Nonostante gli atti di pirateria anglo-americana, la 'diplomazia energetica' iraniana é inarrestabile.
Le centrali elettriche iraniane nelle province occidentali hanno attualmente la capacità di fornire fino a 300 megawatt di elettricità all'Irak, ha detto oggi un alto funzionario.
L'amministratore delegato della Power Distribution Company Hiva Lahounian ha aggiunto che se fossero fornite le infrastrutture necessarie da entrambe le parti, la cifra potrebbe aumentare fino a 900 MW a lungo termine.
La sua controparte irachena nella provincia di Sulaymaniya, Salar Hisamuddin questa settimana, afferma che c'è il necessario coordinamento tra il governo centrale dell'Irak e la Provincia di Sulaymaniyah per l'acquisto di elettricità dall'Iran.
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sabato 6 luglio 2019
L'Iran pronto a soddisfare la 'fame' energetica irakena, altissima durante la stagione calda!
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mercoledì 27 settembre 2017
Jet ed elicotteri russi entrano nell'ordine di battaglia delle forze armate egiziane!
La foto che presentiamo in apertura mostra due MiG-29M2 con la livrea dell'Aeronautica Egiziana in volo presso la base aerea di Lukhovitsy, in Russia; é probabile che al comando degli apparecchi ci siano già ufficiali piloti del Cairo, in corso di conversione sulla nuova piattaforma.
E' uno degli indizi dell'avanzamento nello stato dell'adozione dei nuovi jet da parte dell'aviazione di Al-Sisi, parte del più vasto accordo per la vendita di armi russe all'Egitto che segna il riavvicinamento politico-strategico dei due paesi dopo una quarantina d'anni.
E' uno degli indizi dell'avanzamento nello stato dell'adozione dei nuovi jet da parte dell'aviazione di Al-Sisi, parte del più vasto accordo per la vendita di armi russe all'Egitto che segna il riavvicinamento politico-strategico dei due paesi dopo una quarantina d'anni.
martedì 12 settembre 2017
Le consegne dei MiG-29 (e -35) all'Egitto sono in corso e termineranno entro due anni da adesso!!
L'agenzia stampa russa TASS ha confermato oggi che le consegne di intercettori multiruolo MiG-29M all'Aviazione Egiziana sono in pieno svolgimento e che dovrebbero venire completate con gli ultimi dei 50 esemplari trasferiti in Nordafrica entro l'inizio del 2020.
Questo vuol dire che nei tre anni intervenuti tra la firma dell'accordo Al-Sisi / Putin i piloti del Cairo si sono già recati in Russia a compiere i necessari corsi di "conversione" sulle nuove macchine, la cui vendita segna il riavvicinarsi di Russia ed Egitto dopo quasi quarant'anni di separazione geopolitica dovuta alla svolta filoamericana e filo-occidentale di Anwar Sadat, che distrusse l'eredità del Nasserismo e del socialismo nazionalista panarabo.
Questo vuol dire che nei tre anni intervenuti tra la firma dell'accordo Al-Sisi / Putin i piloti del Cairo si sono già recati in Russia a compiere i necessari corsi di "conversione" sulle nuove macchine, la cui vendita segna il riavvicinarsi di Russia ed Egitto dopo quasi quarant'anni di separazione geopolitica dovuta alla svolta filoamericana e filo-occidentale di Anwar Sadat, che distrusse l'eredità del Nasserismo e del socialismo nazionalista panarabo.
lunedì 7 agosto 2017
Gli elicotteri venduti da Putin all'Irak eliminano quasi 200 terroristi tra le Province di Mosul e Salaheddine!
Ancora una volta le armi vendute dalla Russia a Bagdad si sono dimostrate fondamentali per infliggere una durissima sconfitta ai takfiri dell'ISIS che cercavano di lasciare la Provincia di Mosul per continuare le loro attività criminali altrove.
Mi-28 e Mi-35 sono stati fatti decollare in gran numero dal Comando Operativo della Provincia di Salaheddine (a Sud di Mosul) per intercettare un gruppo di takfiri che tentava di spostarsi verso zone che evidentemente riteneva più 'sicure'.
Mi-28 e Mi-35 sono stati fatti decollare in gran numero dal Comando Operativo della Provincia di Salaheddine (a Sud di Mosul) per intercettare un gruppo di takfiri che tentava di spostarsi verso zone che evidentemente riteneva più 'sicure'.
