Siamo lieti di potervi proporre qualche immagine informativa sull'Ammiraglia della Squadra Navale russa attualmente in transito verso il Mediterraneo. Da questo primo schema si nota come l'Ammiraglio Kuznetsov (al contrario di precedenti unità portaeromobili russe, come la classe Kiev, é esattamente nella scala di grandezza di una 'carrier' americana come la Nimitz. Più sotto si vedono portaerei più leggere come la classe Kiev tuttora in servizio con la Marina Indiana e la ex-Foch, ribattezzata "Sao Paulo" dalla Marina Brasiliana.
Questa foto non ha bisogno di commento, lasciamo a voi il compito di bearvi della bellezza delle linee aggraziate e pulite del Sukhoi-33.
sabato 22 ottobre 2016
Immagini esclusive della Ammiraglio Kuznetsov, attualmente in navigazione verso il Mediterraneo!
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La Tv di Stato egiziana riporta dichiarazione di disponibilità del Cairo ad armare l'Esercito Irakeno!
Abbiamo appena ricevuto da un nostro affidabile contatto la notizia che la Tv di Stato egiziana avrebbe diffuso un comunicato nel quale si afferma la disponibilità del Governo del Cairo di iniziare "il prima possibile" un trasferimento di materiale militare a favore delle forze armate irakene.
La manovra avrebbe senso, sia nel quadro del riposizionamento geostrategico del Paese delle Piramidi, impegnato a distanziarsi da Occidente e Arabia Saudita e a schierarsi invece con la Russia e l'Asse della Resistenza, sia tenendo conto del fatto che molto equipaggiamento di marca americana diventerà, in quest'ottica, ben presto difficile da mantenere.
La manovra avrebbe senso, sia nel quadro del riposizionamento geostrategico del Paese delle Piramidi, impegnato a distanziarsi da Occidente e Arabia Saudita e a schierarsi invece con la Russia e l'Asse della Resistenza, sia tenendo conto del fatto che molto equipaggiamento di marca americana diventerà, in quest'ottica, ben presto difficile da mantenere.
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Continua tra Daraa e Quneitra l'attività antiterrorismo dell'Esercito e delle milizie governative siriane!
I wahabiti di Al Nusra hanno ricevuto una severa lezione nelle ultime 36 ore tra le province meridionali di Daraa e di Quneitra dove, in diverse locazioni, le loro forze sono state vittima di attacchi e agguati da parte delle truppe governative che, con gruppi d'assalto misti di unità dell'Esercito Arabo Siriano e della milizia popolare NDF hanno inflitto loro gravi perdite.
Nel quartiere di Al-Hammadin, a Daraa-al-Balad un covo di jihadisti è stato attaccato e distrutto senza che alla fine dell'operazione rimanessero wahabiti superstiti; a Est del Campo di Al-Naziheen, sempre a Daraa-al-Balad un'altra base takfira é stata distrutta con uguale esito: zero sopravvissuti.
Nel quartiere di Al-Hammadin, a Daraa-al-Balad un covo di jihadisti è stato attaccato e distrutto senza che alla fine dell'operazione rimanessero wahabiti superstiti; a Est del Campo di Al-Naziheen, sempre a Daraa-al-Balad un'altra base takfira é stata distrutta con uguale esito: zero sopravvissuti.
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Esercito Siriano ed Hezbollah si stringono sempre più da presso intorno all'abitato di Khan al-Shih!
Ormai la sacca del Ghouta Ovest tra Khan al-Shih e Zakiyah é totalmente tagliata in due, considerando che le truppe siriane sono riuscite ad avanzare ulteriormente nei terreni agricoli "stringendo" ulteriormente la distanza che separa i loro due salienti, che é del resto completamente sottoposta a un controllo-fuoco praticamente impenetrabile.
Attacco takfiro contro Jobar si risolve nell'ennesimo sanguinoso scacco subito dai takfiri nel Ghouta Est!
Mentre in alcune località del Ghouta Est ed Ovest barlumi di chiarezza mentale invitano i terroristi takfiri a inviare messaggi di negoziato o addirittura di resa alle autorità siriane sembra che altrove le riserve di captagon e anfetamine assortite siano ancora abbastanza consistenti da obnubilare qualunque considerazione autoconservativa.
Infatti ieri da quel che resta della "sacca" del Ghouta Orientale aderenti delle organizzazioni Faylaq Rahman e Al Nusra si sono lanciati per l'ennesima volta contro le linee siriane nei pressi di Jobar, ottenendo però solo di subire gravi perdite prima di essere costretti a rinunciare all'assalto.
Infatti ieri da quel che resta della "sacca" del Ghouta Orientale aderenti delle organizzazioni Faylaq Rahman e Al Nusra si sono lanciati per l'ennesima volta contro le linee siriane nei pressi di Jobar, ottenendo però solo di subire gravi perdite prima di essere costretti a rinunciare all'assalto.
