista sono 'apostati' e quindi é lecito massacrarli!
Fonti del Ministero della Salute parlano di almeno quaranta morti e più di trecentocinquanta feriti. Il Primo Ministro uscente Najib Mikati, di setta sunnita, ha la sua abitazione privata a poche dozzine di metri dal luogo delle esplosioni, anche se ovviamente al momento degli scoppi si trovava a Beirut.
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Retata contro l'Ikhwan! I militari in Egitto arrestano Ahmed Aref e altri 75 esponenti della Fratellanza Musulmana!
Anche il portavoce dell'Ikhwan egiziana e i settantacinque altri dirigenti di medio e basso livello arrestati recentemente dalle autorità del Cairo vedranno il sole a scacchi per un bel po', non diversamente da Mohamed Badieh, Khairat al-Shater e agli altri cento dirigenti arrestati tra il 19 e il 20 agosto scorso.
Siti e bollettini-web vicini all'Ikhwan hanno in queste ore il loro bel daffare a smentire che le recenti retate abbiano fatto a pezzi la dirigenza della Fratellanza e messo in forse il proseguire delle proteste contro la deposizione di Mohamed Mursi, avvenuta ormai quasi due mesi fa, ma senza nessuno che dia ordini sembra che già le manifestazioni previste per oggi si siano svolte in un clima di incertezza e disagio.
Il Ministro degli Interni ad Interim, Mohamed Ibrahim, parlando alla stampa, ha dichiarato che oltre ad Ahmed Aref anche il dirigente Abdel Moneim sarebbe caduto recentemente in mano alle autorità.
Siti e bollettini-web vicini all'Ikhwan hanno in queste ore il loro bel daffare a smentire che le recenti retate abbiano fatto a pezzi la dirigenza della Fratellanza e messo in forse il proseguire delle proteste contro la deposizione di Mohamed Mursi, avvenuta ormai quasi due mesi fa, ma senza nessuno che dia ordini sembra che già le manifestazioni previste per oggi si siano svolte in un clima di incertezza e disagio.
Il Ministro degli Interni ad Interim, Mohamed Ibrahim, parlando alla stampa, ha dichiarato che oltre ad Ahmed Aref anche il dirigente Abdel Moneim sarebbe caduto recentemente in mano alle autorità.
Grave provocazione sionista stamane contro il QG libanese del Fronte Popolare-Comando Generale!
Apparecchi a reazione del regime ebraico di occupazione hanno condotto questa mattina all'alba un raid piratesco contro un'installazione del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina - Comando Generale a Naameh, a Sud di Beirut.
Il Comandante del Fronte in Libano, Ramez Moustafa, ha confermato che alcuni razzi sono stati lanciati contro la struttura, causando danni materiali ma nessuna perdiata. "Per ora non abbiamo intenzione di replicare all'attacco, anche perché sappiamo che il regime sionista non vede l'ora di avere la scusa per potere attaccare di nuovo il Libano", ha in seguito dichiarato all'agenzia di stampa nazionale.
"In un tempo e con una modalità di nostra scelta, faremo in modo che Tel Aviv paghi per l'aggressione".
Nella giornata di ieri Tel Aviv aveva parlato di un lancio di proiettili dal Libano verso il Nord del suo territorio, senza tuttavia fornire spiegazioni o prove convincenti che esso fosse effettivamente avvenuto.
Il Comandante del Fronte in Libano, Ramez Moustafa, ha confermato che alcuni razzi sono stati lanciati contro la struttura, causando danni materiali ma nessuna perdiata. "Per ora non abbiamo intenzione di replicare all'attacco, anche perché sappiamo che il regime sionista non vede l'ora di avere la scusa per potere attaccare di nuovo il Libano", ha in seguito dichiarato all'agenzia di stampa nazionale.
"In un tempo e con una modalità di nostra scelta, faremo in modo che Tel Aviv paghi per l'aggressione".
Nella giornata di ieri Tel Aviv aveva parlato di un lancio di proiettili dal Libano verso il Nord del suo territorio, senza tuttavia fornire spiegazioni o prove convincenti che esso fosse effettivamente avvenuto.
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Tre morti a Tripoli siriaca in un agguato: é la reazione takfira agli arresti dell'Audi??
Sicari sconosciuti hanno assassinato a colpi d'arma da fuoco tre persone, tra cui un ufficiale di polizia, nella metropoli settentrionale libanese di Tripoli Siriaca; secondo quanto riportato dalle fonti d'informazione locale il fatto di sangue si sarebbe consumato nel quartiere di Zahraniyeh dove un commando omicida avrebbe aperto il fuoco su un cittadino appena uscito di casa, segno di un agguato preparato e pianificato.
Un passante e un poliziotto colti nella traiettoria della grandinata di fuoco sarebbero rimasti a terra insieme al bersaglio predestinato. Tripoli Siriaca, lo ricordiamo é stata in passato al centro di tensioni armate tra i miserabili wahabiti dello 'slum' di Bab al Tabaneh e gli Alawiti del quartiere di Jabal Mohsen, che hanno sempre respinto con successo i loro attacchi. Non é ancor chiaro se questo assassinio sia legato alle tensioni settarie scatenate dai predicatori sunniti estremisti al soldo delle monarchie del Golfo oppure sia un episiodio di criminalità comune.
