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lunedì 11 febbraio 2019
Leader di importante milizia sciita irakena accusa apertamente gli Usa di usare e manovrare l'ISIS!
Il capo del potente gruppo di miliziani sciiti irakeni Asaib Ahl al-Haq si è scagliato contro gli Stati Uniti accusandoli di sostenere l'organizzazione terroristica del Daash al fine di estendere la permanenza delle truppe americane in Irak.
Qais al-Khazali, leader del gruppo Asaib Ahl al-Haq, ha detto in un tweet lunedì che Washington guarderà ai propri interessi in Irak prima di decidere se distruggere il Daash o aiutarlo a riprendersi dalle molte sconfitte subite negli ultimi mesi .
In questo momento, ha detto, Washington ha bisogno del gruppo terroristico per giustificare la presenza di 5200 soldati americani in Irak.
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giovedì 7 febbraio 2019
Abu Mahdi Mohandes visita Sadr City e visiona le opere civili costruite dai miliziani Hashd al-Shaabi!
Ricordate le milizie irakene di Mobilitazione Popolare, le "Hashd al-Shaabi" che con l'aiuto russo e iraniano hanno distrutto l'ISIS in Mesopotamia, spaventando e preoccupando perciò "riccio" Mentana, amico dei takfiri come tutti i sionisti?
Bene, il loro storico leader Abu Mahdi Mohandes si é recato in visita nella zona sciita di Bagdad..."Sadr City"...una volta vero e proprio ghetto dove il regime di Saddam volutamente non migliorava le infrastrutture o proprio non le costruiva (un po' come fanno i sionisti verso i bantustan in cui segregano i Palestinesi).
Bene, il loro storico leader Abu Mahdi Mohandes si é recato in visita nella zona sciita di Bagdad..."Sadr City"...una volta vero e proprio ghetto dove il regime di Saddam volutamente non migliorava le infrastrutture o proprio non le costruiva (un po' come fanno i sionisti verso i bantustan in cui segregano i Palestinesi).
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domenica 22 luglio 2018
‘Remocontro’ prende i lettori per scemi e paga ‘pietro orteca’ per raggirarli!
Oggi mi é stato rivelato un grande segreto.
La politica estera internazionale ha uno snodo imprescindibile.
Il suo nome é PIETRO ORTECA.
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martedì 20 giugno 2017
In tre anni dalla loro fondazione le milizie popolari irakene hanno liberato 25.000 Kmq di Mesopotamia dall'ISIS!
Nel giugno 2014 l'ISIS, accuratamente "coltivato" e nutrito dagli Usa come 'arma segreta' contro un Irak democratico e filo-iraniano, veniva scatenato contro la Mesopotamia, dilagando da Mosul a Tikrit a Kirkuk (guardacaso, tutte 'roccaforti' del regime di Saddam Hussein, ma ciò era solo logico visto che il cosiddetto 'califfato' riciclava tutti gli 'asset' del passato regime che ancora erano disponibili...) e arrivando a minacciare Najaf e Bagdad.
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mercoledì 14 giugno 2017
Tre anni fa venivano create le milizie Hashd al-Shaabi, che hanno fermato e battuto l'ISIS!!
Esattamente tre anni fa, di fronte alla continua avanzata delle milizie dell'ISIS che sembravano sul punto di mettere in pericolo persino la capitale irakena, l'Ayatollah Al-Sistani, insieme al Premier uscente Nour al-Maliki, invitavano la popolazione a mobilitarsi per la formazione di unità popolari di autodifesa, che sgravassero il compito delle forze regolari, criminalmente sotto-addestrate e sotto-equipaggiate per conscia volontà degli ex-occupanti americani, che si erano 'ritirati' a fine del 2011 già contando di rientrare una volta scatenata la minaccia del 'Daash', da loro creato "in laboratorio" partendo dalle residue strutture repressive del regime di Saddam Hussein.
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venerdì 26 maggio 2017
OLTRE CINQUEMILA KILOMETRI QUADRATI LIBERATI DALL'OFFENSIVA SIRIANA!
Non ha torto chi ha definito "rommelliana" la recente avanzata delle forze siriane che, con le operazioni di oggi, hanno aumentato da 3300 a oltre 5000 i Kmq di territorio siriano liberati a partire dall'inizio della settimana.