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giovedì 1 giugno 2017
APOCALYPSE NOW sopra Ninive! Gli elicotteri russi venduti all'Irak fanno strage di takfiri dell'ISIS!
Una cellula dell'ISIS che si stava spostando tra Baaj e Tal Fares é stata presa allo scoperto da una squadriglia di elicotteri russi delle forze irakene che l'hanno bersagliata con raffiche di cannoncino e mitragliera, razzi e missili guidati.
Almeno diciassette terroristi sono rimasti uccisi e tre dei veicoli che stavano usando sono finiti completamente distrutti, ridotti a carcasse calcinate sotto il sole di Ninive. Ancora una volta le forniture belliche russe si sono rivelate fondamentali per il successo delle operazioni militari di Bagdad che, se avesse dovuto continuare a dipendere dalle obsolete e incerte forniture americane starebbe probabilmente combattendo l'ISIS nelle strade di una Bagdad ridotta peggio di quanto non fosse ridotta Aleppo prima della sua definitiva liberazione.
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giovedì 30 ottobre 2014
Apprezzamento ufficiale del Governo irakeno verso gli sforzi russi in aiuto alla lotta contro l'ISIS!!
Il Governo di Bagdad ha espresso ufficialmente il proprio apprezzamento verso gli sforzi che Mosca sta producendo per aiutare l'Irak a combattere l'organizzazione terroristica ISIS/Daash; come ha riportato il sito del ministero degli Esteri russo.
Nella giornata di ieri il Viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov ha ricevuto l'ambasciatore dell'Irak a Mosca Ismail Mohsen.
"Nel corso dell'incontro sono state discusse diverse questioni di attualità sulle relazioni russo-irachene, come ad esempio il completamento delle forniture militari estese dalla Repubblica federale russa all'Irak o la consulenza operativa offerta in congiunzione con Teheran.
Si è anche discusso della situazione in Medio Oriente alla luce delle continue azioni aggressive del gruppo terroristico ISIS in Iraq e Siria,"- si legge nel comunicato riportato dall'agenzia stampa RUVR.
Nella giornata di ieri il Viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov ha ricevuto l'ambasciatore dell'Irak a Mosca Ismail Mohsen.
"Nel corso dell'incontro sono state discusse diverse questioni di attualità sulle relazioni russo-irachene, come ad esempio il completamento delle forniture militari estese dalla Repubblica federale russa all'Irak o la consulenza operativa offerta in congiunzione con Teheran.
Si è anche discusso della situazione in Medio Oriente alla luce delle continue azioni aggressive del gruppo terroristico ISIS in Iraq e Siria,"- si legge nel comunicato riportato dall'agenzia stampa RUVR.
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giovedì 2 ottobre 2014
L'Egitto celebra l'anniversario della Guerra del Ramadan e si appresta a ricevere i MiG-29M (e -35) di Mosca!!
Quarantuno anni fa, con un immenso sforzo logistico e organizzativo le truppe egiziane, validamente consigliate e rifornite dall'Unione Sovietica, attraversavano di slancio il Canale di Suez, schiantavano la linea Barlev delle truppe sioniste, entravano nel Sinai occupato e stendevano una mortale "ragnatela" di missili antiaerei e anticarro che distrusse il meglio delle truppe corazzate e dei jet sionisti. Solamente la mobilitazione massiccia degli Usa in favore di Tel Aviv impedì che la Guerra del Ramadan (detta anche Guerra d'Ottobre) si concludesse con la totale distruzione delle forze sioniste, che pure non riuscirono ridurre la testa di ponte egiziana. Purtroppo Sadat aveva già meditato di tradire la Resistenza e di saltare sul carro Usa, per cui quella vittoria fu l'ultimo momento di gloria dell'Egitto prima di tre decenni di stagnazione e declino in seguito all'abbandono degli ideali nasseristi di socialismo e patriottismo.
Per ogni Vero Egiziano, l'anniversario di quello storico momento é sacro e va celebrato con dignità e rispetto, perciò nella giornata di ieri l'Ex-generale Al-Sisi, per la prima volta in blazer blu anziché nell'alta uniforme sfoggiata dai suoi ex-colleghi a fianco a lui, ha presenziato alle cerimonie commemorative tenutesi presso l'Accademia militare della capitale.