Alcuni sospettano, per ora senza prove, che il fatto possa essere collegato al recente arresto del commando responsabile per l'attentato esplosivo di Ruwaiss, bloccati mentre stavano preparando una nuova autobomba con un'Audi carica di un quarto di tonnelata di potentissimi esplosivi. Dai loro interrogatori sembra che gli arrestati avessero legami con il gruppo di fanatici al comando dell'autoproclamato 'Sceicco' Ahmad Assir, ucciso durante un tentativo di 'insurrezione' contro l'Esercito e lo Stato.
Un passante e un poliziotto colti nella traiettoria della grandinata di fuoco sarebbero rimasti a terra insieme al bersaglio predestinato. Tripoli Siriaca, lo ricordiamo é stata in passato al centro di tensioni armate tra i miserabili wahabiti dello 'slum' di Bab al Tabaneh e gli Alawiti del quartiere di Jabal Mohsen, che hanno sempre respinto con successo i loro attacchi. Non é ancor chiaro se questo assassinio sia legato alle tensioni settarie scatenate dai predicatori sunniti estremisti al soldo delle monarchie del Golfo oppure sia un episiodio di criminalità comune.
Alcuni sospettano, per ora senza prove, che il fatto possa essere collegato al recente arresto del commando responsabile per l'attentato esplosivo di Ruwaiss, bloccati mentre stavano preparando una nuova autobomba con un'Audi carica di un quarto di tonnelata di potentissimi esplosivi. Dai loro interrogatori sembra che gli arrestati avessero legami con il gruppo di fanatici al comando dell'autoproclamato 'Sceicco' Ahmad Assir, ucciso durante un tentativo di 'insurrezione' contro l'Esercito e lo Stato.
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giovedì 22 agosto 2013
A Tulkarem ex-detenuto palestinese arrestato dagli askari di Fatah per aver prodotto profumo dedicato a Morsi!
Se servissero ulteriori prove per dimostrare quanto corrotto, parassitario, inutile e dannoso sia divenuto il ruolo della fazione Fatah, amministrarice coloniale della Cisgiordania Occupata per conto degli invasori sionisti la notizia in questione fungerebbe agevolmente da 'prova regina' visto che persino nell'oppressione e nella persecuzione vi sono standard di ridicolo e di credibilità, ma gli scherani di Mahmud Abbas 'presidente abusivo' dell'Anp non ne sono al corrente e li travalicano spesso e volentieri come in questa occasione.
In foto sulla destra potete vedere Islambouli Badir, figlio del martire Reyad, caduto combattendo a Jenin nel 2002, studente dell'Università di An-Najah, già prigioniero del regime ebraico per ben due anni, in seguito liberato e diventato anche imprenditore nel settore profumiero, con un negozio di sua proprietà a Tulkarem. Adesso Badir é stato arrestato dalla 'sicurezza' di Fatah che ha saccheggiato il suo negozio e rimosso tutti i flaconi del profumo 'Morsi', dedicato all'Ex-presidente egiziano deposto dai Generali a inizio luglio.
Mohamed Morsi é un personaggio molto popolare a Gaza e in un mercato così fortemente influenzato dalle mode e dall'immagine come quello della cosmesi l'idea di un prodotto a lui dedicato non è nemmeno così strana; che gli askari coloniali di Fatah ritengano la cosa un offesa punibile con l'arresto dimostra oltre ogni dubbio quanto siano asserviti ai loro padroni, come i negri di casa, non hanno nemmeno aspettato che Tel Aviv desse loro un ordine, hanno agito preventivamente per anticipare i desideri dei loro 'Massah' sionisti.
In foto sulla destra potete vedere Islambouli Badir, figlio del martire Reyad, caduto combattendo a Jenin nel 2002, studente dell'Università di An-Najah, già prigioniero del regime ebraico per ben due anni, in seguito liberato e diventato anche imprenditore nel settore profumiero, con un negozio di sua proprietà a Tulkarem. Adesso Badir é stato arrestato dalla 'sicurezza' di Fatah che ha saccheggiato il suo negozio e rimosso tutti i flaconi del profumo 'Morsi', dedicato all'Ex-presidente egiziano deposto dai Generali a inizio luglio.
Mohamed Morsi é un personaggio molto popolare a Gaza e in un mercato così fortemente influenzato dalle mode e dall'immagine come quello della cosmesi l'idea di un prodotto a lui dedicato non è nemmeno così strana; che gli askari coloniali di Fatah ritengano la cosa un offesa punibile con l'arresto dimostra oltre ogni dubbio quanto siano asserviti ai loro padroni, come i negri di casa, non hanno nemmeno aspettato che Tel Aviv desse loro un ordine, hanno agito preventivamente per anticipare i desideri dei loro 'Massah' sionisti.
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