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Ecco la mappa della nuova situazione nel Centro-Sud della Siria dopo la ritirata dell'ISIS!
Ancora una mappa che mostra con ulteriore chiarezza quanto si sia modificata a vantaggio delle forze governative la situazione operativa nel Centro-Sud della Siria con il respingimento dell'ISIS dozzine e dozzine di Km distante dalle posizioni che occupava ancora solo la settimana precedente.
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martedì 11 aprile 2017
Le 'terribili milizie sciite' non solo proteggono l'Irak dall'ISIS ma sviluppano e potenziano la sua industria militare!
Sovranità, sovranità, sovranità.
Un paese per essere veramente LIBERO deve avere il PIENO CONTROLLO del suo territorio, della sua moneta, del suo Esercito e della sua industria.
Appena uno di questi elementi viene controllato da un'altra entità (o anche solo influenzato) ecco che non ci troviamo più di fronte a un paese autonomo e indipendente.
Lo sanno bene gli irakeni che hanno dovuto affrontare la minaccia dell'ISIS creata "in laboratorio" da CIA e Pentagono usando come materiali-base i saddamiti catturati e imprigionati fin dal 2003, rapidamente convertiti in 'barbouzes' per cercare di frantumare l'unità territoriale irakena.
Lo sanno bene gli irakeni che hanno dovuto affrontare la minaccia dell'ISIS creata "in laboratorio" da CIA e Pentagono usando come materiali-base i saddamiti catturati e imprigionati fin dal 2003, rapidamente convertiti in 'barbouzes' per cercare di frantumare l'unità territoriale irakena.
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domenica 26 febbraio 2017
Quando "Lercio", noto sito satirico, ha anticipato l'ISIS con l'idea del cane-bomba!
Poche ore fa, quando davamo la notizia dei miliziani sciiti irakeni che hanno rischiato la vita per disinnescare la bomba applicata dall'ISIS a un impaurito cucciolo di cane, non sapevamo, noi ignari, di essere meri epigoni della stellare redazione di "Lercio" che, ben prima dello stesso "Daash" aveva intuito le potenzialità, almeno comiche, dei cani-bomba.
Un’incredibile vicenda ha avuto luogo qualche giorno fa nella piccola cittadina di Al-Shimunjt, dove Spunfy, un cocker spaniel dell’ISIS di trentadue anni, si è offerto volontario per dare la propria vita per l’Islam ed è diventato improvvisamente un personaggio famoso.
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sabato 25 febbraio 2017
Le 'terribili milizie sciite' disinnescano una bomba che l'ISIS aveva legato sopra un cane!
L'ISIS, nella sua rabbia impotente di fronte alle continue sconfitte che subisce dentro e intorno a Mosul aveva trasformato un piccolo cane in un involontario DBIED (dog-borne improvised explosive device), liberandolo vicino a una postazione dell'Hashd al-Shaabi, fidando che l'animale, magari attratto dall'odore di cibo, vi si sarebbe avvicinato.Ora, se chiedete a me, a me personalmente, vedendo un cane con una bomba che mi si avvicina, io avrei senza esitazione sparato al cane. La sua morte, per me, sarebbe comunque stata colpa di coloro che lo avevano trasformato in arma, non mia che da tale arma mi ero difeso.
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venerdì 3 febbraio 2017
Vasta preparazione di artiglierie, mortai e razzi contro Khan Touman e Tal al-Eis!
Fin dalla notte si susseguono rapporti riguardanti un "vastissimo e intenso" fuoco preparatorio di artiglierie a tubo, mortai, lanciagranate e lanciarazzi di ogni calibro contro le località di Aleppo Ovest come Khan Touman e Tal al-Eis.
Siria Siria Siria Siria Siria Siria Siria Siria Siria
Ricordiamo che dopo la fortunatissima offensiva condotta tra novembre 2015 e gennaio 2016 dalle forze siriane sostenute da Hezbollah e da altri volontari sciiti, che liberò tutta la zona fino alle fattorie ICARDA e all'Autostrada M-5, in seguito i takfiri si erano riavvicinati alla capitale provinciale, rioccupando proprio come loro massima vittoria, la stessa Khan Touman.