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venerdì 21 ottobre 2016
Siria e Russia estendono la tregua ad Aleppo, De Mistura dimostra tutta la sua ipocrisia
Questo articolo a momenti verrà pubblicato anche sul quotidiano online L'Opinione Pubblica, col quale mi pregio di collaborare e dove i miei scritti sono tutti consultabili a questa pagina web.
Da Aleppo arrivano sempre nuove prove e dimostrazioni che la situazione sul campo viene costantemente osservata e monitorata dai comandi siriani e russi che aggiustano e modificano le proprie iniziative a seconda degli sviluppi effettivi, mentre Usa, NATO e, a sua vergogna, l'ONU partono da presupposti ideologici ipocriti e palesemente falsi, lanciandosi in affermazioni apodittiche e palesemente in disaccordo con la realtà.
Infatti, mentre Damasco e Mosca, verificate le difficoltà dei civili aleppini tenuti in ostaggio dai gruppi jihadisti nei quartieri centro-orientali della metropoli settentrionale a raggiungere i corridoi umanitari per esfiltrare dalle zone di combattimento hanno esteso fino a lunedì prossimo il cessate il fuoco dichiarato nell'area, il cosiddetto inviato ONU Staffan De Mistura ha rilasciato una incredibile dichiarazione nella quale si legge che i civili "vogliono rimanere dove sono, ma chiedono che vengano fermati i bombardamenti".
Da Aleppo arrivano sempre nuove prove e dimostrazioni che la situazione sul campo viene costantemente osservata e monitorata dai comandi siriani e russi che aggiustano e modificano le proprie iniziative a seconda degli sviluppi effettivi, mentre Usa, NATO e, a sua vergogna, l'ONU partono da presupposti ideologici ipocriti e palesemente falsi, lanciandosi in affermazioni apodittiche e palesemente in disaccordo con la realtà.
Infatti, mentre Damasco e Mosca, verificate le difficoltà dei civili aleppini tenuti in ostaggio dai gruppi jihadisti nei quartieri centro-orientali della metropoli settentrionale a raggiungere i corridoi umanitari per esfiltrare dalle zone di combattimento hanno esteso fino a lunedì prossimo il cessate il fuoco dichiarato nell'area, il cosiddetto inviato ONU Staffan De Mistura ha rilasciato una incredibile dichiarazione nella quale si legge che i civili "vogliono rimanere dove sono, ma chiedono che vengano fermati i bombardamenti".
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La Russia avverte Obama: i takfiri dell'ISIS vanno distrutti a Mosul e dintorni, non "spostati" in Siria!
"Gli Stati Uniti devono accettare la nozione che il semplice 'spostamento' di gruppi armati terroristi da una regione, da uno Stato a un altro, non rappresenta una soluzione al problema, che può venire risolto solo tramite la loro completa distruzione".
Queste semplici e chiare parole sono state pronunciate dal Capo di SM russo Valeri Gerasimov in una recente conferenza stampa incentrata sulla situazione attuale nel Nord dell'Irak.
Gerasimov ha continuato spiegando come la Russia e il suo Ministero della Difesa dedicheranno particolare attenzione alla possibile fuga di gruppi di terroristi dell'ISIS da Ninive verso la Siria e in particolare le province di Raqqa e Deir Ezzour, che sono ormai le ultime roccaforti del "Califfato".
Queste semplici e chiare parole sono state pronunciate dal Capo di SM russo Valeri Gerasimov in una recente conferenza stampa incentrata sulla situazione attuale nel Nord dell'Irak.
Gerasimov ha continuato spiegando come la Russia e il suo Ministero della Difesa dedicheranno particolare attenzione alla possibile fuga di gruppi di terroristi dell'ISIS da Ninive verso la Siria e in particolare le province di Raqqa e Deir Ezzour, che sono ormai le ultime roccaforti del "Califfato".
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Anche a Douma, nel Ghouta Est, i takfiri cominciano a considerare la possibilità di una resa alle forze siriane!
Rappresentanti della popolazione civile ancora presente nella cittadina dell'hinterland damasceno di Douma sono entrati in contatto con le autorità siriane per stabilire un canale di dialogo tra queste e i comandanti terroristi che dominano la zona.
Sembra infatti che sulla scorta di quanto successo a Qudsiyah e quanto sta succedendo ora a Moadimiyah e forse anche a Zakiyah, tutte località del Rif Dimashq che hanno concluso o iniziato trattative per l'evacuazione dei militanti jihadisti (o per la loro resa ai tribunali siriani per la riconciliazione nazionale) anche i takfiri di Douma stiano considerando una simile possibilità.
Sembra infatti che sulla scorta di quanto successo a Qudsiyah e quanto sta succedendo ora a Moadimiyah e forse anche a Zakiyah, tutte località del Rif Dimashq che hanno concluso o iniziato trattative per l'evacuazione dei militanti jihadisti (o per la loro resa ai tribunali siriani per la riconciliazione nazionale) anche i takfiri di Douma stiano considerando una simile possibilità.
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