Intanto é confermata la notizia che il primo contingente di ventiquattro caccia di 4a generazione avanzata MiG-29M 'Super Fulcrum' arriverà tra poco in Egitto mentre nel corso del mese di ottobre, secondo quanto affermato dal Direttore Generale dell'OkB MiG, Sergej Korotkov, si terranno incontri russo-egiziani per stabilire come, quando e in che quantità avverrà l'esportazione dei modelli più avanzati MiG-35 (evoluzione ulteriore del modello MiG-29M2). A metà febbraio 2014 la Russia e l'Egitto hanno siglato un contratto per la fornitura di armi e di attrezzature militari per un importo complessivo di oltre tre miliardi di dollari.
Per ogni Vero Egiziano, l'anniversario di quello storico momento é sacro e va celebrato con dignità e rispetto, perciò nella giornata di ieri l'Ex-generale Al-Sisi, per la prima volta in blazer blu anziché nell'alta uniforme sfoggiata dai suoi ex-colleghi a fianco a lui, ha presenziato alle cerimonie commemorative tenutesi presso l'Accademia militare della capitale.
Intanto é confermata la notizia che il primo contingente di ventiquattro caccia di 4a generazione avanzata MiG-29M 'Super Fulcrum' arriverà tra poco in Egitto mentre nel corso del mese di ottobre, secondo quanto affermato dal Direttore Generale dell'OkB MiG, Sergej Korotkov, si terranno incontri russo-egiziani per stabilire come, quando e in che quantità avverrà l'esportazione dei modelli più avanzati MiG-35 (evoluzione ulteriore del modello MiG-29M2). A metà febbraio 2014 la Russia e l'Egitto hanno siglato un contratto per la fornitura di armi e di attrezzature militari per un importo complessivo di oltre tre miliardi di dollari.
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lunedì 1 settembre 2014
Nuovi elicotteri d'attacco Mi-28 per le forze armate di Bagdad! La Russia continua a dimostrarsi valida alleata dell'Irak!!
Proseguendo nell'opera di rinnovamento e ammodernamento dei propri arsenali il Governo di Bagdad ha ricevuto un nuovo lotto di armamenti russi, forniti secondo le clausole del trattato firmato due anni fa per quattro miliardi e duecento milioni di dollari.
Questa volta sono arrivati a Bagdad esemplari del letale elicottero d'attacco Mi-28, che affiancherà i già presenti Mi-35 (nonostante la classificazione numerica, un modello più vecchio e dalle caratteristiche tecniche meno spinte) nelle missioni di supporto delle truppe di terra contro mercenari wahabiti nel Nord del paese.
Il portavoce del Ministero della Difesa irakeno ha mantenuto il riserbo sul numero esatto di apparecchi arrivati con questa consegna assicurando comunque che i tecnici russi e irakeni erano già impegnati fianco a fianco per rendere tutti gli esemplari operativi.
Si può anche arguire che le prime missioni delle nuove 'cannoniere volanti' di Bagdad saranno effettuate "in tandem" con equipaggi misti russo-irakeni in maniera da formare il più rapidamente possibile il personale di volo per la transizione sul nuovo mezzo.
Questa volta sono arrivati a Bagdad esemplari del letale elicottero d'attacco Mi-28, che affiancherà i già presenti Mi-35 (nonostante la classificazione numerica, un modello più vecchio e dalle caratteristiche tecniche meno spinte) nelle missioni di supporto delle truppe di terra contro mercenari wahabiti nel Nord del paese.
Il portavoce del Ministero della Difesa irakeno ha mantenuto il riserbo sul numero esatto di apparecchi arrivati con questa consegna assicurando comunque che i tecnici russi e irakeni erano già impegnati fianco a fianco per rendere tutti gli esemplari operativi.
Si può anche arguire che le prime missioni delle nuove 'cannoniere volanti' di Bagdad saranno effettuate "in tandem" con equipaggi misti russo-irakeni in maniera da formare il più rapidamente possibile il personale di volo per la transizione sul nuovo mezzo.
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lunedì 18 novembre 2013
Ecco il primo accordo Mosca-Cairo! Shoigu e Al-Sisi si sono accordati per una vendita di missili antiaerei sofisticati!
Secondo quanto riportato sulle colonne di "Ahram Online" il Capo della Russian Technologies, Sergej Chemezov, ha dichiarato che al termine dei colloqui tra il Ministro della Difesa Sergej Shoigu e il Generale egiziano Al-Sisi sarebbe stato firmato un protocollo d'intesa per la fornitura alle forze armate egiziane di sistemi missilistici antiaerei di tipo moderno.