Siria Siria Siria Siria Siria Siria Siria Siria Siria
Ricordiamo che dopo la fortunatissima offensiva condotta tra novembre 2015 e gennaio 2016 dalle forze siriane sostenute da Hezbollah e da altri volontari sciiti, che liberò tutta la zona fino alle fattorie ICARDA e all'Autostrada M-5, in seguito i takfiri si erano riavvicinati alla capitale provinciale, rioccupando proprio come loro massima vittoria, la stessa Khan Touman.
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martedì 31 gennaio 2017
Cinquanta terroristi dell'ISIS eliminati mentre fuggivano da Mosul verso Deir Ezzour! Foto esclusiva!
A pochi chilometri da Tal Afar una colonna di takfiri dell'ISIS che stavano fuggendo da Mosul per tentare di passare il confine e rifugiarsi nella provincia siriana di Deir Ezzour é stata individuata, intercettata e distrutta dalle forze di mobilitazione popolare irakena.
Le 'terribili milizie sciite' così definite da pennivendoli e mentitori di professione come mentana e la nana feroce goracci, sono state una volta tanto veramente "terribili" nel senso che hanno sterminato tutti i componenti del gruppo, uccidendo cinquanta terroristi.
Le 'terribili milizie sciite' così definite da pennivendoli e mentitori di professione come mentana e la nana feroce goracci, sono state una volta tanto veramente "terribili" nel senso che hanno sterminato tutti i componenti del gruppo, uccidendo cinquanta terroristi.
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giovedì 12 gennaio 2017
Hashem Moussavi (Al-Nujaba) dichiara: "Sradicheremo i takfiri anche dalla Siria!"
Harakat al-Nujaba é una delle molte milizie sciite che dall'estate del 2014 (quando l'ISIS minacciava la marcia su Bagdad) sono sorte, con l'addestramento e l'aiuto dell'IRGC iraniana, a difendere l'Irak e in seguito la Siria dalla minaccia del takfirismo armato.
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martedì 3 gennaio 2017
Nouri al-Maliki ribadisce: "Sconfitto l'ISIS in Irak le milizie Hashd al-Shaabi si sposteranno in Siria!"
Gli americani pensavano di avere "eliminato" almeno politicamente Nouri al-Maliki vanificando la sua brillante vittoria elettorale del maggio 2014, quando con la conquista di Mosul e del Nord dell'Irak il Governo dei partiti sciiti (maggioranza nel paese) venne sostituito da un esecutivo di unità nazionale guidato da Haider Abadi.
Tornato politicamente "in pista" come Vicepresidente dell'Irak, Maliki ha avuto gioco ancora migliore a rafforzare i propri legami con la Repubblica Islamica dell'Iran e con Hezbollah, diventando un vero e proprio "volano" in quell'Asse della Resistenza che sta trionfando contro le congiure settarie e le smanie frantumatrici e balcanizzatrici di Londra, Washington e Tel Aviv.
Tornato politicamente "in pista" come Vicepresidente dell'Irak, Maliki ha avuto gioco ancora migliore a rafforzare i propri legami con la Repubblica Islamica dell'Iran e con Hezbollah, diventando un vero e proprio "volano" in quell'Asse della Resistenza che sta trionfando contro le congiure settarie e le smanie frantumatrici e balcanizzatrici di Londra, Washington e Tel Aviv.
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giovedì 1 dicembre 2016
Inutile contrattacco contro Sheik Saeed, i takfiri consumano forze che non possono reintegrare!
Dopo essere stati praticamente espulsi dal quartiere sud-aleppino di Sheik Saeed i terroristi takfiri, anziché ripiegare su altre posizioni, in maniera del tutto e assurdamente contro intuitiva sono partiti lancia in resta al contrattacco.
Le forze siriane e della milizia irakena Al-Nujaba, non credendo alla loro fortuna, hanno rinculato per farli esporre completamente, e hanno ricominciato a colpirli senza pietà, chiamando artiglieria e aviazione a unirsi al tiro al piccione.
Le forze siriane e della milizia irakena Al-Nujaba, non credendo alla loro fortuna, hanno rinculato per farli esporre completamente, e hanno ricominciato a colpirli senza pietà, chiamando artiglieria e aviazione a unirsi al tiro al piccione.
