Esattamente come avevamo pronosticato il 'piano' saudita per istigare instabilità in Libano mediante il sequestro di Saad Hariri é miseramente fallito: non solo il popolo libanese si é unito nel chiederne il rilascio (persino l'Alleanza 8 Marzo di Hezbollah, LMP, Amal...) ma, anche se confermasse le proprie dimissioni, il suo successore come premier non sarebbe sicuramente una figura filosaudita o una nullità manipolabile come Bahaa Hariri.
Saad Hariri é arrivato all'aeroporto parigino di Le Bourget nel corso di questa mattinata e si prevede che passerà alcuni giorni in Francia prima di tornare a Beirut.
In questo momento dovrebbe trovarsi all'Eliseo per parlare col Presidente francese Macron, che si era interessato alla sua liberazione, evidentemente cercando di recuperare nell'area libanese un po' dell'influenza e del prestigio che Sarkozy e Hollande hanno distrutto con anni di posizioni irragionevoli e assurde totalmente supine ai diktat americani e sionisti.
Si valuta che Hariri dovrà per forza essere in Libano entro il 22 di questo mese, data molto importante in quanto festa dell'Indipendenza.
Nessun commento:
Posta un commento