venerdì 21 dicembre 2018

Si avvicina sempre più il rientro della Siria nella Lega Araba!


Una fonte autorizzata della presidenza della Repubblica tunisina ha rivelato mercoledì l'esistenza di un lavoro di coordinamento tra diversi paesi arabi, tra cui la Tunisia e l'Algeria, per presentare una proposta per rimuovere il congelamento dell'adesione della Siria alla Lega Araba.

La stessa fonte ha detto che il Presidente tunisino Beji Caid Essebsi inizierà le consultazioni al vertice economico in Libano su invito del presidente siriano Bashar al-Assad al vertice arabo di Tunisi, in programma per marzo.



Il governo algerino non ha ancora reagito a queste rivelazioni, anche se la posizione di Algeri sulla sospensione di Damasco della Lega araba e, più in generale, sulla crisi siriana è ben nota. Innanzitutto va ricordato che l'Algeria rimane l'unico paese della Lega araba, con il Sultanato dell'Oman e l'Irak, a non aver rotto i suoi rapporti diplomatici con la Siria.

Quando, nel novembre 2011, la Lega Araba ha deciso, sotto la pressione di Riyadh e Doha, sospendere la Siria e assegnare il suo posto nella "ribellione", tre paesi hanno votato contro: l'Algeria, Iraq Libano.

L'Algeria si è anche distinta, in tutti i dibattiti organizzati all'interno della Lega araba, sia a livello di ministri degli esteri che di capi di stato, per le sue posizioni positivamente ostili a qualsiasi forma l'intervento straniero in Siria, e ha condannato inequivocabilmente le violenze compiute in questo paese da gruppi armati con tutti i loro nomi, mentre chiedevano il rispetto della legittimità. Questa posizione gli ha procurato aspre critiche da parte della "coalizione araba" guidata da Riyadh e dai suoi alleati.

La visita di aprile 2016 del ministro degli Esteri algerino Abdelkader Messahel a Damasco, dove ha incontrato il Presidente Assad, ha anche suscitato disapprovazione nei confronti della coalizione araba e delle capitali occidentali.

5 commenti:

  1. Mi chiedo che senso ha entrare in una lega che palesemente è corrotta dai petrodollari e dall'usura di Israele. Molto meglio dire no grazie, sguazzate nel vostro brodo. I prossimi obbiettivi americani saranno proprio Arabia Saudita e Israele, ossia gli ultimi due regimi "appetibili" da abbattere, ove corruzione e violenza contro giornalisti e civili fanno la routine. Bin Salman è un obbiettivo del senato Usa, mentre la polizia israeliana bracca tutta la famiglia Netanyahu per corruzione a tutto campo. Israele vive di fatto di donazione USA (Su questa linea, la Casa Bianca è stata incaricata di concedere nel 2016 un aiuto militare record a Israele, di circa 38 miliardi tra il 2019 e il 2028), ciò significa che non è più in grado di mantenere la sua corruzione sotto controllo, mentre Arabia Saudita non riesce a vincere una guerriglia in Yemen (benché si permette di non rispettare nessuna convenzione di guerra).
    Il futuro della Siria sta nella sua storia, politica e popolazione,deve investire in questo e in rapporti d'amicizia e buon vicinato con paesi seri e non con morti che camminano fino a che Washington non decide che è tempo di un "valzer di Panama".

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  2. L'economia non parte dal "capitale" ma da terra e lavoro che poi creano capitale che sarà reinvestito. Sono le persone che creano un attività economica/organizzata e se non esiste più niente, come superficialmente si afferma, all'ora vuol dire che le possibilità di lavoro sono infinite (e senza chi sa che capitale iniziale da alta finanza).
    In oltre la Siria ha una banca centrale quindi è padrona della sua economia, non servono ulteriori stimoli per creare ricchezza,poiché è la banca che fa da garante e gestore del credito.

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    1. Lamentati con il Mc Graw Hill, colonna dell'economia anglosassone. Secondo il tuo principio, da grande illuminato dell'economia, il capitale è come Dio, vero? Esiste dalla notte dei tempi, vero? Ecco perché non sei alla Bocconi o alla Sapienza, o ad Harvard, o semplicemente alla Mps ... Perché sei un andicappato che lavora in un hot line. Ricorda che l'impresa nasce dal risparmio dei privati e non dalla banca, che nasce decisamente dopo e che, mi risulta, la più vecchia in vita è Mps, ma questo significa che prima di Mps non vi era niente? Non c'erano imprese prima? E il mondo come le produceva le ruote senza capitale dato dalla banca? Facci un favore Datti ai campi !!! Sei solo braccia per zappe, quale sei.
      Ecco perché Kahani ha sempre più lettori, perché a prescindere se le notizie sono giuste o sbagliate, vedendo i tuoi commenti idioti fa sembrare vero anche un ipotetico sbarco sul sole.

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  3. Caro 12:28 se sei così esperto in materia perché non vai in America e gli dici che il Mc Graw Hill fa cagare? È solo la loro base di studio infondo, no? Arrivi tu e li dici che tutto ruota attorno al capitale. Su questo princio paesi poveri o falliti sono statici e non dinamici, giusto? Anche qui puoi insegnare a Keynes e ai monetaristi come fare giusto? Dubito che tu sappia chi siano ambedue le correnti, o cosa hanno scritto, ma puoi sempre insegnarli qualcosa di nuovo, immagino dalla tua grande esperienza economica.
    Infatti, loro, cosanno scritto più di te, vero? Prima di Mps non c'era nulla né ferro né bronzo né ruota ... Nulla. Poi arrivò Ford e disse in banca (che era lì dalla notte dei tempi, subito dopo il big bang comparve il contabile, altro che parameci) "damme un po' de capitale" e da lì nacque l'industria.
    Mai sentito dire che le banche prestano soldi solo a chi li ha? E secondo tè come li hanno fatti i soldi? Terra lavoro e risparmi investiti.
    Se ne sai di più ti invito a dirlo all'
    Università di Edimburgo e dirli che si sbaglia su tutto. O li stupisci, o ti ridono dietro, o ti portano in manicomio, buona fortuna e che Adam Smith ti assista.

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  4. Un'altra tacca a segnare la sconfitta del progetto anglo-sionista.

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