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mercoledì 30 novembre 2016
Annunciata anche la caduta di Sheik Saeed! La sacca di Aleppo inizia a crollare anche a Sud!
Al-Manar, Sputnik News e molte altre agenzie e testate informative in lingua araba hanno iniziato a riportare la notizia della completa conquista del distretto di Sheik Saeed nella parte sudoccidentale della 'sacca' di Aleppo da parte delle forze armate governative e dei loro alleati.
Sembra che un grosso contingente di miliziani sciiti irakeni della milizia Al-Nujaba abbia dato il suo aiuto al raggiungimento di questo importante obiettivo.
Evidentemente prima di partire insieme agli Hezbollah all'offensiva verso Khan Touman agli irakeni di Al-Nujaba é stato chiesto di contribuire alla riduzione (forse, speriamo, definitiva) di quel che resta della 'Kessel' aleppina.
Sembra che un grosso contingente di miliziani sciiti irakeni della milizia Al-Nujaba abbia dato il suo aiuto al raggiungimento di questo importante obiettivo.
Evidentemente prima di partire insieme agli Hezbollah all'offensiva verso Khan Touman agli irakeni di Al-Nujaba é stato chiesto di contribuire alla riduzione (forse, speriamo, definitiva) di quel che resta della 'Kessel' aleppina.
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lunedì 28 novembre 2016
MA NON FINISCE QUI! Registrata "ENORME" concentrazione di truppe siriane e alleate a Sudovest di Aleppo!
"Il punto culminante della vittoria" é descritto dal filosofo e polemologo Karl Von Clausewitz nel suo "Vom Kriege" come il momento dello scontro in cui l'avversario perde la voglia di lottare realizzando che il suo obiettivo é ormai, allo stato dei fatti, irraggiungibile, ed è il momento in cui il vincitore deve perseverare nell'azione di distruzione del nemico con la volontà inflessibile di infliggergli i danni più dolorosi e irreparabili in maniera che la sua vittoria sia veramente completa e decisiva, non lasciando di fronte a sé un avversario in grado di continuare a rappresentare una minaccia.
E' quello che DEVONO fare ora i comandanti siriani e i loro alleati, se vogliono risparmiare alla propria Patria e alla propria Nazione ulteriori sofferenze e patimenti.
E' quello che parrebbe si preparino effettivamente a fare i comandi siriani e i loro alleati di Hezbollah e delle milizie sciite irakene, specialmente Al-Nujaba che sembra in questi giorni abbiano approfittato dell'attenzione fissata sulla zona "interna" di Aleppo per accumulare un si dice "enorme" numero di uomini a Sud-Ovest della città per una prossima offensiva.
E' quello che DEVONO fare ora i comandanti siriani e i loro alleati, se vogliono risparmiare alla propria Patria e alla propria Nazione ulteriori sofferenze e patimenti.
E' quello che parrebbe si preparino effettivamente a fare i comandi siriani e i loro alleati di Hezbollah e delle milizie sciite irakene, specialmente Al-Nujaba che sembra in questi giorni abbiano approfittato dell'attenzione fissata sulla zona "interna" di Aleppo per accumulare un si dice "enorme" numero di uomini a Sud-Ovest della città per una prossima offensiva.
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Aleppo 2013-2016: dall'orlo del baratro al trionfo dell'Esercito (e del popolo) siriano!
A metà di giugno 2013, poco meno di tre anni e mezzo fa, questa era la situazione militare ad Aleppo, capitale economica e industriale della Siria e metropoli del Nord del paese; le forze governative erano rimaste arroccate in pochi quartieri del Centro-ovest della città, mentre poco a Nord il presidio della Prigione Centrale conduceva una disperata resistenza e ad Est con enormi sforzi altre truppe mantenevano il controllo dell'Aeroporto Internazionale (fondamentale per ricevere rinforzi) e dell'autostrada che conduceva alla parte centrale del paese.
Quasi tutti gli osservatori, allora, consideravano se non inevitabile quantomeno estremamente probabile che i terroristi avrebbero entro alcune settimane o mesi potuto prendere il completo controllo dell'area urbana e dichiarare uno loro "Stato", con Aleppo capitale, che certamente sarebbe stato riconosciuto da Arabia Saudita, Qatar e paesi lacché del Golfo, nonché dagli Usa e da diversi paesi della NATO.