Non é chiaro se i sistemi in questione siano ottimizzati per l'intercezione a basse altitudini ('Pantsir'), a quote medio-basse ('Tor'), medio-alte ('Buk') o alte (S-300 'Antey'), ma é immaginabile che i generali egiziani vogliano come prima cosa 'coprire' quelle aree che le vecchie forniture militari americane lasciavano meno 'guarnite' (come appunto la difesa antiaerea ad alta quota) per far sì che l'Egitto rimanesse sempre vulnerabile dall'arma aerea sionista.
Reticente sui dettagli dell'accordo missilistico Chemezov ha invece rivelato che l'uomo forte del Cairo si sarebbe interessato a ulteriori forniture di jet da combattimento ed elicotteri, vedendosi immediatamente proporre i nuovi Mig-29M2 (alias Mig-35) e Mi-28. Al-Sisi però avrebbe chiesto condizioni di pagamento dilazionato, argomento di fronte al quale le due parti avrebbero deliberato di risentirsi per organizzare una soluzione.
Non é chiaro se i sistemi in questione siano ottimizzati per l'intercezione a basse altitudini ('Pantsir'), a quote medio-basse ('Tor'), medio-alte ('Buk') o alte (S-300 'Antey'), ma é immaginabile che i generali egiziani vogliano come prima cosa 'coprire' quelle aree che le vecchie forniture militari americane lasciavano meno 'guarnite' (come appunto la difesa antiaerea ad alta quota) per far sì che l'Egitto rimanesse sempre vulnerabile dall'arma aerea sionista.
Reticente sui dettagli dell'accordo missilistico Chemezov ha invece rivelato che l'uomo forte del Cairo si sarebbe interessato a ulteriori forniture di jet da combattimento ed elicotteri, vedendosi immediatamente proporre i nuovi Mig-29M2 (alias Mig-35) e Mi-28. Al-Sisi però avrebbe chiesto condizioni di pagamento dilazionato, argomento di fronte al quale le due parti avrebbero deliberato di risentirsi per organizzare una soluzione.
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giovedì 20 giugno 2013
Dopo Yakhont, S-300 e jet addestratori, Putin prepara nuove forniture militari per la Siria di Assad!
Come già ripetuto in passato Mosca non ha per nulla intenzione di fermare o rallentare il ritmo delle proprie esportazioni militari verso la Siria, anzi, proprio nel corso del recente vertice del G8 nordirlandese il Presidente Vladimir Putin, verificata la perdurante intenzione del blocco imperialista di escalare il sostegno ai mercenari terroristi attivi contro Assad avrebbe immediatamente ordinato a Mosca di elaborare un più intenso programma di assistenza militare a favore del suo storico alleato in maniera da negare qualunque cambiamento nei rapporti di forza tra le forze armate regolari e quel che resta delle bande takfire.
Pare che nel nuovo "pacchetto" di aiuti militari per Assad siano inclusi i micidiali lanciarazzi multipli a 24 celle TOS-1 'Buratino', evoluzione del concetto del BM-21 (a sua volta aggiornamento degli storici 'Stalinorgel' che seminavano il panico tra le file della Wehrmacht), con l'organo lanciatore montato però su uno scafo di T-72 modificato in maniera da rendere l'arma ancora più flessibile e versatile. In grado di lanciare razzi dirompenti, incendiari e persino munizioni a risucchio d'ossigeno (che causano la più potente esplosione non-nucleare possibile oggidì su un campo di battaglia) i TOS-1 hanno debuttato nella Guerra Cecena, livellando senza pietà le posizioni dei terroristi di Al-Qaeda contro cui si erano consumate senza successo le costose 'offensive' di Eltsin e più tardi nel conflitto di agosto 2008 tra Russia e Georgia.
giovedì 30 maggio 2013
Shoigu: "Se Usa ed Europa armeranno i terroristi Mosca farà altrettanto con il Governo di Damasco!"

A tale proposito il Ministro della Difesa di Putin, Sergei Shoigu, ha fatto presente che dal momento che é chiara l'intenzione americana, inglese e probabilmente anche francese di aumentare finanziamenti e flusso di armi verso i wahabiti stranieri attivi in Siria, Mosca non potrà che sentirsi svincolata da qualunque impegno siglato in precedenza e prendere seriamente in considerazione l'opportunitòà di rifornire l'Esercito di Damasco di quanto a esso necessario per fronteggiare e sconfiggere la minaccia terrorista.