Ma qui é intervenuta a smentire queste profezie la natura "artificiale" e non "domestica" dell'insorgenza siriana; lungi dall'essere una "ribellione contro il crudele dittatore Assad" la guerra in Siria è un'aggressione esterna condotta da bande di briganti stranieri col sostegno di pochi estremisti locali, quindi i terroristi, ad Aleppo come in altre aree di Siria che ancora occupano (es. Idlib) non sono mai riusciti a pacificare la popolazione e farsi totalmente accettare da essa.
In particolare ad Aleppo la loro politica di saccheggio, consistente nello smontare e mandare in Turchia ogni macchinario industriale e distruggere ogni possibilità lavorativa nel tentativo di costringere gli uomini locali ad arruolarsi nelle loro fila per sfamare sé stessi e le proprie famiglie, non ha avuto alcun successo, anzi, ha ulteriormente esacerbato gli animi contro di loro.
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venerdì 18 novembre 2016
Una madre irakena e sua figlia tengono viva la memoria di quattro martiri sciiti caduti nella lotta contro il takfirismo!
Nel corso dell'enorme pellegrinaggio di massa che vede Sciiti dell'Irak, dell'Iran e di molti altri paesi circostanti marciare incolonnati per giorni e giorni per poter visitare la città santa di Karbala e la Moschea di Hussein, nella ricorrenza detta dell'Arbaeen, alcuni fedeli portano con sé le effigi di parenti scomparsi, per rendere anche loro "parte" dell'evento e per prolungarne la memoria e rinnovare la comunione di affetti che li legavano insieme.
Abbiamo scelto due scatti incredibilmente significativi; che rappresentano l'omaggio reso a quattro fratelli irakeni di Thuz Khurmatu (nota cittadina a maggioranza sciita) dalla loro madre e da una delle loro sorelle. I quattro si erano tutti arruolati nella celebre milizia sciita Kataib Hezbollah ed erano partiti per affrontare i takfiri dell'ISIS nell'Irak centro-settentrionale o, forse, gli estremisti di altre sigle in Siria.
Abbiamo scelto due scatti incredibilmente significativi; che rappresentano l'omaggio reso a quattro fratelli irakeni di Thuz Khurmatu (nota cittadina a maggioranza sciita) dalla loro madre e da una delle loro sorelle. I quattro si erano tutti arruolati nella celebre milizia sciita Kataib Hezbollah ed erano partiti per affrontare i takfiri dell'ISIS nell'Irak centro-settentrionale o, forse, gli estremisti di altre sigle in Siria.
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mercoledì 16 novembre 2016
Hadi al-Ameri della Milizia Badr: "Liberato l'Irak andremo in Siria ad aiutare il Presidente Assad e i suoi soldati!"
Hadi al-Ameri, eroico leader dei Battaglioni Badr, una delle prime milizie sciite ad accorrere in soccorso della patria irakena minacciata dagli sgozzatori del califfato nero, ha dichiarato in una sua recente intervista ai media del suo paese che il compito dei suoi uomini non terminerà e non si arresterà una volta estinta anche l'ultima favilla di takfirisimo "Daash" in Mesopotamia.
La dichiarazione é ricchissima di significato perché vuol dire che entro poche settimane migliaia e migliaia di combattenti dall'alto morale, dal buon equipaggiamento, dall'ottimo addestramento (marca IRGC iraniana) ed esperti nelle forme più pericolose di combattimento: casa per casa, sminamento, bonifica esplosivi, tunnel sotterranei etc, arriveranno in Siria sulle ali della vittoria "in casa" pronti a schiacciare l'ISIS anche a Deir Ezzour, a Raqqa, in provincia di Hasakah e così via.
La dichiarazione é ricchissima di significato perché vuol dire che entro poche settimane migliaia e migliaia di combattenti dall'alto morale, dal buon equipaggiamento, dall'ottimo addestramento (marca IRGC iraniana) ed esperti nelle forme più pericolose di combattimento: casa per casa, sminamento, bonifica esplosivi, tunnel sotterranei etc, arriveranno in Siria sulle ali della vittoria "in casa" pronti a schiacciare l'ISIS anche a Deir Ezzour, a Raqqa, in provincia di Hasakah e così via.
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