Anche sottoposto a uno stringente embargo delle importazioni militari l'Esercito Arabo Siriano si é costantemente dimostrato un osso troppo duro per le zanne takfire dei militanti, che dopo aver passato due anni a tentare inutilmente di costruirsi una 'zona franca' in territorio siriano stanno ora venendo rapidamente sbaragliati, tanto nella Provincia di Homs attorno a Qusayr, al confine col Libano, quanto, più recentemente, nel Nord del paese intorno ad Aleppo e alla frontiera con la Turchia.
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lunedì 20 maggio 2013
Catturata una jeep di fabbricazione israeliana in mano ai terroristi wahabiti di Quseyr, la prova delle forniture sioniste!

Se esiste una cosa positiva nella lotta e nella sofferenza patita in questi due anni dal popolo di Siria sta proprio (oltre nel fatto di starne uscendo vincitore, rinserrato ancor più saldamente attorno alla figura eroica di Assad) é proprio nell'aver mostrato UNA VOLTA PER TUTTE come non esista una 'Al-Qaeda' se non nella misura in cui Usa, Israele e paesi corrotti degli emiri del Golfo abbiano bisogno di pedine da muovere per destabilizzare quelle aree dove vogliono estendere la loro influenza o forzare un cambio di regime.
La ridicola pretesa del nero della Casa Bianca di avere 'dato la caccia a bin laden' e addirittura di averlo 'ucciso' nell'Hollywoodiano raid di due anni fa, appare dunque in tutta la sua trasparente natura di fanfaronata elettorale: Obama non ha 'dato la caccia' a nessuno, si é semplicemente limitato a imbastire una pantomima con cui si é liberato del 'babau' usato nel decennio precedente per spaventare i suoi stessi cittadini.
venerdì 22 aprile 2011
Il Governo di Hamas indica la via per lo sviluppo economico di Gaza: "Totale indipendenza da Israele renderà inutile l'assedio sionista!"
Il Ministro dell'Economia di Gaza, Alaadin al-Rafati ha sottolineato progressi e successi degli sforzi del Governo Hanyieh lungo la strada che dovrà portare l'enclave costiera palestinese a diventare un'economia autosufficiente, vanificando così i subdoli tentativi israeliani di danneggiare Hamas e il suo prestigio politico attraverso i disagi e le privazioni economiche imposte con l'assedio.
La transizione, ovviamente, non é facile e a ogni angolo si deve affrontare lo spettro della crisi di qualche settore, specialmente a seguito delle distruzioni che Israele, con i suoi cacciabombardieri, i suoi droni volanti, le sue artiglierie e le sue unità navali é in grado di infliggere a distanza nel più totale e ipocrita disinteresse della comunità internazionale.
"Nonostante tutto é intenzione di questo Ministero e del Governo di cui fa parte di riuscire a creare duraturo sviluppo economico per tutti gli abitanti di Gaza e della Striscia, nell'ambito di un profondo e articolato piano di Resistenza all'occupazione e di sfida all'inumano e illegale assedio sionista. Abbiamo le conoscenze e le capacità per renderci totalmente indipendenti dal regime sionista e il sostegno della popolazione ci spinge a perseguire questo obiettivo, che siamo determinati a raggiungere quanto prima".
Il sistema economico verso cui Gaza tenderà, ha spiegato al-Rafati, coerentemente con la visione politica e strategica di Hamas, lascerà spazio all'iniziativa privata e al mercato, ma nell'ambito di un chiaro ed efficace sistema di controlli e bilanciamenti in maniera da permettere la concorrenza leale, impedire il formarsi di trust e monopoli, tutelare i lavoratori e i consumatori. Era logico che una parte della conferenza stampa venisse spesa parlando dell'Egitto e del suo ruolo nel prossimo futuro della Striscia, mano a mano che le politiche imposte dal regime del tiranno Mubarak verranno abbandonate e condannate.
"Abbiamo già le bozze di accordi per la forntura di elettricità e carburanti attraverso il confine di Rafah, attendiamo che, traducendo nei fatti i primi positivi segnali nei confronti di Hamas e del Governo che esso esprime, il Cairo permetta che questi vengano raffinati nei dettagli e poi posti prontamente in essere".
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